Questa è una piccola One
shot che ho scritto tempo fa… è carina niente di tale…
la posto come monito ;p Devo scrivere e postare quella su REMUS!!!
Ringrazio già chi leggerà e commenterà
queste poche righe (352 parole ^^’’’) e niente… buona lettura e grazie
Sogno di
una notte d'estate
“Lily
svegliati, vieni presto!”
Una donna dai capelli
biondi e gli occhi verdi scosse la sagoma
profondamente addormentata nel letto
“Oggi non devo andare a
scuola, mamma....”
“Lily Evans alzati
immediatamente!”
Di tutta risposta la
bambina si ricacciò sotto le coperte
“Se
la metti così...” La donna spalancò le tende lasciando entrare il sole di
luglio, Lily mise un piede a terra, ma quella che si alzò non era più una
bambina, ma una giovane donna. Camminò verso le tende, lì dove c'era sua madre
e dove ora c'era un giovane uomo dai capelli neri e scompigliati, gli occhi
nocciola, lei lo abbracciò. Ricambiando l'abbraccio le sussurrò qualcosa all'orecchio
“Lily, credo dovresti svegliarti...”
La donna spalancò gli
occhi verdi, voltò la testa verso destra, suo marito
dormiva placido come un bambino, come un bambino... Lily guardò l'orologio a
pendolo, le sei del mattino. Forse in quello istante
da qualche parte ad Hogwarts un ragazzo si stava svegliano pronto ad affrontare
il nuovo Hallowen. Si tolse di
dosso le coperte stando attenda a non svegliarlo. A piedi scalzi si
avviò nel corridoio, la camicia di seta bianca che ondeggiava nel suo passo.
Aprì piano la porta per non svegliarlo, si infilò
nella camera del suo bambino. Si avvicinò alla culla. Il bambino di non più di
un anno dormiva rannicchiato i capelli neri erano
uguali a quelli del padre, gli accarezzò il volto con la punta delle dita. Si
chinò su quello che ora era un ragazzo mentre le lacrime scendevano dai suoi
occhi “Io sarò sempre con te” sussurrò baciandogli la fronte.
Un paio di
occhi verdi si spalancarono. Harry si mise a
sedere sul letto guardando la vuota stanza di Privet
Drive. Il sogno che stava facendo era così... così reale... qualcosa scese
dalla sua tempia scivolando lungo gli zigomi fin sulla guancia. Harry bloccò la piccola perla d'acqua con un dito, la portò
alle labbra: salata... quella... quella era una lacrima.
“Mamma...” sussurrò. Gli
rispose solo il mormorio del vento, ma nel vento c'era l'incanto di un mondo
lontano, un dolce canto, come un sospiro:
“Io sarò sempre con te”