Fine
Non si ricorda cosa successe dopo. Whilliam aveva ripreso i sensi e
erano riusciti ad uscire dalla Grotta dei Cristalli qualche istante
prima che crollasse del tutto.
Dopo un lungo viaggio di qualche settimana tornarono alla casa del
Porto, dove avevano fatto l'amore per la prima volta.
Ritrovarono tutti i libri su cui avevano studiato e interpretato quello
che gli era servito per sconfiggere la Vergine, o meglio, Zara.
Erano passati quattro mesi, se non di più. Quattro mesi
prima lui e lei erano due perfetti sconosciuti che si odiavano.
Lui per lei non era altro che un fastidioso mozzo.
Lei per lui, non era altro che un Capitano da amare, per quanto odioso
potesse essere.
In quella settimana "del ritorno" non avevano parlato molto.
Entrambi si ricordavano di Debora e di Andrew e di come fossero stati
incapaci ci salvarli.
"Era Destino, non potevamo farci niente" si erano consolati. Ma
entrambi erano pieni di rimorso.
Un pomeriggio la nave del Capitano, La White Virgin, apparve nel Porto.
Si imbarcarono con loro.
Spiegarono tutta la storia, la vera identità di Dimitri,
ovvero Alice; la vera identità di Debora, di Whilliam e il
ruolo che ebbe Andrew in tutta quella storia.
I pirati accettarono Alice come Capitano, pur essendo una donna.
Dopotutto era stata lei a guidarli fin lì e a questo punto
il sesso non contava nulla.
Rimase con loro per qualche tempo, poi li abbandonò.
Lasciò tutto. La nave, la sua ciurma e Whilliam.
Lui non provò a fermarla. Per quanto potessero amarsi, si
facevano male l'un l'altra.
Ogni volta che si guardavano, tornavano in mente i ricordi della
Grotta, di Debora, di Andrew, della Vergine e di Nhadine.
Si fece lasciare al porto dove trovò Whilliam la prima volta.
Fu il moro a prendere in mano la nave e fu un degno Capitano per altri
dieci lunghi anni, fino a che anche lui non decise di dimettersi.
Le loro cicatrici sbiadirono e dopo qualche tempo svanirono del tutto,
come se non fossero mai esistite.
Dieci anni dopo.
Una donna, bella e distinta,con il vestito più femminile che
possa esistere sulla Terra, passeggia per il mercato della
tranquilla cittadina, per mano a una bambina di dieci anni, con capelli
neri e occhi azzurri.
-Mamma, mamma! Voglio quell'orsetto!- dice la bambina.
-Va bene, ma non urlare- le risponde amorevole la madre.
Adesso la bambina è contenta e stringe tra le braccia il suo
nuovo orsetto.
Ci sono molte persone che salutano la donna, conosciuta per la sua
gentilezza e simpatia.
Porta la bambina a giocare nella piazza con gli altri bambini, mentre
lei si accomoda su una panchina non poco distante.
Un uomo, alto, bello e ben vestito le si siede accanto, alzando il
cappello in segno di saluto.
-E' un po' che non ci si vede, eh Alice?- le dice il Signore.
-Già. Ti trovo bene, Whilliam-
La bambina la saluta da lontano, mostrandole l'orsetto.
La donna le fa un cenno e le sorride.
-Quella ... ?-
-Si, è nostra figlia. Volevo avvertirti, ma non sapevo come
rintracciarti visto che eri impegnato a fregarmi il posto di Miglior
Pirata- spiega la donna.
-Vedo che per quanto femminile tu possa apparire, sei ancora il
maschiaccio di cui sono innamorato- dice l'uomo.
-E tu sei il solito mozzo che amo. Non è cambiato nulla-
-Già-
Il vento autunnale risuona nella piazza e muove le foglie.
Il ridere dei bambini si propaga nelle vie della tranquilla cittadina e
lascia una scia di felicità e di spensieratezza.
L'uomo e la donna, sono ancora lì, su quella panchina, a
raccontarsi le storie di quei dieci anni passati lontani l'uno
dall'altra.
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Spazio Autrice.
Ed eccoci qui, alla fine dell'ultimo capitolo.
Spero che vi sia piaciuta e che continuerete a seguirmi.
Mi sono divertita molto a scrivere questa avventura di Alice e ora che
finisce, mi viene da piangere.
Credo che in qualche modo sono cresciuta con questa storia.
Un saluto e un GRAZIE gigantesco a tutti quelli che hanno seguito fino
alla fine l'avventura del Capitano e dei suoi amici.
Grazie ancora,
MartaAka97
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