A vs L
Isola di Manhattan, anno 2009
Alex Mercer era
un ricercatore della Gentek, con sede nell’isola di Manhattan, e
lavorava al progetto Blacklight, un virus che trasformava gli uomini in
degli zombie, in pratica l’arma biologica perfetta. In seguito ai piani
alti decisero che il progetto era diventato troppo pericoloso e
decisero di chiuderlo, ma quando c’è in ballo un progetto molto
pericoloso, i piani alti dicono spesso: “Non bisogna lasciare
testimoni.” Tutti quelli che stavano lavorando al virus vennero uccisi
dalla Blackwatch, tranne Alex che riuscì a fuggire, portandosi dietro
una fiala del Blacklight come assicurazione, ma anche lui fu ucciso,
solo che nel collassare cadde sulla fiala contente il virus.
Inseguito Alex si risvegliò in un obitorio, ma non era più umano,
infatti il virus aveva completamente cambiato il suo corpo, ora era un
evoluto. In breve tempo Alex scopri di avere una superforza,
possibilità di poter modificare il suo DNA, ed assorbire il DNA ed i
ricordi di altri esseri viventi. Alex si scontrò con la Balckwatch e
con vari mostri nati dal virus. Dopo un mese l’intera Manhattan era
ricoperta da dei tentacoli giganteschi, che contenevano il virus.
Quindi Alex tentò di scappare dall’isola, ma la Blackwatch aveva
rilasciato nell’atmosfera attorno l’isola un vaccino, ed Alex scoprì
che se avesse lasciato l’isola sarebbe morto; era un topo in trappola.
Un anno più tardi.
Alex guardò l’ennesimo drone volare sopra l’isola e pensò: “Non
lanciano una bomba nucleare sopra questa città solo perché vogliono
studiare il virus; altro che umanità!”. Alex tirò un pugno verso un
muro distruggendolo completamente, attualmente a Manhattan c’erano
molti sopravissuti, la Blackwatch aveva detto che non avrebbero
distrutto la città per preservare queste vite, quindi lui urlò:
“Stronzate! Lo fanno solo perché sono il loro topo da laboratorio!”.
Ma una voce alle sue spalle disse: “Allora siamo i due topi da
laboratorio di questa città.”. Alex si voltò subito per capire da dove
veniva quella voce, e vide una ragazza
giapponese sui 18 anni, con i capelli rossi, ma la cosa più strana di
tutte e che aveva due corna. Alex allora disse: Nassun umano mi si
avvicinerebbe così tanto, questo significa che anche tu sei
un'evoluta?".
Ma la ragazza non sembrava esserne d’accordo e disse:
“Non…osare..CHIAMARMI IN QUEL MODO!!!”.Alex avvertì un improvviso
spostamento d’aria, quindi fece una rapida schivata a sinistra, ma
nonostante ciò il suo braccio destro fu tranciato via. L’evoluto pensò:
“Come è possibile, non si è mossa neanche di un centimetro, deve
nascondere qualche tipo di arma elettromagnetica.”. Quindi usò i suoi
poteri sensoriali e modificò i suoi occhi in modo tale che essi
potessero vedere altre frequenze d’onda oltre il visibile, e quello che
vide lo lasciò senza parole: quattro braccia trasparenti uscivano dalle
spalle della ragazza. Alex rigenerò arto tranciato, solo che al posto
di un braccio umano ora aveva una lama ossea, quindi chiese al suo
nemico: “Cosa sono quelle braccia invisibili, e cosa sei tu?”.
“Suppongo che tu riesca a vedere i miei vettori. Comunque io sono una
Diclonius, ma tu morirai subito perché sei solo spazzatura!”. Quindi la
ragazza scagliò i suoi vettori verso l’evoluto che però riuscì ad
evitarli con un balzo, quindi l’evoluto disse: “Mi hanno chiamato
assassino, terrorista ed anche mostro, MA MAI SPAZZATURA!!!”. Quindi
Merxer tentò di trafiggerla con la sua spada, ma lei si difese con i
suoi
vettori. Per alcuni secondi Alex deviò i vettori della Diclonius con la
sua spada, ma in poco tempo Alex capì di essere in svantaggio, quindi
con un balzo all’indietro si allontanò dal nemico, quindi la Diclonius
smise di attaccare. L'evoluto non si aspettava di incontrare un nemico
così
forte, ma aveva già notato il punto debole della sua avversaria infatti
disse: “Lo sai, sei l’essere più forte con cui io abbia mai combattuto,
ma i tuoi vettori hanno una portata massima di 11 metri, inoltre
sbaglio o il tuo corpo è simile ad un corpo umano, non credo che tu
possa rigenerare parti del corpo mancanti come faccio io. Comunque io
sono Alex Mercer e tu sei…”.
La Diclonius rispose: “Lucy.” Un attimo prima di utilizzare i suoi
vettori come molla per scagliarsi contro l’evoluto. Alex non ci fece
cogliere impreparato e dalla sua schiena uscirono diversi tentacoli
scarlatti, che però furono tranciati facilmente dai vettori di Lucy,
però Mercer non si perse d’animo, dato che si era trovato in condizioni
ben peggiori, quindi schivò un’altra volta i vettori , e si portò a
distanza di sicurezza correndo in verticale su un grattacielo, quindi
circa al quinto paiano si fermò e richiese a Lucy: “Nome carino, ma non
hai un cognome?”.
Lucy rispose: “Io non ho avuto una famiglia, mia madre era stata
modificata geneticamente, a appena fui nata mi misero in una camera ed
iniziarono a sparami delle sfere d’acciaio per testare i miei vettori…
ma perché sto parlando di me stessa con te?” Quindi scaglio un vettore
contro Alex, il quale all’inizio sembrava al sicuro perché si trovava
ben oltre gli 11 metri ma all’ultimo si accorse che quel vettore li
aveva superati quindi con un balzò ritornò al suolo, mentre il vettore
continuò la sua strada tagliando una buona parte dell’edificio.
Nonostante ciò L'evoluto non aveva paura, anzi era stranamente
eccitato,
quindi la Diclonius gli chiese: “Cos’è quel ghigno soddisfatto?”.
Alex rispose: “Sai, sei uguale a me.”
Lucy, non la prese bene, infatti lei credeva che essere paragonati ad
un evoluto fosse un’ offesa, perché la riteneva una specie inferiore,
infatti urlò: “Non dire cazzate, noi Diclonius siamo mille volte
migliori di voi!!! Siete solo degli umani con solamente un corpo più
forte!”.
“Non mi riferivo a quello, ma bensì alla rabbia.”.
“Cosa intendi dire?”.
“Io a differenza di te ho avuto una famiglia. Mia sorella Diana,
nonostante fossi diventato un mostro mi ha sempre voluto bene… fino a
quando dei reparti della Blackwatch l’hanno trovata ed uccisa, io fui
troppo lento, e la trovai già morta in un lago di sangue. L’unica cosa
che io riuscì a fare fu questa.”. Quindi trasformò il suo braccio in
una specie di frusta allungabile con delle lame ossee, ed attaccò la
Diclonius con un rapido taglio orizzontale. Lucy fece un salto in alto
di diversi metri utilizzando i suoi vettori, ma quando ritornò a terra,
si accorse con sgomento che il grattacielo alle sue spalle era stato
tagliato a metà, ed ora stava crollando. Quindi lei disse: “Almeno su
una cosa siamo d’accordo, il dolore provato quando si perde una persona
cara è indescrivibile.”. Dicendo così creò un’altra ventina di vettori.
Alex non si accorse neanche cosa stava succedendo, che un vettore lo
colpì allo sterno catapultandolo in aria, per sua fortuna il suo corpo
non fu tranciato, ma comunque il dolore fu immenso. Ma non era ancora
finita, infatti i vettori della Diclonius si scagliarono
pericolosamente contro l’Evoluto, che però fu abbastanza abile da
creare un tentacolo che si attaccò alla cima di un grattacielo,
riuscendo così a schivare i vettori. Mercer cercò di recuperare il
fiato
sulla cima del edificio, ma Lucy, usando i suoi vettori come delle
gambe allungabili si sollevò in aria fino ad raggiungere la sua
altezza. Alex le disse: Vedo che quando vuoi la lunghezza dei tuoi
vettori diventa molto maggiore.”.
Ma lei rispose: “Non solo la lunghezza.”. Quindi spezzò in due un
grattacielo, e lanciò la parte superiore contro l’Evoluto, ma Alex,
trasformò il suo arto destro in una spada, caricò tutta la sua forza
sulle gambe e nel braccio destro, e si scagliò contro l’edifico in volo
tagliandolo in due, quindi continuò il suo volo fino a raggiungere
Lucy, la quale fu abbastanza rapida da schivare il colpo, ma il suo
braccio destro fu tagliato di netto. La ragazza urlò ed i suoi vettori
diventarono più piccoli, fino a scomparire, Alex approfitto della
situazione quindi afferrò l’arto tranciato della ragazza e tentò di
consumarlo, ma scoprì che quando gli elementi del braccio della
Diclonius entrarono nel suo corpo, provò un dolore enorme, quindi fu
costretto a rigettarli; era chiaro che non poteva assorbire il DNA
della ragazza. Alex capì che il dolore impediva alla Diclonius di
creare i vettori, quindi si avvicino a lei, ma quando la
raggiunse, lei sussurrò: “Fa… male…imperdonabile!!!”. Quindi dal suo
corpo uscirono molti altri vettori. Alex corse per le strade di
Manhattan tentando di schivare i vettori. Ma da un certo punto si
ritrovò colle le spalle al muro, quindi i vettori lo afferrarono. Dopo
pochi secondi Lucy lo raggiunse, intenta a sferrargli il colpo di
grazia, assaporando il momento quando lei avrebbe sentito il sangue
dell’Evoluto finirle addosso a causa delle mutilazioni. Ma Alex si era
fatto prendere in quel posto preciso, perché dietro di lui c’era un
alveare, ovvero un posto dove si concentrava la biomassa del virus. Con
un singolo colpo L'evoluto fece esplodere l’alveare ed un sacco di
frammenti
organici finirono in aria, ma non finì così infatti i vari pezzi si
trasformarono in dei corvi infetti che si scagliarono contro Lucy. La
Diclonius utilizzò i suoi vettori per difendersi, ma Alex approfittò di
quella distrazione per recidere in pochi colpi gli arti rimasti della
ragazza. Lucy, ormai diventata un tronco umano cadde al suolo, e tutti
i suoi vettori scomparirono, quindi L’evoluto le puntò la lama alla
gola, Alex aveva appena vinto la sua battaglia contro Lucy. Lei
sapeva che ormai era finita, il dolore era indescrivibile, sperava solo
che finisse tutto in fretta, e fu così. Poco dopo Lucy riaprì gli occhi
all’inizio credeva di essere morta, ma subito dopo si accorse di essere
viva, e che tutti i suoi arti erano al proprio posto, quindi si rialzò
lentamente da terra, fino a che dietro di lei una voce disse: “Sono
contento che tu ti sia ripresa subito.”. Lucy si voltò di scatto e vide
Alex, lei chiese subito: “Come mai ho di nuovo i miei arti? E perché mi
hai salvata?!”.
“Semplicemente ho usato i miei poteri per farti ricrescere gli arti,
purtroppo non ho potuto usare il tu DNA perché non sono risuscito a
consumarlo comunque le differenze sono minime. Comunque ti ho salvata
per il semplice fatto che ho bisogno del tuo aiuto.”.
“Non sono diventata la tua serva solo perché mi hai risparmiata!”.
Ma Alex si sedette e rispose: “Da quando la Blackwatch ha circondato
l’isola con il vaccino ho giurato vendetta contro tutti gli umani, solo
che sono bloccato qui. Ma tu no! Puoi andartene da qui, e puoi fare
quello che io non ho potuto fare: uccidere tutti gli umani.”.
Lucy fu colpita dalle parole del suo ormai ex-nemico, quindi si sedette
anche lei e disse: “Purtroppo neanche io lo posso fare, per diffondere
il mio DNA io infetto gli uomini con i miei vettori, in modo tale che i
loro figli siano Diclonius come me e quando avranno circa 3-4 anni
uccideranno i genitori, solo che gli umani hanno trovato un vaccino…
ricavato dal tuo virus, ecco perché ti volevo uccidere, hai bruciato il
mio sogno con la tua esistenza.”.
Ad Alex venne un’ illuminazione e disse: “Ho capito cosa è
successo, i nostri due virus sono completamente opposti, quindi gli
umani ci hanno messo l’uno contro l’altra.”
“Non capisco.”.
“Hanno utilizzato il tuo virus per bloccare il mio, ed il mio per
bloccare il tuo.”.
Dopo quella affermazione era calato un silenzio surreale. Ma Lucy parlò
per prima dicendo: “Sai, anche se i nostri virus sono nemici non
dobbiamo farci influenzare, sai da quando ero piccola ho seguito la
voce del mio DNA che mi diceva di uccidere gli esseri umani… alla fine
sono rimasta sola, ed ho addirittura ucciso la sorella ed il padre del
mio migliore amico, ed alla fine mi sono dovuta allontanare da lui, non
voglio fare lo stesso errore.” Improvvisamente avvenne l’impensabile:
Alex la baciò. L’ondata di emozioni che la travolse era totalmente
fuori scala. Invece di respingerlo lei si fece trasportare dal quel
caldo bacio, e dopo alcuni secondi Alex si stacco da lei e le sussurrò:
“Prometto che non sarai mai più da sola.”.
Due mesi dopo che loro due ebbero fatto l’amore, lei scoprì di essere
incinta, la cosa doveva essere impossibile dato che i due virus si
eliminavano a vicenda, ma era successa, Alex e Lucy erano felici non
solo perché fra sette mesi sarebbe nato il loro primo figlio, ma anche
perché il bambino era la fusione dei due virus, quindi immune ai
vaccini, questo significava che poteva riuscire a sterminare il genere
umano.
Sette mesi più tardi iniziò il travaglio, Alex, che stava aiutando la
sua compagna disse: “Respira più letamante!”.
Lei, in preda ad atroci dolori ripose: “E tu che cazzo ne sai,
sei un uomo!!!”.
“Te l’ho già detto, ho consumato ben 23 donne che avevano già avuto un
figlio, ed addirittura 2 ostetriche.”.
“Lo sai vero che sei un mostro.”
“Certo tesoro…”.
“Che c’è, perché hai smesso di parlare?”.
“Continua a spingere, sto intravedendo la testa.”.
Dopo pochi secondi uscì il bambino, ed appena il cordone
ombelicale fu reciso, iniziò a piangere. però Alex capì subito che
qualcosa era andato storto, infatti dalla pancia di Lucy stava uscendo
un fiume di sangue. Per prima cosa praticò un piccolo taglio sulla
pancia di Lucy, ed iniziò ad far entrare dentro di lei la sua
biomassa , sperando di poter bloccare l’emorragia, ma questo non
avvenne. Subito dopo la Diclonius chiese al suo compagno: “Posso
tenerlo in braccio?”.
Alex trattenne le lacrime e porse dolcemente il bambino a Lucy e lei
disse: “È un bellissimo maschietto, ha i tuoi stessi occhi.”.
Alex rispose: “Si, ma i capelli e le corna le ha prese da te.”.
Quindi Lucy iniziò a cantare un motivo lento e
malinconico, e dopo poco il bambino si addormentò, quindi lei smise
di cantare e disse: “Come lo chiamiamo?”.
Alex era completamente paralizzato, davanti ai suoi occhi stava vedendo
morire l’unica donna che aveva mai amato, quindi non riuscì a
rispondere nulla. Lei abbozzò un sorriso e disse: “Ho capito ci devo
pensare io, che ne dici di Genesis?”.
“Credo che non potevi trovare un nome migliore considerando il destino
di nostro figlio.”.
“Lo puoi tenere un attimo in braccio, non credo di sentirmi tanto
bene.”.
Alex fece quanto richiesto da lei, ma subito dopo Lucy morì. Lui provò
lo stesso dolore che aveva provato quando era morta Diana, solo che
questa volta era amplificato per cento volte. Alex iniziò a piangere
come non aveva mai fatto prima, ma non fu il solo, perché anche Genesis
ricominciò a piangere.
Quattro anni più tardi.
Alex iniziò a correre in verticale sull’Empire State Building, intento
a raggiungere la cima, dopo pochi secondi la raggiunse e li vide
Genesis che aveva una sfera rossa in mano che girava letamante, da cui
usciva una musica; la stessa che gli aveva cantato sua madre poco prima
di morire. Per un bambino normale sarebbe stato impossibile
ricordarsela, dato che era appena nato, ma lui era un E-Diclonius.
Infatti dopo essere nato Genesis aveva le sembianze di un neonato solo
per la prima settimana di vita, poi dopo aveva iniziato a crescere
rapidamente fino a raggiungere le sembianza di un bambino di tre anni
in appena sei mesi, e già in quel momento riusciva a uccidere e
consumare mostri grandi dieci volte lui; dopo di che iniziò a crescere
più lentamente e alla fine aveva le sembianze di un bambino di sei
anni. Alex si avvicinò a suo figlio e gli chiese: “Sei sicuro di
voler patire oggi?”.
Genesis dissolse la sfera rossa, cessando immediatamente la melodia,
quindi rispose: “Te l’ho già spiegato, ormai io ho raggiunto il mio
massimo livello di potenza naturale. L’unico modo che ho di diventare
più forte e quello di combattere contro gli umani. Non ho più ragione
di rimanere qui.”.
“Sembri molto sicuro di te.”.
“Certo… ma ho un’ultima cosa da chiederti, il piano è quello di
infettare tutti gli umani, in modo tale che nascano degli E-Diclonius,
che però abbiano i loro primi anni di vita da umani, in modo tale da
nascondersi, ed uccidere i loro genitori a quattro anni… e che è un
piano molto complicato, se dovessi fallire mi vorrai ancora bene?”.
Alex lo abbraccio immediatamente e rispose: “Ascolta, anche se tu una
volta fuori da questa isola decidessi di voler vivere insieme agli
umani, ma non importerebbe nulla, mi basta solo che tu sia felice.”.
“Grazie papà, ma sei sicuro che io debba fare quella cosa?”.
“Sono sicurissimo, ricorda sarò sempre con te.”.
Improvvisamente Alex provò un dolore lancinante tremendo, che però duro
solo mezzo secondo.
Genesis osservò la pozza di sangue lasciata da suo padre , dopo che lui
l’aveva consumato. Circa due anni fa la Balckwatch aveva deciso di
farla finita con il virus, quindi iniziò a bombardare l’isola con il
vaccino anti-Evoluti. Genesis non sentì nessun cambiamento mentre suo
padre aveva iniziato a sentirsi male, addirittura circa sei mesi fa
Alex non riusciva più a trasformarsi, e fra circa un anno sarebbe
morto, quindi aveva chiesto a suo figlio di consumarlo, in questo modo
almeno una parte di lui sarebbe rimasta con suo figlio e lo avrebbe
aiutato nella sua missione. In quel momento Genesis rivisse il
momento della sua nascita:
di quando era uscito dalla pancia di Lucy, sentendo però qualcosa
strapparsi dietro di se
di quando aveva visto sua madre sanguinare, iniziando così a piangere
di quando sua madre lo aveva preso in braccio ed aveva cantato
quella musica per farlo addormentare
di quando aveva chiuso gli occhi solo per tranquillizzarla, credendo
così che si era addormentato
e di quando ricominciò a piangere sentendo il cuore di lei fermarsi per
sempre.
Genesis iniziò ad odiare se stesso ed il suo DNA, perché dato che Alex
non era un Diclonius, lui sentiva il bisogno di ucciderlo come ogni
bambino Diclonius di quarto anni, quindi una volta morto Alex, lui non
riuscì a provare un decimo della tristezza che provava per sua madre,
ma non per questo significava che lui non amasse suo padre.
L’E-Diclonius corse verso la riva della città, attaccò tutti i suoi
tentacoli e vettori in alcuni edifici, e si catapultò in aria per
raggiungere una nave militare a guardia dell’isola, fra pochi minuti
l’intero equipaggio della nave sarebbe stato sotto il controllo di
Genesis, il quale pensò prima di atterrare sulla nave: “Tremate umani,
perché state per conoscere Genesis Mercer.”.
Mille anni più tardi
Greta, una bambina di sette anni uscì di corsa da casa, guardò il suo
orologio e disse: “Oh no, sono le 8:03 sono in ritardo per la scuola,
aspetta il mio orologio è in anticipo di cinque minuti questo significa
che sono le 7:58… posso ancora arrivare in orario a scuola!”. Quindi la
bambina richiamò i suoi vettori e tentacoli, ed iniziò ad appendersi
per gli edifici in stile Spiderman, fino a raggiungere la scuola alle
8:00. Una volta raggiunta la sua classe, prese posto nel suo banco,
attaccò il tubo celebrale nel suo collo, in questo modo le informazioni
arrivavano direttamente nel suo cervello. Oggi il professore avrebbe
spigato l’evoluzione nella terra, all’inizio parlò della evoluzione
degli animali, proseguendo fino a raggiungere l’Homo Sapiens Sapiens, a
quel punto disse: “Gli umani, a differenza di noi erano una specie
malvagia, che spesso e volentieri combattevano fra di loro; ma qui
l’evoluzione subì un bel passo in avanti sapete dirmi il perché?”.
Uno dei bambini disse: “Facile, perché è arrivato Genesis.”.
“Bravo Michael, come sapete gli umani hanno creato due specie mutanti,
ovvero Alex Mercer, un Evoluto, e Lucy, una Diclonius. All’inizio gli
umani hanno creato dei vaccini, ma il caso, oppure Dio per i credenti,
ha voluto che loro due si incontrassero, quindi hanno dato alla luce il
primo E-Diclonius, Genesis Mercer.”.
Greta intervenne anche lei chiedendo: “Ma se gli umani ricoprivano la
faccia della terra, dove sono ora.”.
“Facile, sono stati tutti sterminati.”.
[Angolo del delirio]
Razor666: Allora, che ne pensate di questa storia, non ho messo
romantico nella descrizione, perché sennò il finale della battaglia
sarebbe stato scontato… ma tanto la storia d’amore è durata si e no due
righe.
Alex: A me non mi è piaciuto.
Razor666: COSA!!!! SEI GAY?!?!
Alex: Non il dopo battaglia! Il finale non mi è piaciuto, dai non si
può morire consumati dal proprio figlio!
Genesis: Perché? Me lo hai chiesto tu.
Alex: Me lo ha fatto dire Razor666.
Genesis: Cosa… allora non volevi morire.... mi dispiace (pianto
disperato).
Lucy: Maledetto, hai fatto piangere nostro figlio! (utilizzo di vettori
condannabile dal punto di vista familiare… in pratica ha menato a
sangue Alex ).
Alex: Va bene, Genesis, hai fatto bene ad uccidermi, per le ragioni che
ho detto in precedenza.
Genesis: Davvero, sicuro al 100%
Alex: Diciamo al 90…
Lucy: (Sguardo iniettato di sangue)
Alex: …999999,99% Contenti?
Genesis: Siiiiiiiiiiiiiii.
Lucy: Comunque capo, c’era bisogno di ucciderci tutti?
Razor666: Certo! Dopo quella storia d’amore sdolcinata di appena due
righe, per soddisfare il mio sadismo ho dovuto mettere almeno un
paragrafo di disperazione.
Alex: Lo sai che sei uno stronzo?
Razor666: Certo, me lo dicono tutti i miei pg.
Lettore qualunque: Mmm, non ho capito una cosa, ma se Lucy è morta di
parto, Genesis cosa ha mangiato nella settimana in cui era un lattante?
Non penso che in quella città c’era del latte in polvere per bambini
appena nati, chi ha allattato Genesis?
Genesis: Facile, mio…
Alex: ( Salta addosso a suo figlio, chiudendoli la bocca): NON LO
DIRE!!!
Razor666: Ma dai è facile: se Alex può diventare chiunque abbia
consumato, e dato che ha consumato pure delle donne (non so voi, ma io
mentre giocavo a Prototype l’ho fatto) allora…. Immaginate il resto.
Alex: NON OSATE IMMAGINARE, O VI SQUARTO IN MILLE PEZZI!!!!
FINE
Alex: Non fate i furbi, lo so che state ancora immaginando!!!
PS: Non so se lo avete capito ma in questa FF, il videogioco
[PROTOTYPE], ed l’anime Elefen Lied hanno la stessa importanza della
bibbia.
PS2: Il videogioco [Prototype 2] è più o meno come un vangelo apocrifo
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