Pokemon Best Wishes Reload
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
Eccomi di ritorno! Ho cercato di fare il prima possibile, sfruttando al
meglio il tempo che ho. Per fortuna, adesso come adesso, riesco un po' a
giostrarmi il mio tempo... bisognerà vedere se sarò in grado di farlo anche più
avanti, con tutti gli impegni che si stanno impilando gli uni sugli altri... ma
per adesso sì, mi sto trovando bene!
Okay, e così i nostri Ash e Misty sono arrivati a Unima! Ed ora sono in
viaggio verso Soffiolieve per iniziare il loro viaggio... e perchè no, magari
conoscere anche qualche nuovo amico! Infatti, in quella piccola città, qualcuno
sta per ricevere il suo starter... tre giovani aspiranti allenatori di nome
Touko, Komor e Bel! Adesso che Ash è un allenatore di una certa esperienza,
immagino che non sarà tanto assurdo ipotizzare che faccia la parte del mentore
per questi baldi giovanotti...
Ma saranno solo Ash e Misty ad avere una parte importante in questa storia?
Hehee... la risposta è no, cari miei, perchè c'è qualcun altro che sta per
tornare! Un terzetto a noi molto caro, che non ha intenzione di farsi mettere da
parte! Un terzetto a cui tutti noi ci siamo affezionati, e che non è stato molto
sotto i riflettori, nella serie Best Wishes! Beh, forse è stato anche meglio
così, ma insomma...
Che serie di Pokemon è senza il mitico Team Rocket?
Comunque, per adesso, come ho detto, si va a Soffiolieve, per ricevere il
primo Pokemon di Unima... e credo che anche Misty avrà modo di iniziare bene il
suo viaggio nel nuovo continente! Vedrete presto il perchè... Ma ora, non
perdiamoci in troppe chiacchiere, e cominciamo il nuovo capitolo! Spero che sia
venuto bene, perchè è stato il risultato di una bella lotta con il blocco dello
scrittore!
Grazie mille, e a presto!
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Capitolo 2 - L'inizio del nuovo viaggio
"Siamo arrivati a Soffiolieve, ultima fermata!" esclamò il conducente
dell'autobus che aveva portato Ash e Misty alla città dove avrebbero incontrato
la professoressa Aralia e avrebbero iniziato la loro avventura nel continente di
Unima. Dopo essersi sgranchiti un po' le gambe intorpidite, i due ragazzi e
Pikachu salutarono il conducente e scesero, trovandosi di fronte una graziosa
città non molto lontana dall'oceano, composta da un gruppo di casette in legno
basse e dai tetti spioventi, circondata da graziosi alberi di conifere, che
presentava più di qualche somiglianza con la sua amata Biancavilla. Un luogo
ameno e tranquillo... chissà quali Pokemon vivevano da quelle parti!
"Grazie, signore! Buon proseguimento!" esclamò Ash, voltandosi un ultima
volta verso il conducente dell'autobus. Lui, Pikachu e Misty agitarono le mani
mentre le porte del veicolo si chiudevano, e l'autobus ripartiva per continuare
la sua spola tra il porto e la cittadina... poi, sentendo il cuore battere a
mille, Ash e Pikachu si voltarono verso Soffiolieve, restando a guardarla con
evidente emozione per diversi minuti, mentre Misty si avvicinava da dietro e
metteva una mano sulla spalla al suo ragazzo.
"Questa città... Soffiolieve... sembra davvero un bel posto!" affermò la
rossa, lo sguardo che andava dalle case alla spiaggia vicina. "Allora... è qui
che il professor Oak ci ha detto che incontreremo la professoressa Aralia,
giusto?"
Ash annuì, accarezzando Pikachu sulla testa per poi voltarsi verso la sua
ragazza. "Esatto... e già che ci sono, ne approfitterò per chiamare la mamma e
il professore. Giusto per fargli sapere che il viaggio è andato bene, e siamo
arrivati senza intoppi."
"Sì, buona idea." disse Misty. "Io, ragazzi... se non vi dispiace, andrò a
dare un'occhiata alla spiaggia, a vedere se c'è qualche Pokemon d'Acqua che
posso prendere! Ne ho visto qualcuno di interessante, mentre stavamo arrivando
in porto. Che ne dite, ci vediamo qui tra... diciamo, un paio d'ore?"
"Pikachu pi!" rispose Pikachu, dicendo di sì con un cenno della testa.
"Va bene, Misty... qui tra due ore, allora!" rispose Ash. Misty gli fece una
strizzatina d'occhio come intesa, e i due fidanzati presero ognuno una strada
diversa. Ash si incamminò lungo una piccola stradina polverosa che portava verso
Soffiolieve, con Pikachu che zampettava allegramente dietro di lui, mentre Misty
prese una stradina che andava dalla parte opposta, verso una spiaggia sabbiosa.
Si salutarono ancora una volta, poi Ash e Pikachu ripresero la loro strada,
avanzando a grandi passi verso la cittadina mentre si guardavano attorno,
ammirando l'ambiente completamente diverso rispetto a quello a cui loro erano
abituati.
Non ci volle molto tempo per giungere a destinazione. In men che non si dica,
Ash e il suo immancabile compagno d'avventura erano giunti alle porte della
piccola città, e si stavano guardando attorno alla ricerca di un telefono
pubblico da cui avrebbero potuto chiamare Biancavilla. Tuttavia, Ash e Pikachu
si resero subito conto che Soffiolieve non era quello che si dice una cittadina
moderna... c'era solo un piccolo Pokemon Center, e un Pokemon Market, qualche
negozio per le necessità quotidiane, e in generale, dava l'impressione che la
popolazione vivesse in maniera abbastanza semplice. Ash e Pikachu capirono che
sarebbe stato un po' difficile trovare un videotelefono da quelle parti.
"Pika pi, pikachu pika pika?" chiese il topolino elettrico al suo
allenatore, sfregandosi la fronte mentre pensava a come risolvere quel
problema.
Ash annuì lentamente. "Beh, credo che il laboratorio della professoressa
Aralia ce l'avrà, un telefono come si deve, no? Non dovrebbe essere tanto
difficile trovarlo, dopotutto."
"Hmm... scusate, vi posso dare una mano? Mi sembra che voi stiate cercando il
laboratorio della professoressa Aralia, dico bene?" chiese una voce femminile
proveniente da dietro di loro. Un po' sorpresi, Ash e Pikachu si voltarono per
rispondere, e videro che a parlare era stata una ragazzina sui tredici anni
dall'aspetto vivace e dai lunghi capelli castani, un po' mossi, legati in una
folta coda dietro la schiena, che indossava dei vestiti che Ash ricollegò subito
all'immagine tipica di un allenatore di Pokemon: berretto con il frontino,
maglietta bianca con sopra una giacchetta nera senza maniche, shorts e
scarponcini da viaggio, con uno zaino rosso sulle spalle. I suoi occhi azzurri
guardavano con curiosità il giovane aspirante Pokemon Master e il suo Pikachu, e
sembrava molto incuriosita dal piccolo Pokemon elettrico, come se non ne avesse
mai visto uno in vita sua. "Se volete vi posso accompagnare... stavo giusto
andando lì per ricevere il mio starter!"
Ash sbattè gli occhi, un po' sorpreso, e si schiarì la voce prima di
rispondere alla ragazzina. "Beh... grazie, te ne saremmo molto grati!" affermò.
"Ma, hai detto che lo ricevi oggi, il tuo starter? Non voglio dire nulla di
strano, ma... ecco, mi sembra che lo inizi un po' tardi, il tuo viaggio."
"Ho tredici anni, qui ad Unima è questa l'età in cui di solito si riceve la
licenza di allenatore." rispose la ragazza, dando un'altra occhiata ad Ash e al
suo Pokemon. "Immagino che voi proveniate da un altro continente, vero? So che
da quelle parti, si inizia prima ad allenare i Pokemon... e quel Pokemon che hai
con te, non l'ho proprio mai visto."
Sulle prime sbalordito del fatto che un'aspirante allenatrice potesse non
avere mai visto un Pikachu, Ash si ricordò di quello che gli aveva detto il
professor Oak prima della partenza. "Giusto... il professore mi aveva detto
che qui ad Unima, i Pokemon di Kanto, Johto, Hoenn e Sinnoh sono molto rari...
adesso si spiega come mai lei non ha mai visto un Pikachu..." pensò tra sè,
poi riprese il discorso. "Beh... sì, in effetti io vengo da un altro
continente... dal continente di Kanto, per l'esattezza. Il mio nome è Ash
Ketchum, e questo che vedi è il mio primo Pokemon, il mio Pikachu!"
"Pika pikachu!" esclamò allegramente il topolino elettrico alzando una
zampetta per salutare. La ragazzina si chinò e accarezzò Pikachu sulla testa,
arruffandogli un po' il pelo e ricevendo qualche piccola scarica di energia
statica.
"Ciao, Pikachu! Lo sai che sei davvero carino?" disse, e il topolino
elettrico fece una faccia imbarazzata per un attimo, per poi sorridere
orgogliosamente, mettersi le mani sui fianchi e mettersi a petto in fuori!
"Pika pika!"
La ragazzina rise divertita, poi si presentò a sua volta. "Beh... sono
contenta di conoscervi, Ash e Pikachu! Il mio nome è Touko... e come ho detto,
sto cominciando oggi il mio viaggio di allenatrice! I miei amici Komor e Bel
iniziano oggi anche loro, ci siamo dati appuntamento al laboratorio, e tra
un'oretta circa dovrebbe arrivare anche la professoressa per darci i nostri
starter! E tu... come mai un allenatore di Kanto è da queste parti? Non si
vedono tanto spesso allenatori di altri continenti, da queste parti."
"Diciamo che sono qui in viaggio di allenamento!" rispose Ash semplicemente.
"Vedi... il mio sogno è diventare il più grande Pokemon Master di tutti i tempi,
e modestamente ho già vinto due campionati. Sono venuto qui ad Unima perchè, per
realizzare il mio sogno, devo conoscere quanto più possibile sui Pokemon, e
vedere quelli di tutti i continenti! Con me è venuta anche la mia fidanzata
Misty... solo che adesso è andata sulla spiaggia per prendere qualche Pokemon
d'Acqua, e ci siamo dati appuntamento tra un paio d'ore appena fuori dalla
città. Comunque... grazie, Touko, apprezziamo molto il pensiero! Non conosciamo
per niente Unima, e ci farebbe comodo avere una guida... in cambio di alcuni
consigli su come allenare i Pokemon, che ne dici?"
"Affare fatto!" esclamò Touko, facendo il segno dell'okay. "Prego,
seguitemi... il laboratorio è da questa parte, e i miei amici mi staranno già
aspettando!"
"Perfetto! Grazie, Touko... andiamo!" esclamò Ash, e i due ragazzi e Pikachu
si incamminarono verso il laboratorio...
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Misty prese un bel respiro, sentendo con piacere il profumo della salsedine e
lo sciabordio delle onde oceaniche che si infrangevano sulla spiaggia e sugli
scogli, e si incamminò lungo la spiaggia, guardandosi attorno per ambientarsi
nel nuovo continente. Doveva ammettere che la prima impressione era stata buona,
almeno fino a quel momento... e che non vedeva l'ora di scoprire come fosse il
resto di Unima. A sentire il professor Oak, era un posto pieno di sorprese... ma
per il momento, la cosa che la interessava era trovare un Pokemon d'Acqua che
potesse andarle bene. Magari uno di quei Pokemon che aveva visto mentre
arrivavano, sembrava un tipo di Pokemon interessante.
La ragazza dai capelli rossi si avvicinò ad un gruppo di scogli, alla ricerca
di un posto in cui si potesse nascondere qualche Pokemon, e si arrampicò con
circospezione sulle rocce. Dalla sua posizione, rimase stupita nel vedere che le
onde oceaniche avevano creato un piccolo lago in mezzo agli scogli, nel quale
erano cresciute alcune alghe e nella quale nuotava con aria frustrata un Pokemon
simile ad un grosso pesce luna lungo più di un metro di colore rosa carne, con
dei marchi di colore più vivo sulle pinne laterali e dorsali, che sembravano
quasi delle mani stilizzate. Non sembrava avere una coda, e i suoi occhi erano
rotondi con le iridi dorate, decorati con dei marchi che sembravano quasi delle
sopracciglia. Stava nuotando in cerchio nel bel mezzo del laghetto di acqua
marina, cercando probabilmente un modo per uscire da quella situazione.
"Quello è lo stesso Pokemon che ho visto all'arrivo... sembra un'evoluzione
di Luvdisc, anche se immagino che non sia così." disse tra sè Misty,
avvicinandosi con un misto di curiosità e preoccupazione al Pokemon, che a sua
volta sembrò accorgersi della sua presenza e si scostò dal bordo dello specchio
d'acqua, squadrandola con sospetto. Esperta com'era di Pokemon d'Acqua,
tuttavia, Misty sapeva come trattare con un Pokemon ritroso, e si fermò dov'era,
mostrando che non aveva intenzione di fargli del male. "Ciao... scusa, non
volevo farti paura! Ti avevo visto qui, che nuotavi, e mi è sembrato che tu
fossi in difficoltà... è così, vero?"
"Alo... momola?" chiese il Pokemon rosa, azzardandosi a nuotare un po'
più vicino a Misty, e guardandola come per sincerarsi delle sue intenzioni.
Sembrava sincera, ma la situazione difficile in cui il Pokemon pesce si trovava
in quel momento lo rendeva nervoso e diffidente. Misty decise che era il caso di
mostrargli la bontà delle sue intenzioni, e tirò fuori una delle sue Pokeball,
facendo uscire il più mite dei suoi Pokemon... il Seadra che, fino a pochi mesi
prima era stato un tranquillo Horsea.
"Misty chiama... Seadra!" disse la rossa, e il Pokemon simile ad un grande
cavalluccio marino dalle pinne affilate apparve accanto alla sua allenatrice,
tenendosi in piedi sulla sua coda a spirale. "Seadra, vai da quel Pokemon, e
cerca di aiutarlo, o di capire cosa gli succede."
"Sea!" annuì il Pokemon, annuendo prima di entrare nel laghetto di
acqua salata e avicinarsi con circospezione al Pokemon rosato, che sembrò essere
almeno un po' rassicurato, e rimase fermo in attesa che Seadra gli parlasse.
Quest'ultimo si avvicinò un po' di più, fermandosi alla distanza giusta per non
sembrare che stesse invadendo lo spazio dell'altro Pokemon, e cominciò a
parlare. "Sea, sea! Seadra?"
"Momo!" rispose il Pokemon sconosciuto. "Alomomo, la...
momo!"
Seadra annuì lentamente e guardò verso la sua allenatrice, facendole un cenno
con la testa. "Seeeadra!" esclamò con voce acuta, indicando gli scogli
che bloccavano l'accesso al mare. "Dra! Seadra!"
"Credo di aver capito..." mormorò Misty, guardando nella stessa direzione.
"Quel Pokemon vorrebbe uscire da questa pozza d'acqua, ma non ci riesce perchè
gli scogli che lo separano dal mare sono troppo alti, e non riesce a saltare
oltre."
Seadra annuì e aprì a ventaglio le sue pinne dorsali, per dire che il Pokemon
pesce luna voleva aggiungere qualcos'altro. "Sea... seadra!" esclamò, con
il Pokemon sconosciuto che annuiva in segno di approvazione.
"Davvero, Seadra? Pensi che gli piacerebbe viaggiare con noi?" chiese Misty,
per poi voltarsi verso il pesce luna, che stava muovendo la pinna dorsale per
approvare quello che la ragazzina aveva appena detto. "Ne sei sicuro? Non sarò
certo io a costringerti... ehm... accidenti, non so neanche come si chiama,
questo Pokemon..."
"Alomomola!" esclamò il pesce rosa, sorridendo speranzoso alla
prospettiva di andarsene finalmente da quell'angusto laghetto. Misty ricambiò il
sorriso e tirò fuori dallo zaino una Pokeball bianca e azzurra, l'ultima delle
Rete Ball che Kurt aveva forgiato per lei quattro anni prima, quando aveva
visitato Azalina assieme ad Ash e a Brock. La soppesò un attimo tra le mani, e
Seadra annuì e si spostò per dare la possibilità alla sua allenatrice di mirare
meglio.
"Alomomola, eh? Va bene, affare fatto!" esclamò. "Vai, Rete Ball!"
La rossa scagliò la sua sfera specializzata, e il Pokemon rosa di nome
Alomomola saltò fuori dall'acqua e si fece toccare dalla sfera, che lo assorbì,
per poi rimbalzare sul terreno vicino a Misty. La sfera si scosse per un paio di
volte... e finalmente si immobilizzò, emettendo il segnale sonoro che voleva
dire che il Pokemon era stato catturato! Con un gridolino di gioia, Misty
raccolse la sua sfera e la sollevò in aria, festeggiando per il primo Pokemon di
Unima che era riuscita a catturare.
"Yuhuuu! Ce l'ho fatta! Il mio primo Pokemon d'Acqua di Unima!" esclamò la
ragazzina dai capelli rossi, mentre Seadra tornava da lei nuotando con rapidi
colpi delle sue pinne, sorridendo da un orecchio all'altro! "E... grazie anche a
te, Seadra! E' stato soprattutto grazie a te se io ed Alomomola siamo riusciti
ad intenderci al volo!"
"Sea!" esclamò il cavalluccio marino gigante, come per dire che non
c'era bisogno che lei lo ringraziasse. "Seadra, dra!" aggiunse poi,
guardandosi attorno come per dire che c'era ancora un bel po' da vedere, prima
che fosse il momento di ritrovarsi con Ash.
"Sì, è vero, Seadra..." rispose lei. "Non è passata nemmeno un'ora...
restiamo ancora un po' qui e facciamoci un giretto. Chissà Ash come se la starà
cavando in questo momento..."
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Komor, in piedi accanto all'entrata del laboratorio della professoressa
Aralia, diede una rapida occhiata al suo orologio da polso, constatando con un
certo orgoglio di essere in anticipo di cinque minuti rispetto all'orario
concordato. La puntualità era sempre stata una cosa a cui il ragazzo con gli
occhiali teneva molto. Ora, si trattava soltanto di aspettare Touko e Bel... e
sperare che quella sbadata di Bel non facesse troppo tardi!
Il ragazzo si mise ad aspettare con pazienza... e come aveva previsto, Touko
si presentò cinque minuti dopo, in perfetto orario. Tuttavia, Komor notò che
assieme a lei c'era uno sconosciuto, un ragazzo dai capelli neri di un paio
d'anni più grande di lei accompagnato da un Pokemon giallo dalle guance rosse,
che Cheren non aveva mai visto prima di allora. I tre si avvicinarono con passo
calmo, e Touko mosse la mano per salutare il suo amico d'infanzia mentre lo
raggiungevano... gesto che Komor ricambiò, pur restando a guardare incuriosito
il ragazzo sconosciuto.
"Ciao, Touko. Sei puntuale, vedo." salutò Komor, sorridendo appena un po'
quando la sua amica lo raggiunse. "Bene... immagino che Bel sarà in ritardo,
come al suo solito, ma non importa. E' una cosa che mi aspetto da lei...
piuttosto, Touko, vedo che ti sei portata dietro qualcuno."
"Ciao, Komor! Sì, lui è Ash Ketchum, un allenatore di Pokemon proveniente da
Kanto! Attualmente è in viaggio assieme alla sua ragazza per diventare un
Pokemon Master, ma ha già partecipato a diversi campionati di Pokemon, e ne
anche vinti diversi!" rispose Touko, per poi presentare il suo amico ad Ash.
"Ash... lui è Komor il secchione, e siamo amici fin da quando eravamo in fasce,
più o meno!"
"Secchione... preferisco definirmi una persona che cerca di approfondire le
cose." disse Komor, estendendo tranquillamente la mano ad Ash, che la strinse in
segno di amicizia. "Comunque... sì, io sono Komor. Piacere di conoscerti."
"Il piacere è tutto mio, Komor!" rispose Ash con tono allegro. A giudicare
dalla vivacità e dal timbro di voce, Komor pensò che quell'Ash Ketchum non fosse
uno che prendeva troppo sul serio le cose, ma non disse nulla a riguardo. "Lui è
Pikachu, il mio migliore amico! Allora... tu e Touko avete deciso di iniziare il
viaggio assieme, eh? Dovete essere grandi amici anche voi!"
"Pika pika!" rispose Pikachu, presentandosi a Komor con una drizzata
d'orecchie e uno squittio acuto.
"Sì, diciamo di sì..." rispose Komor, finalmente lasciando la stretta di
mano. "In realtà, ci dovrebbe essere una terza persona, ad iniziare il viaggio
con me e Touko... ma è un po' in ritardo, anche se effettivamente la cosa non mi
sorprende..."
Touko ridacchiò. "Hehee... tranquillo, Ash, Bel sarà qui a momenti! E' solo
che è un po' sbadata, e a volte fa confusione... ma in quanto a buona volontà
non è seconda a nessuno!" affermò rivolta ad Ash. "In effetti... suo papà non la
voleva far partire, e si è convinto solo di recente a darle il permesso."
Komor si aggiustò gli occhiali, e la sua espressione si incupì leggermente...
ma era talmente bravo a fingere la completa nonchalance che Ash e Touko non si
accorsero di nulla. Ash, dal canto suo, sospirò ironicamente. "Beh... se si
tratta di essere sbadati e combinare disastri, io ne so qualcosa! A proposito,
Touko, meno male che non avevi una bicicletta... poi ti spiego il perchè!"
rispose. "Comunque... capisco. E... potete togliermi una curiosità? Che starter
usate, qui ad Unima?"
"Possiamo scegliere fra tre Pokemon, uno di Fuoco, uno d'Acqua e uno d'Erba,
esattamente come nelle altre Leghe Pokemon di cui ho letto." rispose Komor,
segretamente apprezzando la possibilità di dare un po' di sfoggio della sua
conoscenza. "Il nostro starter di Fuoco è Tepig. Lo starter d'Erba si chiama
Snivy, e quello d'Acqua si chiama Oshawott. Sono tutti Pokemon molto validi,
come potete immaginare, ma da quello che so, sono un po' più complessi da
gestire rispetto a starter di altre regioni."
"Capisco... beh, immagino che adesso l'unica cosa da fare sia metterci qui
buoni e aspettare che arrivi la vostra amica Bel. A proposito, il laboratorio
della professoressa Aralia ha anche un videotelefono, per caso?" chiese Ash,
ricordandosi di quel particolare. "Dovrei avvertire mia mamma e il mio mentore,
per così dire, a Kanto del fatto che sono arrivato ed è andato tutto bene."
"Nessun problema." rispose Touko. "Sono sicura che la professoressa ti
lascerà fare la chiamata, sempre che tu abbia una scheda telefonica. Chiedo
scusa del fatto che non hai trovato un videotelefono pubblico o cosa del genere,
ma come puoi vedere... questa è una cittadina piuttosto semplice, e non abbiamo
tutte le comodità che ci sono in un grande città."
"Pikachu..." rispose Pikachu, come a dire che non c'era bisogno di
scusarsi. I quattro si sedettero su una panchina vicina, aspettando con pazienza
che arrivasse anche Bel... ma per fortuna non dovettero attendere a lungo, prima
che la professoressa Aralia aprisse la porta del suo laboratorio, accogliendo i
tre ragazzi. Ash, Touko e Komor si alzarono in piedi, mentre la scienziata
usciva dal suo laboratorio e li salutava tutti con un radioso sorriso e un gesto
della mano.
"Ehilà, ragazzi! In perfetto orario, vedo!" esclamò Aralia con voce chiara e
cristallina. "Touko, Komor... vi vedo pronti! E abbiamo anche un nuovo arrivato,
qui... tu devi essere Ash, quel ragazzo di Kanto di cui mi ha parlato il mio
illustre collega, il professor Oak! Benvenuto ad Unima!"
"Piacere, professoressa Aralia..." disse Ash, un po' stupito di sapere che la
scienziata aveva già sentito parlare di lui. "Quindi, il professor Oak le aveva
detto che sarei venuto?"
"Certamente! Era da un po' che non sentivo il buon vecchio Oak, e immagina
che piacere mi ha fatto quando ho sentito che sarebbe venuta una promessa di
Kanto per affrontare la Lega di Unima!" affermò. "Hmm... però vedo che manca
ancora qualcuno. Bel non è ancora arrivata, vero?"
"E' solo questione di qualche minuto..." assicurò Touko alzando le spalle.
Era abituata ai ritardi della sua amica bionda... "Credo che sarà qui a momenti,
e allora..."
"SONO IN RITARDOOOOOO!"
Touko non aveva neanche finito di parlare, che una figura minuta dai capelli
biondi e vestita principalmente di arancione e verde arrivò con la velocità di
un Rapidash con il pepe sotto la coda e andò a sbattere contro il malcapitato
Ash, facendolo finire con il sedere per terra! La nuova arrivata barcollò
all'indietro per un po', e finì per andare a sedersi per terra anche lei,
sfregandosi poi la fronte per mandare via lo stordimento... e la professoressa
Aralia sospirò senza neanche cambiare espressione, evidentemente abituata a
scene simili.
"Pika pi?" chiese Pikachu. Il topolino elettrico era andato a vedere
se il suo allenatore si era fatto male, e fu sollevato quando Ash gli fece il
segno del pollice in alto e si rialzò senza problemi.
"Tranquillo, Pikachu, ho visto di peggio!" affermò, per poi voltare lo
sguardo verso la persona che lo aveva urtato, e che ora stava seduta a terra,
terribilmente imbarazzata. "Piuttosto, qualcun altro qui si è fatto male, per
caso? Stai bene, tu?"
"Owww... scusa, scusa, sono proprio una frana, io!" rispose la persona in
questione - una ragazzina bionda con un grande cappello verde, e con addosso un
vestito bianco, un maglioncino arancione senza maniche, e scarpette gialle con
le calze arancioni. Touko e Komor andarono ad aiutare i due ad alzarsi, e la
ragazzina bionda ringraziò imbarazzata e si ripulì il vestito con una mano.
"Chiedo scusa... dovevo essere qui già qualche minuto fa, ma sono successe un
sacco di cose, e ho finito per fare in ritardo... e allora sono arrivata qui in
tutta fretta e ti sono finita addosso!"
Touko ridacchiò divertita, mentre Komor alzava leggermente gli occhi al
cielo. "Hehee... tranquilla, Bel, siamo appena arrivati anche noi!" affermò la
mora. "La professoressa è giunta qui da poco, in ogni caso, quindi non ci hai
fatto aspettare troppo a lungo... oh, a proposito, lui è Ash Ketchum, un
allenatore più esperto che è giunto qui dal continente di Kanto! Al momento è in
viaggio con la sua fidanzata per imparare quanto più possibile sui Pokemon di
Unima! E quello che vedi con lui è il suo primo Pokemon, Pikachu!"
"Pika!" salutò il topolino elettrico, per niente arrabbiato per il
piccolo incidente di prima.
"Oh... viaggia con la sua ragazza? Ooooh, quanto è romantico!" esclamò Bel
con espressione trasognata. Rendendosi conto di stare sognando ad occhi aperti,
la biondina si richiamò alla realtà scuotendo la testa, e poi tese la mano ad
Ash, che ricambiò la stretta. "Comunque... io sono Bel, piacere di conoscerti,
Ash! Spero proprio che diventeremo amici!"
"Ne sono sicuro, Bel! Dopotutto, ho già avuto modo di cionoscere Touko e
Komor, e mi sembrano due persone in gamba! Credo proprio che sarà lo stesso con
te!" rispose Ash.
"Basta che stai un po' più attenta a dove metti i piedi quando corri."
aggiunse Komor con tono distaccato.
Bel fece una buffa espressione contrariata. "Non c'è bisogno che tu lo dica
in questo modo, sai?"
Vedendo che ormai le dovute presentazioni erano state fatte, la professoressa
Aralia si schiarì la voce e prese la parola. "Bene... vedo che finalmente siete
tutti qui. Allora, se volete, posso accompagnarvi all'interno del mio
laboratorio e cominciare a darvi i vostri starter. Vi va bene?"
"Certamente, professoressa! Non aspettavamo che quello!" esclamò Touko,
sentendosi sempre più elettrizzata. Il momento che lei aveva tanto aspettato,
era finalmente arrivato! Lei, Komor e Bel avrebbero ricevuto il loro primo
Pokemon!
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Ash notò con una certa meraviglia che l'interno del laboratorio di Aralia
aveva un aspetto molto più moderno del resto della città, e in effetti era forse
meglio fornito di alcuni laboratori che aveva visto nei quattro continenti in
cui aveva viaggiato finora. A fianco di provette, stampanti e computer
dall'aspetto relativamente ordinario, Ash e Pikachu notarono delle macchine più
grosse e più complicate, sulle quali luccicavano spie intermittenti e grafici
che lui rifiutava a priori di stare a guardare per paura che gli potessero
mandare il cervello in corto circuito... e anche i Pokedex, che Ash e i tre
aspiranti allenatori videro appoggiati sulla scrivania della giovane scienziata,
sembravano più moderni e sofisticati.
"Woooow!" esclamò trasognata Bel. "Questo posto è troppo bello! Chissà come
dev'essere affascinante lavorare qui!"
Komor sospirò, con l'aria di chi aveva ormai da tempo assistito a una scena
come quella. "Non è per essere un guastafeste, Bel, ma non è certo la prima
volta che vediamo il laboratorio della professoressa Aralia... comunque, devo
ammettere che hai ragione, è un posto in cui non mi dispiacerebbe lavorare, se
non avessi già il mio obiettivo."
"Beato te che ce l'hai... io non sono ancora sicura di cosa farò." sospirò la
biondina, facendosi un po' più seria. "Sto facendo questo viaggio proprio perchè
voglio capire quale sarà la mia strada."
"Sono sicuro che la troverai, Bel!" affermò Ash, facendole un sorriso
incoraggiante. Il suo pensiero andò subito a Vera, e a come le avesse imparato
ad amare i Pokemon proprio a partire dal momento in cui aveva iniziato il suo
viaggio. "Viaggiare con i Pokemon può aiutare anche a decidere la propria
strada... ne so qualcosa anch'io! A proposito... professoressa Aralia, non è che
per caso ha un videotelefono, qui nel suo laboratorio? Dovrei chiamare
Biancavilla per comunicare che sono arrivato senza problemi... non si preoccupi,
ho già una scheda telefonica con me."
La giovane scienziata annuì, mostrando al ragazzino un telefono con video
posto in un angolo del laboratorio. "Certamente! Prego, usa pure quello... e
manda i miei migliori saluti al professor Oak! Digli che è il benvenuto qui ad
Unima in qualsiasi momento!"
"Grazie! Non mancherò! Scusate, ragazzi, vado a fare una chiamata e torno..."
Ash si scusò con Touko e i suoi compagni, poi lui e Pikachu raggiunsero il
videotelefono, e il ragazzo tirò fuori la sua scheda telefonica e cominciò a
comporre il numero di casa sua. Non ci volle molto prima che la sua mamma, la
signora Delia Ketchum, rispondesse, e il suo viso ancora giovanile - in fondo,
aveva ancora solo 33 anni - si illuminò quando vide suo figlio e Pikachu sullo
schermo.
"Ciao, mamma! Come vedi, siamo arrivati!" salutò Ash, muovendo una mano.
"Pikachu!"
"Ash, Pikachu! Sono così felice di sentirvi... ti trovo bene, tesoro! E tu,
Pikachu, sei sempre carino come ti ricordo, potrei abbracciarti e coccolarti
tutto il giorno..." esclamò Delia, quasi sfregando il viso contro lo schermo del
videotelefono, e mettendo in imbarazzo il malcapitato Ash, a cui scese una
grossa goccia di sudore dalla nuca!
"Ehm... apprezziamo molto la premura, mamma..." mormorò, gettando uno sguardo
a Touko, Komor e Bel, che lo stavano guardando con varie espressioni: Bel stava
ridacchiando tra sè, Komor cercava di mostrarsi indifferente, e Touko sbatteva
gli occhi meravigliata. Cercando di mantenere un po' di dignità, Ash si schiarì
la voce e cercò di riportare la discussione sui binari originali. "Stavo...
er... stavo dicendo, io e Misty siamo arrivati ad Unima soltanto qualche ora fa!
Io ora sono al laboratorio della professoressa Aralia, e sto per ricevere il mio
starter di Unima... mentre Misty è andata un attimo in spiaggia a cercare
qualche Pokemon d'Acqua! Sì, possiamo dire che l'inizio del nostro viaggio è
andato bene, e... anche Pikachu, come vedi, è in buona forma!"
"Pika pika chu, pika pi pika!" squittì il topolino elettrico,
drizzando fieramente le orecchie.
"Bene, bene, mi fa piacere... a proposito, per caso c'è qui anche il
professor Oak, se vuoi dargli un saluto!" affermò Delia. "Era giusto curioso di
sapere se avevate fatto buon viaggio, e se eravate già arrivati a
Sabbiafine!"
"Ah, davvero? Bene, meglio così... sì, vorrei parlare un po' con lui, se è
possibile!" rispose Ash. Sua mamma annuì, e si voltò alla propria destra per
chiamare l'illustre scienziato, che apparve poco dopo sullo schermo, assieme al
Mr. Mime di casa Ketchum, e salutò il suo allievo più promettente.
"Ehilà, Ash! Come va, ragazzo mio?" chiese il professore, dopo aver ricevuto
la cornetta dalle mani di Delia. Mimey salutò con le sue grandi mani, e Pikachu
rispose con lo stesso gesto. "Vedo che siete arrivati già... e mi fa piacere che
sembrate già ambientarvi!"
"Hehee, che posso dire, prof... ormai la nostra esperienza ce l'abbiamo!"
rispose Ash con una risatina gioviale. Nel frattempo, il gruppo dei tre
aspiranti allenatori stava ascoltando le istruzioni che Aralia stava dando loro
riguardo i loro starter, con comprensibile trepidazione.
Dopo essersi assicurata che tutti fossero attenti, la giovane scienziata si
schiarì la voce e cominciò a parlare. "Okay... allora, immagino che tutti voi
sappiate che avete il diritto di scegliere uno di questi Pokemon, selezionati
appositamente dalla Lega di Unima, come vostro starter. Potete scegliere Tepig,
Oshawott o Snivy, che sono rispettivamente di tipo Fuoco, Acqua ed Erba. Ognuno
di loro ha i suoi vantaggi e svantaggi, quindi vi consiglierei di scegliere con
una certa oculatezza." spiegò, mostrando loro un gruppo di Pokeball poste su un
tavolo. I tre amici guardarono con gioia e attesa le sfere poste sul tavolo, con
Touko e Bel che cercavano di decidere quale dei tre avrebbero preferito.
"Touko, Komor... scegliete voi per primi, io devo ancora decidermi!" disse la
biondina, sfregandosi la fronte mentre cercava di pensare a chi prendere.
"Sicura?" chiese Komor, volendo essere certo di poter scegliere per primo.
Aveva già fatto la sua scelta, ma voleva assicurarsi di non prevaricare le sue
amiche. Bel annuì, e anche Touko gli fece cenno di scegliere lui per primo.
"Nemmeno io ho deciso ancora... vai prima tu, Komor." Disse Touko, per poi
rivolgere un sorrisetto ironico al suo amico con gli occhiali. "Del resto...
sono sicura che ormai tu hai già scelto da un pezzo, conoscendoti!"
"Okay..." affermò Komor, aggiustandosi gli occhiali come era sua abitudine, e
poi toccando la Pokeball corrispondente a Snivy. "Allora scelgo Snivy, lo
starter di tipo Erba. Sarà lui il mio primo Pokemon."
"Bene. Una scelta interessante, se posso dire la mia." commentò Aralia. La
Pokeball si aprì di scatto, e da essa uscì un piccolo Pokemon simile ad un
serpentello verde dai grandi occhi felini, con le palpebre gialle e delle
piccole decorazioni gialle, che ricordavano un paio di ali atrofizzate e
facevano sembrare che Snivy stesse indossando un collarino. Curiosamente, la
creaturina aveva due paia di piccoli arti che spuntavano ai lati del corpo,
dello stesso colore verde del resto del corpo, e aveva anche una grande foglia
di palma come coda. Guardò Komor con aria astuta e alzò la testa, fiero di
essere stato scelto come suo Pokemon iniziale.
"Ivy!" esclamò con voce acuta. Komor si chinò verso il suo primo
Pokemon e gli permise di salire sul suo braccio, un sorriso appena accennato sul
suo volto.
"Bentrovato, Snivy. Il mio nome è Komor, e sarò il tuo partner." gli disse,
con Snivy che lo guardava con espressione attenta. "Sono convinto che andremo
molto lontano assieme."
Snivy sembrò rifletterci su per un attimo... poi si decise e annuì in tono
deciso. "Sni!" esclamò, aprendo a ventaglio la sua coda di foglie.
"Okay, allora... direi che adesso tocca a me..." affermò Touko, dando una
rapida occhiata alle Pokeball, poi a Bel, e infine ad Ash, che stava finendo la
telefonata e stava facendo gli auguri a sua mamma e al professor Oak.
Sfortunatamente, la ragazzina era ancora piuttosto indecisa... e mentre era là
che contemplava e cercava di farsi venire un'idea, un verso acuto proveniente da
sotto il tavolo attirò la sua attenzione, e Touko abbassò lo sguardo... giusto
in tempo per vedere un piccolo Tepig dall'aria confusa ed impaurita che la
guardava con due grandi occhi tristi.
Bel e Komor notarono anche loro il nuovo arrivato. "Oh... e quel Tepig? Come
mai è fuori dalla sua sfera?" chiese il ragazzo con gli occhiali.
"Che carino... però ha l'aria di avere molta paura..." disse Touko,
chinandosi un po' verso il Pokemon maialino, che si ritirò rapidamente e
appiattì le sue lunghe orecchie dietro la testa.
"Oh... quel Tepig l'ho trovato stamattina, legato vicino ad una roccia.
Proprio qui, vicino al laboratorio." spiegò Aralia, non nascondendo la sua
preoccupazione. "Era triste e aveva fame, quindi gli ho dato un po' di cibo.
Temo che... sia stato abbandonato dal suo ex-allenatore, e ora non sappia più
cosa fare. Forse aspetta ancora che quel disgraziato che lo ha lasciato ritorni
a prenderlo."
"Che crudeltà, come si può fare una cosa così orribile ad un Pokemon così
dolce?" mormorò Bel. Per quanto Touko e Komor restassero in silenzio, dalle loro
espressioni si capiva che anche loro provavano la sua stessa indignazione.
Tepig, dal canto suo, restava seminascosto sotto il tavolo, guardando con timore
la ragazza che stava chinata verso di lui.
E fu allora che Touko prese la sua decisione.
"Professoressa..." chiese. "Visto che il suo allenatore non lo vuole più...
potrei allenare io questo Tepig come mio starter? Sempre se lui è d'accordo, si
intende."
"Pig?" esclamò il piccolo Tepig con voce acuta. Era chiaramente
sorpreso dalla proposta... e anche la professoressa, pur restando impassibile,
era segretamente contenta che Touko glielo avesse chiesto.
"Certo che puoi... anzi, sono molto contenta che tu me l'abbia chiesto!"
rispose Aralia. Touko sorrise e si voltò nuovamente verso Tepig, tendendogli la
mano in un gesto di amicizia.
"Ciao, Tepig... io sono Touko, e sto per diventare un'allenatrice di
Pokemon." disse gentilmente, facendo in modo che il maialino di fuoco sbattesse
gli occhi e uscisse dal suo rifugio improvvisato, almeno un po'. Tuttavia, si
vedeva che non era ancora molto convinto...
"Mi... mi rendo conto che sei ancora spaventato, e vorresti che il tuo
vecchio allenatore fosse qui." continuò la ragazzina, sentendosi un po' in
imbarazzo. In fondo nemmeno lei pensava che avrebbe incontrato il suo primo
Pokemon in questo modo, e non era sicura di stare dicendo la cosa giusta ad un
Pokemon che era ancora triste per essere stato abbandonato. "Però... ecco, io
non credo di poterlo sostituire, e immagino che tu gli voglia ancora bene. Non
ti biasimo per questo. Però... se magari tu volessi darmi una possibilità,
magari potremmo diventare amici, e potremmo aiutarci a vicenda a superare gli
ostacoli che avremo di fronte. Quindi... Tepig, vorresti diventare mio amico e
accompagnarmi?"
Tepig fece un passo incerto in avanti, continuando ad essere combattuto.
Touko non poteva certo sostituire il suo allenatore... e Tepig non si era ancora
rassegnato all'idea di essere stato abbandonato... ma il modo in cui quella
ragazzina diceva le cose, con una tale partecipazione e sentimento... no, non
era possibile che mentisse. Forse... forse era il caso di darle una
possibilità...
Un altro passo in avanti... un altro... e poi, Tepig salì lentamente in
grembo a Touko, che lo tenne delicatamente tra le braccia e lo coccolò per farlo
sentire meglio.
"Grazie, Tepig... farò del mio meglio per non deluderti..." disse, mentre si
alzava per presentare a Tepig i suoi amici. "Tepig... questi sono Komor e Bel, i
miei migliori amici! Li incontreremo spesso, quindi... pensavo che fosse giusto
farteli conoscere!"
"Awww, che cariiiiino!" esclamò Bel, in visibilio, mentre accarezzava il
Pokemon tra le braccia di Touko. Un po' allarmato, Tepig si divincolò per
qualche secondo, prima di calmarsi e lasciarsi accarezzare dalla biondina. "E'
così tenero... sei grande, Touko, hai già fatto amicizia con lui!"
"Beh, questa è una cosa che certo non insegnano sui libri. A fare amicizia
con un Pokemon, voglio dire." commentò Komor, mentre grattava Tepig dietro un
orecchio.
"Pig..." mormorò timidamente il Pokemon simile ad un maialino, mentre
strusciava il musetto sulla spalla di Touko per ringraziarla della sua
fiducia...
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"Bene, allora... questo è tutto, Ash! Ricordati di lavarti i denti, di
cambiarti la biancheria sporca..." stava dicendo Delia al telefono, gettando
nuovamente i malcapitati Ash e Pikachu nell'imbarazzo più totale!
"Ehm... mamma, lo so! Dopotutto, ho quindici anni, ormai! Hehehee..." mormorò
il ragazzo con una risatina nervosa. Sperava che Touko e gli altri fossero
troppo impegnati a scegliere i loro starter per badare alla sua telefonata.
Delia ridacchiò gentilmente. "Lo so, tesoro, lo so... è che sai com'è, per me
tu resterai sempre il mio bambino, anche quando avrai trent'anni!" affermò.
"Però... hai ragione, non serve che io ti ricordi queste cose. Comunque, una
cosa te la voglio dire... mi raccomando, sii galante con Misty! E soprattutto...
buona fortuna, tesoro! Farò il tifo per te!"
Ash arrossì leggermente, e Pikachu ridacchiò a denti stretti, prima che il
ragazzino sorridesse di rimando. "Grazie, mamma! Farò sicuramente del mio
meglio... e sicuramente anche Misty!" affermò, facendo il segno dell'okay. La
mamma e il professor Oak salutarono un'ultima volta prima che la chiamata si
interrompesse, e Ash e Pikachu si guardarono con decisione e raggiunsero la
professoressa Aralia, mentre quest'ultima era ancora impegnata a distribuire gli
starter. Il ragazzino vide Touko che teneva tra le braccia il suo nuovo Tepig, e
Komor con Snivy sulla spalla, e guardò con interesse i due starter.
"Wow... e così, questi sono gli starter di Unima, eh? Devo dire che sembrano
interessanti... Touko, sembra che il tuo starter sia già molto legato a te!"
commentò, dopo aver dato un'occhiata anche allo Snivy di Komor.
"Già... quel Tepig è un Pokemon un po' particolare, in effetti." affermò
Aralia, e quando Ash sbattè gli occhi con aria interrogativa, la professoressa
si riavviò i capelli e cominciò a raccontare la storia di come l'aveva
incontrato, solo poche ore prima. Quando ebbe finito, anche Ash assunse
un'espressione compunta. Non era la prima volta che aveva a che fare con un
Pokemon abbandonato dal suo allenatore... esattamente come Charmander e
Chimchar.
"Capisco... sì, è una cosa che ho già avuto modo di vedere, in passato."
disse con tristezza Ash, e poi accarezzò Tepig sulla testa. "Beh... stai
tranquillo, Tepig, sono sicuro che Touko si prenderà più cura di te del tuo
allenatore! La conosco già abbastanza da sapere che andrà tutto bene tra te e
lei!"
"Te, pig?" mormorò il maialino di fuoco, mentre Touko lo grattava
dietro un orecchio.
"Pikachu!" rispose Pikachu, facendo il segno dell'okay.
"Certo, puoi starne sicuro!" affermò Touko. "So che ci vorrà un po' perchè
noi troviamo l'intesa giusta... ma sono sicura che ce la faremo!"
Ash annuì, e poi guardò verso Bel. "Beh... adesso credo tocchi a te
scegliere, Bel! Dopotutto, io sono un ospite qui a Unima, e mi sembra giusto che
sia tu a scegliere per prima."
La biondina sbattè gli occhi e indicò verso di sè. "Oh... dici davvero?"
chiese, per poi annuire silenziosamente e guardare le Pokeball. "Beh... in tal
caso, credo che... prenderò anch'io Tepig, è così carino! E poi... penso che sia
un attimo più facile da usare, per un'imbranata come me! D'accordo,
professoressa... allora anch'io scelgo Tepig!"
Aralia disse di sì con la testa mentre Bel toccava la sua nuova Pokeball, e
faceva uscire un altro Tepig, che però sembrava più allegro e vivace di quello
di Touko, e che saltò immediatamente tra le braccia della neo-allenatrice per
coccolarla! "Tepig, tepig! Piiig!" esclamò il maialino, mentre Bel rideva
divertita.
"Hehehee... wow, Tepig, sei davvero in gran forma!" esclamò la biondina.
"Anch'io sono felice di conoscerti!"
"Beh, immagino che questo voglia dire che resto solo io..." affermò Ash.
Pikachu indicò le Pokeball rimaste sul tavolo, e dopo un attimo di esitazione,
Ash toccò la sfera corrispondente allo starter di tipo Acqua. "E va bene! Allora
prendo Oshawott!"
"SHA!" esclamò lo starter, balzando fuori dalla sfera e presentandosi
davanti ad Ash, a braccia alzate e con espressione allegra e gioviale: si
trattava di una piccola lontra bipede di colore principalmente bianco, azzurro e
blu, con la testa bianca e sferica e due piccole orecchie blu triangolari. I
suoi occhi grandi, neri ed ovoidali erano fissati su una testa tonda, dal viso
spruzzato di lentiggini e dal grosso naso arancione. Il suo corpo tozzo aveva
corte braccia e gambe, e in una mano brandiva una conchiglia a forma di
ventaglio come se fosse stata un'arma, mentre dietro di sè agitava una piccola
coda blu a forma di paletta.
Ash rise, un po' per l'aspetto buffo del Pokemon, un po' per l'eccitazione.
"Hehee... che carino, quindi questo è un Oshawott? Sno sicuro che a Misty
piacerà molto, quando glielo farò vedere!" affermò. Quando vide il suo nuovo
Pokemon avvicinarsi a lui e agitare una zampina per salutarlo, Ash fece lo
stesso. "Ciao, Oshawott, io sono Ash... e quello che vedi con me è il mio amico
Pikachu! Sono sicuro che andremo d'accordo!"
"Osha, osha?" esclamò la piccola lontra, avvicinandosi al topolino
elettrico, che le strinse la mano in segno di amicizia.
"Pika pikachu!"
"Bene, bene... vedo che avete già familiarizzato con i vostri Pokemon, e la
cosa non può che farmi piacere!" affermò Aralia. "Allora... a questo punto non
mi resta che consegnarvi i vostri Pokedex, le enciclopedie elettroniche che vi
permetteranno di sapere tutto quello di cui c'è bisogno sui vostri Pokemon! Ecco
a voi!"
La scienziata consegnò ad ognuno un Pokedex di nuovo modello, dall'aspetto
evidentemente più avanzato e più moderno rispetto ai Pokedex che aveva visto a
Kanto, Johto, Hoenn e Sinnoh... lo schermo piatto a cristalli liquidi sembrava
quasi far uscire le immagini, e le scritte apparivano chiare e ben leggibili su
di esso. Incuriosito, Ash puntò il Pokedex verso ognuno dei tre starter,
osservandoli con attenzione a partire dal suo Oshawott.
"Oshawott, il Pokemon Lontra. E' in grado di combattere usando la
conchiglia sul suo stomaco, fatta dello stesso materiale delle sue unghie.
Quando viene attaccato, risponde immediatamente usando la conchiglia come una
lama."
"Tepig, il Pokemon Suinfuoco. E' in grado di emettere fuoco dal suo naso,
e può usare le sue fiamme per arrostire le bacche prima di mangiarle. Se si
sente male, dal suo naso esce soltanto fumo."
"Snivy, il Pokemon Serperba. Molto intelligente e calmo, si muove ancora
più velocemente se è esposto alla luce solare. Si nutre tramite fotosintesi,
usando le foglie distribuite sulla sua coda."
Touko tenne ancora in braccio il suo Tepig, che cercava di nascondersi in
qualche modo rannicchiandosi addosso a lei, e si voltò verso la professoressa
Aralia, ringraziandola con un inchino. "La... la ringraziamo tutti,
professoressa! Promettiamo che ci prenderemo cura di questi Pokemon, e
diventeremo degli allenatori degni di questo nome! Ci vedrà presto al campionato
di Unima, tutti e tre!"
Pur non essendo eccitato come lo erano le sue amiche ed Ash, Komor non potè
fare a meno di dirsi d'accordo. "Apprezziamo molto quello che lei ha fatto per
noi, professoressa. E faremo in modo di essere meritevoli della sua
fiducia."
"Certamente! Anche se sono un'imbranata, farò del mio meglio per diventare
un'allenatrice come si deve! Yu-huuuu!" esclamò Bel, al settimo cielo come lo
era del resto anche il suo Tepig! Il maialino mosse le orecchie e alzò una
zampetta emettendo il suo acuto grugnito.
"Bene, ragazzi... mi fa piacere che siate già così decisi!" affermò Aralia,
dando un'ultima occhiata al gruppetto. Non vedendo nulla di fuori posto, decise
che era il momento di fare gli auguri di buon viaggio. "Ora... non ho altro da
dirvi, se non che vi faccio tanti auguri di buona fortuna, e spero che tutto
vada bene! Seguite i consigli di Ash, è un allenatore esperto e saprà
guidarvi!"
"Beh, non posso dire di essere quello che si dice un maestro..." rispose Ash
con un po' di imbarazzo. Era una sensazione piacevole, quella di non essere più
trattato come un principiante alle prime armi... "Ma cercherò di darvi delle
dritte! Anche se, si intende, poi dovrete sviluppare voi il vostro stile di
allenamento."
"Ricevuto!" affermò Touko con un rapido movimento della testa. "Grazie di
tutto, professoressa... Ash... sono sicura che andrà tutto bene, non sei
d'accordo anche tu, Tepig?"
Lo starter di Touko si guardò attorno, come se volesse vedere cosa ne
pensavano gli altri... e vide attorno a sè i volti incoraggianti di Ash,
Pikachu, Oshawott, Bel e il suo Tepig, Komor e Snivy, e anche quello di Aralia,
che sembravano volergli trasmettere la sensazione che sarebbe andato tutto per
il verso giusto...
E per la prima volta da quando il suo allenatore lo aveva lasciato, Tepig si
arrischiò e fece un timido sorriso, guardando dritto negli occhi l'allenatrice
che da quel momento in poi si sarebbe presa cura di lui... e che ora gli stava
sorridendo radiosa!
"Tepig!"
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Ma non tutto era rose e fiori per il gruppetto che stava per iniziare il suo
viaggio... anche se loro ancora non lo sapevano. Da qualche altra parte, non
troppo distante da Sabbiafine, era appena atterrato uno strano veicolo... una
mongolfiera il cui pallone era a forma di testa di Meowth, con tanto di zampina
alzata, e ai cui comandi c'erano tre individui molto ben conosciuti... un
terzetto che Ash aveva avuto tra i piedi, ora come nemici ora come alleati, fin
da quando era partito da Biancavilla!
"Ci siamo, James... siamo arrivati ad Unima!" affermò Jessie, riavviandosi i
suoi lunghi, splendenti capelli fucsia, e mettendosi a posto la sua classica
uniforme del Team Rocket. La mongolfiera-Meowth era atterrata in una radura,
circondata da alberi di vario tipo, sotto un cielo azzurro già in parte tinto
dal sole dell'imbrunire. "Hmm... non male davvero, come posto!"
"Già..." rispose il ragazzo dai capelli azzurri, scendendo dalla mongolfiera.
Anche lui era vestito con l'uniforme bianca del Team Rocket, bianca con i guanti
e gli stivali neri, e la lettera R maiuscola disegnata sul petto. "Sarei curioso
di vedere i Pokemon Musical di cui si comincia a parlare così tanto... mi hanno
detto che sono spettacolari!"
La sua compagna di avventura si sfregò il naso con un indice, ridacchiando
con fare vanitoso. "Hohohoo, non dirmi che ti interessano i musical adesso! No,
io sono più interessata a vedere Pokewood, la famosa capitale del cinema! Sono
sicura che una diva di talento come me potrebbe sfondare, con tutte le qualità
che possiedo!"
Meowth sbucò fuori dal cestello della mongolfiera per ultimo, e provvide
subito a richiamare all'ordine entrambi i suoi compagni di viaggio. "Ragazzi,
non voglio fare il guastafeste..." disse con la sua voce nasale. "Ma vorrei
ricordarvi che il capo ci ha affidato una missione ben precisa! Siamo qui per
tenere d'occhio quell'organizzazione che da un po' di tempo ha cominciato ad
operare da queste parti, come si chiama... ah, sì, il Team Plasma! E magari
anche scoprire qualcosa di più su questo continente, visto che il capo è molto
interessato a questo posto! E' una missione importante, quindi vedete di non
fare stupidaggini o perdere tempo!"
"Ugh... lo sappiamo, Meowth, non c'è bisogno che me lo ricordi!" brontolò
Jessie. "Accidenti, proprio ora che stavo cominciando a sognare un futuro da
star... beh, non importa! Sarà comunque un lavoro piacevole, in confronto a
quello che abbiamo dovuto passare finora! Finalmente abbiamo riconquistato la
fiducia del capo!"
James volle mettere le mani avanti. "Giusto... però, tutto dipende dal fatto
che non ci troviamo di fronte i mocciosi ancora una volta!" affermò. "E' sempre
così, anche quando andiamo in un altro continente... ce li troviamo sempre in
mezzo ai piedi!"
"Anche se sono venuti fin qui, poco importa." rispose Meowth con un ghigno
astuto. "Al momento, non ci interessa Pikachu, abbiamo pesci ben più grandi da
pigliare! Quindi... tutto quello che dobbiamo fare è non metterci sulla loro
strada, e probabilmente ci lasceranno in pace! Concentriamoci sul Team Plasma...
e vedrete che completeremo questa missione in men che non si dica!"
"Ottima idea, Meowth! E va bene, questa volta... il Team Rocket dimostrerà a
tutti di cosa è capace!" esclamò James. "E con i nostri Pokemon, e quelli che
cattureremo qui ad Unima, sarà un gioco da ragazzi!"
Jessie porse loro la mano destra. "Allora... diciamolo tutti assieme! Tutti
per uno, e uno per tutti!"
James e Meowth, senza esitazioni, piazzarono le loro mani su quella di
Jessie... e dopo aver preso lo slancio, il terzetto di criminali spiccò un
salto, esclamando tutti assieme il nome con cui erano conosciuti. "TEAM
ROCKET!"
"Wobbuffet!" esclamò il Wobbuffet di Jessie, apparendo dal nulla e
facendo un saluto militare!
Una goccia di sudore scese dalle teste dei due giovani e di Meowth. "Wow...
passano gli anni e i continenti, ma certe cose restano sempre uguali a sè
stesse..." mormorò il Pokemon felino.
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Nei meandri di una profonda foresta, in una zona sconosciuta di Unima, una
misteriosa figura, un Pokemon dal contegno fiero ed elegante, uscì dalla
macchia, guardando verso il sole che tramontava. Una strana sensazione si faceva
sentire nella sua mente... la sensazione che presto, per la terra che aveva
visto nascere lui e i suoi fratelli, le cose sarebbero cambiate.
"C'è qualcosa di strano, oggi, nell'aria..." pensò il Pokemon, mentre
i raggi del sole creavano artistici riflessi sulla sua pelle azzurra dai
riflessi metallici, e facevano risplendere le sue corna acuminate. "Sta per
accadere qualcosa di nuovo, da queste parti. E per il continente di Unima,
potrebbe essere tempo di grandi cambiamenti..."
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CONTINUA...