17. Una nuova era.
-Padre no! Non può essere.. perchè?- disse Alice,
piangendo.
-Mi dispiace figlia mia... Però non riesco a capire,
perchè l'ha uccisa? Era lei che.. -
-Era lei che cosa?!- urlò Whill.
-A quanto mi ricordo, la Vergine voleva imprigionare per sempre Debora,
in modo che anche se voi vi foste uccisi a vicenda, le sarebbe rimasto
un pezzo di lei, in eterno.- spiegò Dimitri.
-Quindi... in questo modo sarebbe stata... imbattile per sempre?-
chiese la ragazza, mentre si asciugava la lacrime.
-Esatto- finì il vecchio.
Alice fece un respiro profondo e poi iniziò a correre.
Whill la seguì e percorsero lo stesso tragitto che avevano
fatto per arrivare alla Grotta Sotterranea.
In pochi secondi furono davanti allo scenario più macabro
visto finora.
Debora era in piedi davanti a Andrew e lo stava strangolando. La
Vergine aveva il solito ghigno sul viso e continuava ad assumere
potere, tramite Debora.
Whill stava per attaccare, ma fu fermato dalla ragazza.
-Sei impazzita!? così Andrew morirà!- le disse.
-Lo so ... Ma è così che deve andare.- concluse
lei.
-Co...!? Alice ma ti è andato in pappa il cervello?!-
-Whilliam!- urlò -E' così che deve andare-
Proprio quando lui stette per ribattere, lei estrasse la spada e
caricò.
Si fermò vicino alla Vergine e la lanciò. La lama
trafisse il collo di Debora e la testa rotolò nell'acqua,
per poi sciogliersi poco dopo con il resto del corpo.
Andrew era steso a terra, privo di vita. Non era sicura che fosse
morto. Ma il Destino aveva in serbo la morte per lui.
Era davanti a Lei e aveva appena ucciso la sua migliore amica, la
sorella che non aveva mai avuto.
Era terrorizzata.
-Beh? Non te l'aspettavi?- le disse.
Tornò in se, e indietreggiò di qualche passo,
mettendosi in guardia.
-Senza pietà, eh?-
-La pietà non serve se il tuo nemico non ne ha. E poi,
meglio morta che un fantoccio al tuo comando- finì la
ragazza, riprendendo la spada.
La Vergine sorrise. Era un sorriso nervoso.
-Allora, mia cara Alice, tanto rinomata dalla madre del tuo amato
Whilliam e quasi venerata dal padre, cosa hai intenzione di fare
adesso?-fece ironica la donna.
-Ucciderti, mi sembra ovvio.-
-Ahahahahahahahah! E come farai?! NON VORRAI MICA UCCIDERE TUO
FRATELLO, WHILLIAM E POI TE STESSA?!-
La ragazza sorrise.
-Non andrà proprio così, ma ci sei andata vicino-
Fece roteare la spada e la conficcò nel cuore del fratello.
-Perdonami ... - sussurrò.
Un urlo straziante riempì la grotta e la Vergine cadde in
ginocchio dal dolore.
-Maledetta...- disse dighignando i denti.
Non riusciva a capire dove volesse arrivare. Aveva ucciso del tutto
Debora e ora Andrew.
Sarebbe toccato a lui dopo? Aveva paura. Qualcosa era cambiato in lei,
ma non riusciva a capire cosa.
Iniziò quello che sarebbe dovuto essere l'ultimo
combattimento.
Affondo, schivata, taglio. Affondo, schivata, taglio. Entrambe erano di
un alto livello e sicuramente non volevano morire.
Il moro distolse lo sguardo, distratto da qualcosa. Guardò
la cascata: iniziava a colorarsi di rosso.
-Alice, attenta!- urlò.
La ragazza si abbassò e tirò un calcio nello
stomaco alla donna, che indietreggiò parecchio, prima di
riuscire a riprendere l'equlibrio.
Alice notò la cascata. Mise la spada sotto lo scroscio
d'acqua. Si tinse di rosso.
A quel punto la vide: sua madre.
Aveva lunghi capelli neri, legati in una treccia che le sfiorava i
fianchi. Gli occhi oro, lo stavano fissando.
Gli regalò un dolcissimo sorriso fino a che non senti una
fitta al fianco destro.
Si guardò, ma non stava sanguinando. Non riusciva a capire.
"Whilliam. Tu e Alice siete i Pre-Destinati. L'amore del Destino non
era nella vostra storia. Quell'amore è il flagello che
doveva cadere su di me e Dimitri. La vostra storia è
diversa, e la capirete molto presto. Fidati di Alice e uscirete
vincitori"
Le parole risuonarono nella sua mente, anche se la donna non aveva
mosso le labbra.
Tornò al combattimento. Entrambe erano stremate.
Alice stava perdendo molto sangue. La Vergine sembrava stanca e quasi
allo stremo delle forze.
Qualcosa si accese nella sua testa. Iniziò a vedere che
tutti i Fanthom si stavano posizionando intorno a loro.
Prese la lancia e attaccò. Ne uccise uno dopo l'altro.
La donna vomitò sangue. Non capiva. Poi vide che tutti i
Fanthom erano stati uccisi da Whilliam.
-Allora... Non l'avevi fatto solo con noi ... Anche in loro c'era un
pezzo di te- disse Alice, mentre cercava di recuperare il respiro.
-Ma brava... Allora il mio amato servo Dimitri mi ha tradita.
Bene...- fece la donna, sputando.
Alice si tirò su e guardò in direzione di
Whilliam, sorridendo. Ma il sorriso scomparve subito quando si accorse
che il padre era sopra di lui e lo stava strangolando.
-No!- strillò.
Corse il più veloce possibile, ma la donna la prese per una
caviglia, facendola cadere nell'acqua.
-Lasciami! Lasciami! Maledetta devo salvarlo!- continuava a urlare,
mentre cercava di scappare a quella presa.
La Vergina la guardava, priva di espressione, come se le sue speranze
fossero riposte nel padre della ragazza.
Alice si mise in ginocchio e lanciò la spada. Lo
colpì e lo uccise.
La donna lasciò la presa e si sdraiò nell'acqua
urlando dal dolore.
Radici nere. Aveva delle radici nere che le stavano percorrendo il
collo, le braccia e le gambe. Andavano tutte nello stesso punto: la
Cicatrice sul petto.
Corse da Whilliam. Era svenuto.
-Whill, Whill, andiamo Whill svegliati.. - iniziò a piangere.
-Svegliati, ti prego .... -
-Non .. si .. sveglierà... Hai perso anche tu, mia cara-
agonizzò la donna.
Lo strinse forte fra le sue braccia.
In qualche modo, la sua morte le stava dando potere. Riuscì
ad alzarsi e fu sopra quei due, che per puro caso erano riusciti ad
incontrarsi e metterle i bastoni fra le ruote. Quello che le dava
più fastidio era che pur non sapendo come davvero stessero
le cose, erano in qualche modo riusciti a sconfiggerla.
Aprì la mano e la sua Spada si materializzò come
dal nulla. Lama rossa come il sangue.
-Devo farti i complimenti, Alice.- iniziò la Vergine. -In
tutti i secoli che ho vissuto, nessuno era mai riuscito a
sconfiggermi.- concluse.
Alice la guardò con occhi imploranti.
-Stai tranquilla, vi ucciderò-
Proprio quando stava per infliggere il colpo di grazia ai due, un buco
le si aprì sul petto, proprio all'altezza della cicatrice.
Ne sgorgò un'immensa quantità di sangue.
-Ma co... N-non può essere... -
Si girò. Nhadine era proprio lì, davanti a lei.
-Tu ERI MORTA- disse con tutto l'odio che aveva in corpo la Vergine.
-Anche tu lo eri, solo che non lo ricordi. E lo era anche Dimitri.-
disse.
-COSA STAI DICENDO?! IO SONO L'UNICA SOPRAVISSUTA DI QUELLA NOTTE
INFERNALE!-
-No Zara, tu sei morta. Tutto quello che è successo fino ad
oggi è tutto frutto del tuo rimorso. Dovevi continuare a
vivere per cercare la pace. Ma non l'hai trovata, come puoi vedere-
continuò Nhadine.
-Zara.. ? E chi sarebbe? Non conosco nessuno con quel nome- ammise la
Vergine.
-Sei tu. Tu eri serva al mio palazzo. Tu hai fatto in modo che mio
marito scoprisse Dimitri. Tu hai fatto si che attaccasse la sua ciurma
e che dichiarasse guerra ai pirati. E' stata tutta colpa tua-
La Vergine iniziò ad ansimare pesantemente, come se qualcosa
le stesse togliendo l'ossigeno.
-Tu non esisti. Tu sei morta quella sera. Sei stata uccisa da me-
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!
BASTA, BASTA STAI ZITTA! STAI ZITTA!- urlò.
Nhadine non si scompose e puntò la sua pistola alla testa
della donna.
Sparò un colpo.
-Questo è per il mio Regno-
Ne sparò un altro.
-Questo è per Dimitri-
Un altro ancora.
-Questo per mio figlio-
Cadde a terra. Non respirava più e ormai aveva perso colore.
Le radici nere avevano preso il posto delle vene e i suoi occhi era
vitrei, privi di luce.
La Vergine Bianca era stata sconfitta.
-Mia cara Alice, ti prego di perdonare me e tuo padre. Questo era
l'unico modo per liberarci di Zara, ovvero la Vergine Bianca-
iniziò Nhadine.
-Non capisco... Lei non era reale?! Ho perso mio fratello, Debora e
Whilliam per un fantasma!?- strillò la ragazza.
-No, lei era reale, ma era solo un essere umano. I suoi poteri sono
nati da lei. Il suo rimorso per aver scatenato la guerra in cui ha
perso tutto era immenso e da qui sono nati i suoi poteri demoniaci. In
realtà lei voleva solo trovare la pace.- spiegò
la Regina.
-Ma quindi... Lei, tu, mio padre... Eravate ancora tutti vivi?- chiese
incredula Alice.
-Non proprio. Siamo dei ricordi. Tutto quello che l'ha tormentata da
quella notte è diventanto reale, facendo parte del vostro
mondo-
-Ma i Fanthom, le Cicatrici, la Maledizione.. sono tutte cose vere!
Come fanno a essere ricordi!?-
-I Fanthom non sono altro che gli abitanti del bosco di Zephyro che in
quella notte la attaccarono, le Cicatrici non sono altro che le ferite
che le sono state inflitte dai pirati- disse Nhadine
-E la maledizione?-
-Quella è stata creata. Era tutto reale. Se voi quattro non
foste riusciti a sconfiggerla, sareste morti. Ma non morti sul serio,
sareste rimasti intrappolati nei suoi ricordi per sempre,
com'è successo a me e a tuo padre- concluse.
La Regina stava diventando sempre più trasparente.
-Che ne sarà di te adesso, Nhadine?- chiese Alice.
-Io adesso scomparirò e finalmente troverò la
pace, perchè so che mio figlio è in buone mani.-
-Ma Whilliam è ...- -Non è morto. E' ancora vivo.
Prenditi cura di lui, Alice. Te lo affido-
Dopodichè fece un sorriso. Vicino a lei c'erano Debora,
Andrew e Dimitri che la salutavano.
Il fratello le accarezzò la guancia, asciugandole le
lacrime.
"Sii Forte. Non arrenderti mai e continua a vivere. Noi saremo con te"
La vista le si annebbiò e perse i sensi.
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