La fata ribelle
La fata ribelle
Dopo la sconfitta di Agamemomn, l’intera armata di ombre era
svanita nel nulla e lo scontro era finito. Il misterioso uomo in
maschera che aveva causato la sommossa era stato ritrovato in una delle
sale del castello. Aveva preferito impiccarsi piuttosto che affrontare
le conseguenze della sconfitta. Nessuno era stato in grado di
identificare la sua identità e molti altri misteri aleggiavano
ancora nell’aria, come il luogo in cui si trovavano Vincent e i
Cavalieri dell’Apocalisse. L’allerta nel regno di Valeria
era ancora molto alta però tutto stava gradualmente tornando
alla normalità e lo stesso valeva anche per la Gilda di Fairy
Tail.
Polyuska si arrestò alla base delle scale e si diede
un’occhiata intorno. Tutti erano in silenzio e la stavano
fissando ma la vecchia guaritrice lasciò scorrere via qualche
secondo prima di rispondere - E’ fuori pericolo. -
- URRA’! - La sala scoppiò in un’ovazione piena di
gioia ed una serie infinita di brindisi e risate cominciò a
farsi eco da un capo all’altro dall’edificio.
Polyuska era una vecchia amica di Makarow e anche se odiava stare in
compagnia e viveva da sola ai bordi della foresta era sempre
disponibile nel dare una mano quando c’è n’era
bisogno.
- Grazie! Sei stata davvero di grande aiuto! - Il Master le tese da
bere ma lei rifiutò scostando la coppa con una mano -
Onestamente non è tutto merito mio. Quella donna è un
mostro, nessun essere umano sarebbe mai stato in grado di sopravvivere
ad un colpo del genere, neanche con tutta l’energia che le avete
fornito come primo soccorso. -
- Bhè, Scarlet è l’orgoglio della nostra famiglia! -
Erano tutti così felici! Erano occorse settimane prima che Erza
riuscisse a riprendesi e durante quel periodo tutta la gilda era stata
avvolta in una cappa di silenzio e tristezza. Anche Lyra si sentiva
molto più sollevata ma nonostante tutto c’era lo stesso un
peso che le gravava sullo stomaco.
- Che c’è Lyra? - Natsu le passò un braccio intorno alla spalla - Non sei contenta? -
La ragazza non gli rispose neanche, inspirò profondamente e si
alzò in piedi per attirare l’attenzione - C’è
qualcosa che devo dirvi. -
Era stato un lungo buio, un lungo e profondissimo buio. Per
chissà quanto tempo Erza non aveva sentito nulla, né il
suo corpo nel il mondo esterno ma l’effetto dei sedativi di
Polyuska si stava spegnendo.
La prima cosa che le riuscì di fare fu quella di muovere le dita
della mano destra. Si sentiva intorpidita ma piano, piano il suo corpo
cominciò a rispondere.
- Erza! Ti sei svegliata! - Accanto al suo letto c’era Mirajane con un gran sorriso e le guance rigate di lacrime.
- Sono ancora … viva? -
L’altra annuì con forza - Ci hai fatto preoccupare tanto!
Ma hai vinto il tuo duello: adesso è tutto a posto. Il regno di
Valeria è al sicuro e anche Lyra sta bene: è al piano di
sotto. -
Già, Erza aveva vinto ma anche lei aveva pagato il prezzo di
quello scontro. La donna si passò una mano sulle bende che le
coprivano parte della fronte e l’occhio destro e Mirajane
chinò la testa - Mi dispiace. Polyuska ha detto che non si
può fare niente per recuperarlo. -
- Capisco. - Erza si tirò a fatica a sedere - Un occhio è
un piccolo prezzo in confronto a quello che ha pagato il mio nemico.
Questo sarà il trofeo che prova che neanche un demone può
abbattermi. -
La donna le sorrise e Mirajane intuì subito a cosa alludeva.
- Nessuno può competere con te Erza! - Era davvero incredibile
quella donna: come faceva a scherzare anche in delle situazioni del
genere?
Fu allora che Kana spalancò di colpo la porta gridando - Mirajane è un’emergenza! Presto vieni di sott! -
La voce le si spense di colpo non appena si accorse che anche Erza era sveglia.
- Che sta succedendo? - Le chiese la donna.
- E … Er … - Kana si sforzò di continuare - Lyra sta andando via! Vuole lasciare la gilda! -
- E così è questa la tua decisione? - Makarow
incrociò le braccia con aria seria. La sala che fino ad un
attimo prima era stata piena di gioia e di divertimento adesso si era
improvvisamente spenta. Chissà quanto sarebbe durato quel
silenzio se la voce di Erza non lo avesse interrotto - Che cosa
significa Lyra? -
La donna era appena apparsa alla base delle scale nonostante Mirajane
stesse cercando di trattenerla. La ragazza non si aspettava di vederla
già in piedi. Sarebbe stato meglio se si fosse svegliata in un
altro momento.
- Che cosa significa che vuoi lasciare Fairy Tail? -
- Significa esattamente quello che ho detto. Torno a Valeria. Non ho
più alcuna ragione per restare qui. Gli ordini di mio padre sono
svaniti con lui. -
- Ma noi siamo compagni! Non puoi! - Natsu si alzò anche lui
strillando ma Lyra non gli lasciò aggiungere altro - Non ho
bisogno né di compagni né di un insegnate e soprattutto
di una che si fa quasi ammazzare in questo modo invece di fare il suo
lavoro. -
- CHE COSA???- Natsu gridò ma con lui gridarono anche quasi
tutti i maghi presenti, soltanto Erza non accennò ad alcuna
risposta.
- Come puoi mancarle di rispetto in questo modo? Ha rischiato la vita
per te! - Grey fu costretto ad afferrare l’amico prima che le si
lanciasse addosso.
- Dicevano che eri la più forte in questa gilda; il Mago in
Armatura! Mi ero lasciata abbagliare anche io ma adesso so benissimo
come stanno le cose. - Lyra scrollò le spalle - Una come te non
vale niente. Posso cavarmela benissimo da sola. -
- Basta così! - Makarow picchiò una mano sul bancone - Se questa è la tua decisione allora vattene. -
- Subito. - Lyra si girò di spalle e si diresse verso l’uscita.
- No! Non può finire così aspetta! - Gridò Mirajane - Erza ti prego! Dì qualcosa! -
Ma Lyra sparì lo stesso oltre la porta ed Erza non
accennò minimamente a fermarla. Per un po’ non ci fu che
silenzio.
- Mirajane ho alcune cose da chiederti. Potresti procurarmi del vetro e
del mercurio? Ho bisogno di una stanza isolata e nei prossimi giorni
potrei anche doverti chiedere altre cose. -
- Erza … -
La donna si staccò dal suo sostegno e si diresse nuovamente su
per le scale - Devo sostituire l’occhio prima di potermi
rimettere a lavoro. -
Mirajane scosse la testa - Da allora in poi non abbiamo più visto Lyra. -
Lucy aveva chinato a sua volta la testa ma non riuscì ad
aggiungere altro prima di essere interrotta dai pianti e dagli strepiti
di tutti i maghi che si erano raccolti intorno a loro.
- Com’è crudele il mondo! Quanta ingratitudine! -
- E’ una storia triste! -
- Davvero triste! -
Già, neanche Lucy riusciva a spiegarsi quel comportamento ma non c’era tempo per rifletterci sopra.
- Natsu! Grey! Lucy! - Erza stava scendendo le scale - Sbrigatevi stiamo per partire! -
- Ah! Così in fretta? -
La donna non le prestò la minima attenzione continuando verso la
porta e Mirajane scosse la testa - Il mio intuito aveva ragione.
Dev’essere una cosa seria se non c’è neanche il
tempo di fare i bagagli. -
Alyssa, nel regno di Valeria: questa era la loro prossima tappa.
Angolo dell'autrice:
con questo capitolo e con questo finale così inaspettato si
chiude l'avventura del Mago in Armatura e della ragazza ribelle, ma non
abbiate paura! C'è una ragione dietro questa brusca
chiusura ed è quella che ci sarà un seguito! E'
già tutto pronto e spero di riuscire a pubblicare le prime
pagine lunedì, dopo le ultime rifiniture. Il titolo della storia
sarà invertito rispetto al precedente ed il nuovo racconto
sarà: La ragazza ribelle e il Mago in Armatura.
Farò in modo di spiegare tutte le ragioni di Lyra ed il motivo
per il quale i nostri maghi preferiti sono stati convocati ad Alyssa.
In fine voglio lasciare un ringraziamento speciale per tutti quelli che
hanno letto, recensito e seguito la storia, spero di rivedervi nel
prossimo arco! Grazie a tutti!
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