-Aiuto, Aiuto, Aiuto- Urlava Emma mentre era in braccio a Nicholas che la portava su per le Scale
-Aiuto? Sembra che stai andando al patibolo e ti devono decapitare!- esclamò lui ridendo e guardandola
-Infatti è così- disse lei ridendo come una scema -ah si?- le domandò lui guardandola male -no no, stavo scherzando!- esclamò lei non riuscendo a trattenere la risata.
Nicholas la portò con se nella sua camera da letto -cosa hai intenzione di fare caro Nicholas?- disse lei scendendo dalle braccia del ragazzo
-In una stanza, soli, di sera…- disse lui sussurrando al suo orecchio -No, mi avevi promesso che la scorsa settimana sarebbe stata l'ultima volta…- sospirò lei
-Uffa, ora due persone non possono nemmeno giocare a carte in santa pace la sera?!- disse Nicholas ridendo come uno scemo e buttando Emma sul letto della sua stanza
-stupido!- disse lei ridendo e mettendosi sopra di lui -come, sei stata fino ad ora a farmi la predica e adesso…- disse lui ridendo
-L'unico modo di resistere ad una tentazione è quello di cedervi- disse lei ridendo e buttandosi con il viso sul suo collo -ma da dove ti escono queste citazioni poetiche?- le chiese lui ridendo.
Ci vollero circa 5 o 6 minuti per ritrovarsi senza vestiti, sotto quelle coperte, solo loro due e il loro "amore".
Amore tra virgolette perché loro non lo sapevano nemmeno, non sapevano quello che stavano provando.
-Mi sbaglio ma oggi è stato più bello del solito?- disse Nicholas giocherellando con i capelli
-No è stato esattamente come l'ultima volta- disse lei subito sgaiottolando via dalle braccia del ragazzo e incominciando a vestirsi.
-già vai via?- le chiese lui -sono appena le quattro e mezza- disse lui sospirando e guardandola
-devo assolutamente andare, devo studiare moltissimo per domani- disse lei già quasi pronta -sicura di non voler rimanere per un doccia?- disse lui alzandosi in piedi e avvicinandosi alla ragazza
-una doccia?- disse lei sorridendo mentre lui era occupato a baciarle il collo -si…una bella e calda doccia, in compagna del tuo migliore amico Nicholas- disse lui sospirando tra un bacio e l'altro
sul collo profumato della ragazza -hmm…sembra allettante l'idea- sospirò lei tempestata di brividi.
Poi pensò, e aprì di nuovo gli occhi e tornò con i piedi per terra -ma mi dispiace, devo per forza andare!- disse lei staccandosi dal ragazzo e avvicinandosi alla porta.
-Uffa- disse lui sbuffando -dai, sarà per la prossima volta- disse lei avvicinandosi per l'ultima volta e lasciando un bacio sulla guancia al ragazzo
-Questa me la segno eh!- disse lui sbuffando ed entrando in bagno.
La ragazza stava scendendo le scale della casa di Nicholas e suo fratello, quando sentì vibrare dentro la tasca dei jeans il cellulare, lo prese e guardo sullo schermo.
Apparve la foto di un ragazzo e il suo nome scritto sopra "Channing"
-Ehi scusami, lo so sono in ritardo ho avuto un contrattempo, arrivo subito, scusami, scusami- disse lei con il fiatone mentre scendeva le scale
-è da mezz'ora che ti sto aspettando- disse lui sospirando -scusami lo so, sono sempre la solita, dammi dieci minuti e sono lì.- disse lei sospirando
-Okay, ti aspetto- disse lui chiudendo la chiamata.
-Sono sfinita- disse Sara buttandosi sullo sgabello davanti al bancone del bar nel locale.
-Ehi amica!- disse Emma arrivando accanto all'amica -Emma, ecco ho finito proprio ora prendo la mia roba e poi andiamo un po a divertirci eh!- esclamò Sara guardandola
-Si si okay ti aspetto qui- disse Emma sedendosi sullo sgabello davanti al bancone.
Sara si alzò dallo sgabello andando nel camerino dove aveva la sua roba, o meglio i suoi vestiti da "ragazza normale"
Iniziò a spogliarsi da quelli che non erano i suoi vestiti abituali, e rimase in intimo. All'improvviso qualcuno aprì la porta del suo camerino.
-Chi diamine è?- disse lei sobbalzando e girandosi verso la porta -Ehm, scusami scusami…mi avevano detto che ti avrei trovata qui- disse un ragazzo rimanendo fermo sulla porta, un po imbarazzato.
-Chi?- disse Sara prendendo qualcosa al volo per coprirsi il corpo -il ragazzo del bar- disse lui
-cosa vuoi?- disse lei abbastanza alterata guardandola -il ragazzo chiuse la porta e si avvicinò alla ragazza -Volevo dirti che…prima ti ho visto su quel palco e…- disse lui, non riuscendo quasi a trovare le parole
-No mi dispiace ma non sono una puttana, sono solo ecco una ballerina speciale.- disse Sara guardandolo male -ballerina speciale?- le chiese lui
-Si una ballerina speciale- disse lei infilandosi i jeans -quindi la porta è quella e ciao ciao- disse Sara abbastanza decisa.
-Veramente io non ero venuto qui per chiederti di venire a letto con me, non sono il tipo…- disse lui -Ci avrei scommesso guarda!- esclamò lei mentre continuava a vestirsi
-Volevo solo chiederti se ecco…magari un giorno ti andava di uscire, vederci…- disse abbastanza vago il ragazzo
-Mi spiace, ma non mi vedo o esco con quelli che frequentano questo locale- disse lei guardandolo e prendendo la borsa per andare via dal camerino
-Ma io non frequento questo locale, solo stasera i miei amici mi ci hanno trascinato a forza- disse lui guardandola fissa negli occhi
-Ah capito…non usciremo insieme lo stesso- disse lei facendo un sorrisino strafottente -sei sempre così acida con i ragazzi che dopo lo "show"- disse lui facendo le virgolette con le mani
-vengono a chiederti di uscire?- chiese in fine lui - Si, perché non vogliono uscire con la vera me…ma con quella che vedono sul palco mezza nuda- disse lei per aprire la porta e andare via.
-Aspetta- disse lui prendendola per il polso -io voglio uscire con la vera te- disse lui -Ah si?- disse Sara guardandolo
-Si…- disse lui -Non so nemmeno come ti chiami- disse Sara facendo una faccia contrariata
-Dammi un'opportunità, ti prego- disse lui tenendole ancora il polso -Primo se mi lasci il polso ti rispondo, perché te lo dico subito che non mi piacciono le persone che mi tengono con forza, e secondo non mi hai ancora come ti chiami…è un segreto?- disse lei guardandolo sospettosa
-Ah no scusa, mi ero dimenticato comunque…Joe- disse lui -Joe- disse lei scoppiando in una risata -Che c'è da ridere?- disse lui facendo una risatina
-niente, niente- disse lei continuando a ridere -e tu?- disse lui -Sara- disse lei ancora con il sorriso stampato in faccia.
-Senti se hai finito…potremmo uscire…anche subito- disse lui guardandola -No guarda mi dispiace, ho già da fare con una mia amica…- disse lei guardandolo
-quindi…hai accettato- disse lui con un sorriso compiaciuto in faccia -Ehm, no mi sono tradita, diamine!- disse lei ridendo
-allora mi lasci il numero?- disse lui guardandola -no dammi tu il tuo, e quando avrò voglia ti chiamerò- disse lei prendendo una penna dalla sua borsa e dandola al ragazzo
-Hm, okay- disse lui prendendo la penna e scrivendo il numero sul palmo della ragazza. -Okay ciao ragazzo sconosciuto ci sentiamo- disse lei sorridendogli ed uscendo dal camerino.
-Ciao…- disse lui rimanendo da solo nel camerino.
Sara arrivò velocemente al bar dove c'era ancora l'amica che la stava aspettando
-Ehi, se viva? pensavo fossi morta!- esclamò l'amica ironica -no no eccomi, solo…un incontro imprevisto- disse Sara ancora ridendo
-Hmm... devi raccontarmi eh!- disse Emma prendendo l'amica sotto braccio ed uscendo dal locale insieme a lei.
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