Agamemnon
Agamemnon
Lyra si fece largo dalle segrete del castello fino al cortile. Molti
nemici provavano a fermarla ma dopo ogni colpo i loro mantelli si
afflosciavano al suolo e le ombre che li abitavano sparivano.
C’era qualche terrificante forza magica a lavoro dietro le
quinte. L’intero palazzo sembrava avvolto da una cappa negativa
ma Lyra doveva farsi forza e continuare a combattere. Li sentiva: ormai
riusciva a sentirli! I suoi compagni erano all’esterno, lungo le
mura e stavano combattendo anche loro. Doveva trovare l’uomo in
maschera e costringerlo ad arrendersi. Dove si stava nascondendo?
Il cortile sembrava deserto: non c’era null’altro che
detriti ed un’aria pesante, perfino la fontana al suo centro
aveva smesso di funzionare. Fu allora che Lyra notò qualcosa
scintillare con la coda dell’occhio. Una figura alta e massiccia
si stava avvicinando a lei. Era un cavaliere avvolto in una pesante
armatura. Neanche un briciolo della sua pelle o del suo volto erano
visibili.
Lyra serrò istintivamente le mani intorno all’elsa delle
sua spada. Era lui la fonte di tutta quell’energia negativa!
- Ti ho vista. - La voce del cavaliere misterioso era tenebrosa e
profonda - Ho visto mentre combattevi contro le mie ombre. Sono stato
colpito dalla tua forza e dal tuo potere ma resistermi è
inutile. Arrenditi mortale: nessuno può nulla contro un demone
come me. -
Lyra non si mosse - Chi sei? -
- Il mio nome è Agamemnon: il Re delle Ombre. Moltitudo è
la mia magia. Sono il capo dei Cavalieri dell’Apocalisse. -
- Anche quel tizio mascherato è uno dei tuoi? -
- No, al momento qui ci siamo solo io ed un altro cavaliere. Non
c’è bisogno di nessun altro per mettere sotto scacco
questo miserabile piccolo regno. -
- Allora è lui che vi ha assunti? Avete gettato Valeria nel caos solo per del denaro? -
Agamemnon sfilò la sua grande spada dal fodero - A quanto pare
qui a Valeria ci sono cose più interessanti del denaro. - Allora
era anche lui dietro alla Lacryma?
- Terra! - Lyra tese una mano e un muro di roccia si sollevò dal
suolo puntando contro il cavaliere ma quello lo ridusse in frantumi con
un sol colpo - Ti ho detto che nessun mortale può abbattermi. -
Agamemnon fece un passo avanti e calò la sua spada. Lyra
lo schivò e partì al contrattacco ma l’altro lo
parò facilmente. Affondo, parata, fendente, parata. Agamemnon
era troppo forte per Lyra. In breve la ragazza si ritrovò
costretta ad indietreggiare senza fiato. Il cavaliere però non
intendeva lasciarle tregua e continuò a sferrare colpi - Tu e i
tuoi amici verrete tutti schiacciati. Mentre io e te stiamo qui a
combattere il mio esercito di ombre li sta riducendo in polvere. -
Lyra digrignò i denti - Lightning! - La sua spada liberò
una scarica elettrica micidiale ma Agamemnon la assorbì senza
battere ciglio - Il mio equipaggiamento respinge ogni incantesimo. - Il
cavaliere le assestò un pugno allo stomaco gettandola a terra e
Lyra si piegò in due per il dolore. Quello era un mostro!
- So che il nostro compito era quello di consegnarti viva ma non quello di consegnarti intera. -
Il cavaliere sollevò la sua arma. Per lei era finita!
Clank!
- Lyra fatti indietro! -
No, non era vero: la ragazza si stava sbagliando. Adesso non era
più sola in campo! La grande spada di Agamemomn era andata a
cozzare contro la Redemption di Erza!
- Erza! -
- Vattene! - La donna spinse la spada con tutta la forza che aveva
costringendo Agamemnon ad indietreggiare - Devi andartene subito da
qui! Gli altri sono fuori: cerca di raggiungerli! - Erza caricò
ma il suo avversario intercettò il colpo con semplicità.
- Io non voglio andare via! Voglio restare qui! -
- Non essere stupida! Scappa ho detto! -
Entrambi continuavano a scambiarsi attacchi senza cedere neanche un
briciolo di terreno all’avversario. Lyra non aveva mai visto un
nemico capace di tenere testa ad Erza in quel modo.
- Erano secoli che non incontravo un guerriero capace di resistere
tanto a lungo. Sono impressionato dal livello che hanno raggiunto i
mortali. - Agamemnon costrinse la donna a farsi indietro con un colpo e
la sua risata sinistra riecheggiò sotto l’elmo
- Parli come se non fossi anche tu un umano! -
- Io non sono umano. Sono un demone, sono il peggiore incubo degli umani. -
Erza aveva il fiato corto -Non esistono i demoni. -
- Esistono, eccome se esistono. - Ridacchiò il cavaliere - Hai
resistito ai miei colpi fino ad ora ma non resisterai a lungo. -
Agamemnon conficcò la spada al suolo ed immediatamente
un’aura sinistra cominciò ad avvolgere il suo corpo. Cosa
aveva intenzione di fare? Era un incantesimo? Doveva fermarlo
finché poteva! Erza sollevò la spada e si lanciò
all’attacco ma non riuscì neanche ad avvicinarsi
all’obiettivo. Un spaventosa forza magica la respinse
scagliandola a diversi metri di distanza. Adesso Agamemnon era avvolto
da un’enorme aura color porpora. L’aria si era fatta
così elettrica da drizzare i peli. Lyra non aveva mai sentito
un’energia così negativa concentrata in un unico punto.
- Adesso non hai alcuna speranza di sconfiggermi. -
- Non posso perdere contro di te! - Erza si affrettò a rialzarsi
e a tornare a combattere ma i colpi del suo avversario erano più
forti che mai ed in breve la donna si trovò costretta sulla
difensiva.
Clank! Per bloccare la spada di Agamemnon Erza fu costretta ad evocare
contemporaneamente non solo Redemption ma anche la Phantom Blade.
- Interessante. Queste lame non si spezzano neanche sotto i miei colpi. Potrei prenderle come trofeo. -
- Puoi scordartelo! -
- Ahah! - Agamemnon rise ancora e tese la mano libera rilasciando la
sua aura. L’onda d’urto fu così forte che Erza non
riuscì a mantenere la presa sulle sue spade e le due armi
volarono via.
- Sei finita. - Agamemnon calò la spada e lei cercò
disperatamente di gettarsi di lato per evitarlo ma il colpo
arrivò lo stesso. Il cavaliere la colpì con l’elsa
al viso scagliandola a terra.
- Erza! - Lyra gridò con tutto il fiato che aveva in gola e
Redemption e la Phantom Blade le fecero eco piombando al suolo. Erza
era stata ridotta a terra, si stava coprendo l’occhio destro con
una mano ed il sangue le colava copioso tra le dita.
- Che peccato, se non ti fossi mossa ti avrei già uccisa. -
- Lyra devi andartene. - Erza si scoprì a fatica il viso -
Pierce the Sky. - La lunga lancia si materializzò stretta nel
suo pugno e la donna la piantò a terra per aiutarsi ad alzare -
Worrior Unbound. - Anche lo scudo apparve stretto al suo braccio
sinistro.
- E’ impressionante che tu riesca anche solo a stare in piedi dinnanzi a me. -
Lyra era paralizzata, non riusciva a muoversi. Non poteva né intervenire né scappare.
Agamemnon si lanciò ancora una volta alla carica ed Erza si
sforzò di ignorare le ferite per respingere i suoi colpi.
L’aura del suo avversario però era troppo potente,
rallentava i suoi movimenti e le prosciugava tutte le forze. Era come
portare tutto il peso del mondo contemporaneamente sulle spalle. Non
poteva resistere a lungo.
- LYRA! -
La ragazza venne scossa da un brivido.
- DEVI ANDARTENE! ADESSO! -
Agamemnon intuì subito la sua stanchezza e trovò
l’apertura giusta per colpire mirando al suo piede sinistro. La
donna indietreggiò per evitare la lama ma il cavaliere si
gettò contro lo scudo con una spallata. Il colpo fu così
forte che Erza perse l’equilibrio ed Agamemnon ne
approfittò per affondare. La sua spada la trapassò da una
parte all’altra dell’addome.
- LYRA! -
Questa volta la ragazza reagì automaticamente: si tirò in
piedi e corse via quanto più velocemente poteva. Non era mai
stata tanto terrorizzata in tutta la sua vita: le lacrime le scorrevano
a dirotto lungo le guance.
- E’ tutto inutile. - Ridacchiò Agamemnon. Lo scudo di
Erza e la sua lancia erano caduti a terra ma la donna stava continuando
a fissarlo - Prenderò anche lei. -
- Ti sbagli. - Erza riusciva a malapena a respirare. Un rivolo di sangue le scorreva già fuori dalla bocca.
- Unlimited blade works. -
La prime due spade si andarono a conficcare nella schiena di Agamemnon
così rapidamente che il cavaliere non riuscì neanche a
capire cosa stava succedendo.
- Che cosa? - Agamemnon liberò la spada gettando Erza a terra
per girarsi e fronteggiare il nemico ma riuscì a respingere a
stento un altro paio di colpi. La armi si materializzavano praticamente
dal nulla e si scagliavano contro di lui come una pioggia indemoniata.
Per ognuna che veniva respinta altre tre prendevano il suo posto.
Spade, asce, pugnali, lance. Una andò a segno sulla spalla,
un’altra al fianco. Le armi sembravano non finire mai, ormai
avevano ricoperto il terreno.
- Che razza di incantesimo è mai questo? -
L’ultima colpì Agamemnon proprio in mezzo alla fronte,
trapassandogli l’elmo. Il cavaliere si irrigidì e
precipitò al suolo con uno schianto ma la pioggia di lame non si
fermò lo stesso. Erza continuò a mormorare il nome di
ogni singola spada fino a che non le si chiusero gli occhi. Un ultimo
paio di pugnali precipitò a terra senza l’elsa.
Non appena Agamemnon venne sconfitto l’esercito di ombre che stava difendendo il castello si dissolse all’istante.
- Che sta succedendo? - I maghi di Fairy Tail così poterono finalmente riprendere fiato.
- Le … Le ombre! Non ci credo! Agamemnon! Capo! - Vincent invece venne scosso da un brivido.
- A quanto pare la nostra amica ha già riportato la prima
vittoria della giornata. - Ridacchiò Elfaman. Era coperto anche
lui di ferite ma era certo che dopo qualche altro colpo anche il suo
avversario sarebbe crollato.
- Questo è inammissibile! - Strillò Vincent - E va bene
vermi di Fairy Tail, per oggi avrete pur vinto ma io e gli altri
cavalieri ve la faremo pagare un giorno o l’altro! - Il
misterioso mago si avvolse nelle sue ali scure ed in un attimo
svanì nel nulla.
- E’ scappato? - Eflman non riuscì a fermarlo - Un vero uomo non scappa! -
- Non è meglio così? - Lo incoraggio Kana - Forza!
Entriamo anche noi nel castello! - Ma i maghi non riuscirono a fare
neanche un passo prima che Lyra si precipitasse fuori verso di loro. La
ragazzina smise di correre soltanto quando si accorse di essere andata
a sbattere contro Makarow in persona.
- Aiutatela! Vi prego aiutate Erza! -
- Dove si trova adesso? - Il Master la costrinse ad indicare la
direzione - Presto! Ho bisogno di tutti quelli che conoscono delle
tecniche di guarigione! Sbrigatevi! -
Angolo dell'autrice: Oggi
dovevo postare soltanto questo capitolo ma ho pensato che sarebbe stato
crudele lasciare il racconto in sospeso perciò non ho resistito
alla tentazione di pubblicare anche quello seguente! Pronti? Il gran
finale è nella pagina successiva!
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