Fu devastante quando fui costretta a mandarlo via. Credendo di morire scrissi a mio marito di perdonarmi.
Lo mandai via, convinta di morire e invece, ero ancora viva.
Ecco di nuovo qui, di nuovo con questa aria opprimente e un marito tanto magnanimo da nauseare un santo.
Ricordo ancora quel momento, anche qui, anche adesso. Tutto scorre davanti a me impalpabile, impercettibile. Anche lui, il mio adorato conte, indaffarato con altre, immischiato con altre.
Non voglio pensare, non voglio desistere. Nella solitudine delle mie lacrime, un piccolo volo, uno slancio e poi la fine.
"Perdonami"
Anna. |