Promesse

di Mikoru
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"Ormai non abbiamo più alcun motivo per soffrire alla ricerca di qualcosa..."


Tu non mantieni mai la parola, fratello...
Infatti quel giorno, alla stazione, alla fine tu non mi giurasti che saresti tornato. Non lo facesti, eppure io mi illusi.
Avrei dovuto saperlo... e in realtà lo sapevo... che non ti avrei più rivisto. Perché tu stavi andando a vendicarti, a fermare nostro padre. A riprenderti Riff... e non saresti mai tornato senza di lui.
Riff, che ti ha servito. Riff, che ti ha amato. Riff, che ti ha capito come mai nessun altro.
Riff, che ti ha tradito.
Tradito...
Io non lo credo. Benché fosse una bambola nelle mani di nostro padre, il suo cuore era suo. Suo. E l'aveva dato a te. Sono certa, ancora oggi, ancora dopo tanti anni senza conoscere la verità, che Riff, il nostro... il tuo Riff... non era un inganno.
Non poteva esserlo il modo in cui ti leggeva dentro, il modo in cui comprendeva qualsiasi turbamento del tuo cuore. Nemmeno io riuscivo a capirti così bene, così profondamente. Il vostro legame trascendeva ogni cosa. L'affetto che c'era tra voi era tale che io spesso mi sentivo un'intrusa. Vi guardavo, e vi vedevo come avvolti da un bozzolo di seta trasparente, che vi riparava in un mondo unicamente vostro. Ed ero gelosa, perché il mio adorato fratello non era soltanto mio. Però volevo bene a Riff, proprio per la serenità che ti dava con la sua quieta presenza e la sua fedeltà silenziosa. Ed ero felice, non chiedevo altro che di continuare a stare con voi. Con te, con Riff, con Oscar...
Ma quel tè tutti insieme, là, sulla collina, non lo berremo mai. Lo so.
Un'altra promessa che non hai mantenuto.
Un'altra promessa che non manterrai.
Il tuo anello accanto a quella tazza di tè è stato l'estrema illusione e la definitiva comprensione.
Siamo stati insieme così poco, fratello! Eppure in quel breve tempo tu eri diventato tutto, per me. Eri diventato il pilastro della mia esistenza, e le tue braccia erano un rifugio sicuro, dove non avrei mai dovuto temere nulla. Dove non ho mai temuto nulla.
Tu mi hai sempre protetta, fratello.
Anche quel giorno, alla tomba... quando Augusta, nel corpo di Alexis, tentò di uccidermi...
Fosti tu a salvarmi, io non dovetti premere il grilletto.
"Mary, non permetterò mai che le tue mani vengano sporcate. Giuro che ti proteggerò anche dopo la mia morte."
Così dicesti.
Non hai mai mantenuto la parola, fratello.
Ma a questo posso credere.
A questo crederò sempre...




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