Warnings: Spoiler
3x16, Angst;
Word
Count: 518
(fdp)
Disclaimer: Niente
di mio, non ci cavo un euro.
N/A: Scritta
per il COWT#3 @ maridichallenge,
prompt “maglietta” #SuthiFTW e per 500themes_ita,
prompt 282.
L'oscurità diventa te.
Breakpoint
La
tira fuori dall'armadio per abitudine, senza nemmeno farci caso. In
fondo è molto tardi, la stanza è buia e lei ha
gli occhi ancora gonfi di lacrime. E poi è solo una vecchia
maglietta troppo lunga che, già da alcune settimane ormai,
usa come pigiama. Niente di importante, davvero.
È
il profumo a far scattare la campanella d'allarme.
Le
riempie le narici nel momento stesso in cui se la fa passare sopra la
testa, e la colpisce peggio di un pugno nello stomaco.
Perché
quel profumo è il suo profumo,
e quella maglietta è la sua maglietta.
Ovviamente.
Per
un attimo è come se Toby fosse lì con lei in
quella stanza - e quante volte c'è stato davvero? Ormai
Spencer ha perso il conto -, ma non per abbracciarla o coccolarla, e
nemmeno per fare l'amore con lei. Ora la sua immagine è
quella di un fantasma sogghignate, un nemico nell'ombra, un cappuccio
nero sopra una minaccia senza volto. Ora è tormento e
violenza e fredda e calcolata vendetta.
Eppure,
nonostante tutto, nella sua mente le due immagini ancora non
collimano. Non davvero.
Spencer
si libera della maglietta con movimenti frenetici, al limite
dell'isteria vera e propria, e la lancia lontano, dall'altra parte
della stanza. Poi si preme le mani sulla bocca, così forte
da incidersi, con le unghie, mezzelune rosse sulle guance, ed inizia a
piangere in silenzio.
Piange
per la rabbia (perché
avrebbe dovuto capirlo prima, dopotutto non è lei quella
intelligente, quella perspicace, quella attenta ad ogni dettaglio?),
e piange per il tradimento (perché
non è possibile, non lui, non fino a questo punto, non dopo
tutto quello che hanno passato insieme),
ma soprattutto piange per la nostalgia (perché
lui le manca, le manca di già, e le manca tantissimo,
così tanto che le manca anche il respiro)
e questo la fa arrabbiare e disperare ancora di
più. Che fine ha fatto il suo orgoglio?
Dov'è andata a finire la sua tempra d'acciaio, quella per
cui la sua famiglia è tanto famosa? Chi è questa
Spencer seduta al buio sul pavimento della sua stanza, con addosso solo
un completino di pizzo e del trucco sbavato?
Tante
domande, nessuna risposta. Come al solito.
Spencer
lascia che la crisi di pianto si esaurisca da sola, poi si rialza in
piedi e va a raccogliere la maglietta.
La
osserva per qualche istante, pensando a come sbarazzarsene (bruciarla
nel camino? Lanciarla fuori dalla finestra? Sotterrarla?), ma alla fine
decide di essere stanca di insabbiare prove. Non ha mai risolto nulla
in quel modo.
Quindi,
con una smorfia appena accennata, la indossa di nuovo, con
più calma questa volta, e poi scivola stancamente sotto le
coperte. Il letto l'accoglie in un abbraccio caldo e solitario, mentre
il profumo di Toby la culla fino alle soglie del sonno.
Forse
domani mi sveglierò e scoprirò che è
stato tutto solo un brutto sogno,
prova a dirsi, ma sa di essere troppo razionale per quel genere di
stupidaggini.
Domani
si sveglierà e dovrà trovare un modo per
affrontare anche questo, proprio come ha dovuto affrontare tutto il
resto.
Il
problema, si rende conto appena prima di addormentarsi, è
che questa volta non è affatto sicura di poterlo
né di volerlo fare.
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