Velocità

di Saritac1987
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Velocità

Ricordo.

Ricordo il momento in cui mio padre se n’è andato.

Ricordo mia madre, la sua depressione.

Ricordo la mia incapacità di aiutarla, di concentrarmi, di fare qualcosa.

Ed è in quei momenti in cui mi sono reso conto che l’unica cosa che posso fare è correre.

Sono anni, ormai, che corro. Adoro sentire il vento contro il mio viso, ascoltare il rumore del motore che si fa sempre più forte, guardare il contachilometri che sale.

Centoventi.

Centotrenta.

Centoquaranta.

Non penso a niente, sto semplicemente bene.

Io corro, ed è l’unica cosa che faccio.

So che mia madre non lo apprezza.

So che la mia ragazza non vuole.

Ma nessuna delle due può capire come mi sento, quando vedo l’asfalto correre sotto di me.

In questo momento non mi interessa nulla, se non correre sempre più veloce.

Centocinquanta.

Centosessanta.

Centosettanta.

Guardo la strada vuota, di fronte a me, in aperta campagna.

Corro, da solo, come amo fare, sempre più forte.

Ad un certo punto un camion, il primo che vedo su questa strada.

Rallento, ma non serve a nulla.

Chiudo gli occhi.





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