Nessuno tocchi Milady!

di hera85
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Milady, finalmente, dopo mesi di ricerche era stata localizzata.
Viveva in una casupola di legno e D'Artagnan, poco tempo prima, aveva fatto da esca per poterla prendere. Una decisione presa in fretta che i suoi colleghi erano stati costretti ad accettare. E, in quel periodo di "detenzione", fu la stessa donna a volersi redimere da tutto quello che aveva combinato.
Il guascone acconsentì. Aveva visto il pentimento reale nei suoi occhi.
Accadde due giorni dopo che i tre moschettieri irruppero nella casupola, armati:
-Fermatevi! - tuonò D'Artagnan, parando fulmineo la donna inerme e spaventata dall'irruenza dell'azione.
-D'Artagnan ma che fai?- fece Athos alterato e continuò, - abbiamo finalmente tra le mani la donna più pericolosa di tutta la Francia e proprio tu ci intralci?-
-E' pentita e si vuole redimere! - aggiunse il ragazzo senza abbassare la guardia. Aveva le braccia distese a mò di protezione verso quella donna di cui aveva capito le disgrazie e le sofferenze.
-Ma...D'Artagnan...io - fece Milady debolmente.
-Per una volta, Milady, stai zitta. Ti sto proteggendo dalla loro furia- rispose secco, senza mai distogliere lo sguardo dai suoi compagni.
-Da oggi in poi, Milady sarà sotto di me - cominciò a spiegare.
-Sulserio - fece maliziosa.
-Non in quel senso... sempre maliziosa, eh?- rispose infastidito.
-Sarà sotto la mia custodia e righerà dritto. Sconterà la sua pena ma ci ripagherà della fatica fatta finora confessando ogni cosa-. Milady lo guardò stupita. Era una condizione accettabile. Amò l'animo (e non solo) di quel ragazzo che si era dimostrato più di quello che sembrava.




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