yeux
Yeux
«Il Duca d’Orlèans è stato arrestato e condotto al
cospetto del re!!!», esclama Ronan,
entrando trafelato nella piccola abitazione di Isabelle. La donna rimane immobile, il respiro mozzato
in gola, incapace di credere alle sue stesse orecchie. Dopo un iniziale momento
di smarrimento, ritorna in sé e chiede
al suo amico di condurla nel luogo in cui si trova il suo amato François.
Appena mette piede
in strada, Isabelle viene accerchiata da una moltitudine di persone che non
fanno che ripeterle quanto lei già sa e chiederle cosa ne pensa, cosa ha
intenzione di fare; confusa e tremante abbassa la testa e continua a camminare,
impaziente di raggiungere il suo compagno.
Nell’ampia piazza antistante la reggia di Versailles, un
crocchio di popolani parla sommessamente: ogni tanto qualche urlo di disapprovazione contro il re
ed i suoi sgherri interrompe il
chiacchiericcio.
Ad un tratto la folla si apre, facendo largo ad un
manipolo di soldati che conducono un prigioniero in catene.
Un grido straziante brucia la gola di Isabelle quando si
accorge che il condannato altri non è che François. Tenta invano di avvicinarsi
a lui, ma le guardie la respingono. Lui alza lo sguardo verso di lei, fiero e
affezionato allo stesso tempo: «Non piangere, ma petite!», sussurra.
Con una forza che non pensava nemmeno di possedere,
Isabelle si fa largo fra la scorta e si
stringe al duca in un bacio appassionato e disperato. Le braccia di François
non fanno a tempo a cingere la vita della ragazza che prontamente i gendarmi la
allontanano da lui con forza.
Con le lacrime in volto, Isabelle si avvicina più che può
al re, che, stringendo il braccio di Madame de Montespan, osserva la situazione
con occhi distaccati.
«Sire, abbiate pietà, Vostro cugino è vittima di un
malinteso: non avrebbe mai osato complottare contro di Voi, dovreste saperlo.
Dopo quanto accaduto ai tempi della Fronda, François vi ha obbedito lealmente… non potete dar credito
a simili malignità, Vi prego!», lo implora la popolana.
La Montespan le lancia un’occhiata di disprezzo: «Louis,
cosa vuole da Voi questa stracciona? Scacciatela via!».
La giovane stringe i pugni e finge di ignorare gli
insulti della favorita del re, e continua ad implorare pietà per il suo amato:
«Maestà, sapete che François non ha colpe, vi prego, concedetegli la libertà»,
inchiodando i suoi occhi scuri e pieni di lacrime in quelli di zaffiro del
sovrano.
L’espressione della donna è disperata, implorante, umile
ed allo stesso tempo piena di una dignità e di una sincerità tali che lui, il
Re di Francia, non riesce a sostenerne lo sguardo.
«Louis, manda via questa pazza!», lo incalza nuovamente
la Marchesa di Montespan. Il re deglutisce – la sua gola è diventata
improvvisamente arida -, poi, rivolgendosi ai suoi soldati ordina loro di
portare via quella donna. Prima di essere presa di peso da loro, Isabelle
indirizza al sovrano uno sguardo carico di disprezzo, prima di inchinarsi a lui
in modo canzonatorio.
Rivolgendosi alle guardie che immobilizzano il duca di
Beaufort, Luigi XIV intima loro: «Mettetegli la maschera di ferro!».
Scritta per la Quarta Sfida della Staffetta in Piscina della LJ community Piscina di Prompt con il prompt: "Le Roi Soleil, Louis XIV/Isabelle la fille du
peuple, Sostenere il vostro sguardo".
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