Nota: altra flash su
Captive Prince, e altra speculazione sulle note finali del prossimo
libro.
Se non avete
letto i libri, qui ci sono degli spoiler
piuttosto grossi, quindi occhio!
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Spettri
Poche ore allo scontro
finale, ormai.
Nell'ampio cortile di
Fortaine si muovono stallieri, servitori in livrea e akieloni in
mezza corazza, gambe poderose esposte all'aria. Fra le scuderie e la
torre sono state montate per loro le vecchie tende da viaggio,
involucri luminosi come lanterne di carta. Da qualche parte,
giù
alle caserme, Damen muove le fila di tutto questo. E' lui il cuore
pulsante dell'armata.
Laurent si ritira,
chiudendo con cura l'anta della bifora, ma non abbandona il
davanzale.
Con un bagliore fulgido,
il sole muore all'orizzonte. La notte cala e il vetro, lentamente,
gli rimanda un volto.
Sulla superficie
irregolare della finestra, ambrata dal baluginio del braciere,
è
abbastanza vago da non sembrare il suo. Laurent resta immobile a
guardare negli occhi di un fantasma, respiro
mozzo.
Le voci del mondo sono
lontane. È come trovarsi al confine, sulla soglia dell'altro.
«Hai visto?» mormora la
sua bocca, ed è una cosa tanto sciocca da lasciarle fare.
«Sono
cresciuto.»
Il volto accenna un
sorriso.
Alza un braccio per
tracciarne i contorni, esitante. Capelli biondi, un ovale allungato,
mento e zigomi
da uomo. Come quelli di Auguste.
Sembravano
irraggiungibili.
«Più invecchio e più
ti somiglio... anche se mai abbastanza» sussurra.
«Spero che basti, per vincere.»
Da qualche parte nel
palazzo vibrano le corde di una cetra. Gli ultimi svaghi prima del
sangue.
La sua bocca si piega.
«So di averti deluso.»
Si avvicina. Il suo fiato
lascia un alone fugace sulla guancia del fantasma.
Ti chiederei perdono,
se la stupidità fosse perdonabile... e se mi pentissi
dell'amore.
Appoggia la fronte alla
sua. Il vetro è tiepido.
«Faccio torto alla tua
memoria. Lo so.» E, a fior di labbra: Lo so.
Il volto ondeggia;
Laurent chiude gli occhi.
«Ma lui mi ha restituito
alla vita.» Non ha mai avuto paura della verità.
«E' l'uomo più
onesto ch'io abbia incontrato, dopo di te. »
Questo e molto, molto
altro.
Ma non lo dice, perché
ha fatto già abbastanza.
Di sotto, qualcuno
accende un falò. Laurent apre gli occhi ed è solo.
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