L'Incanto

di Argento
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6. Insieme

Haku la stava aspettando. Fu il primo che la vide sbucare fuori dalla costruzione, riconoscendo il suo sguardo e sentendosi scoppiare per l’emozione incontenibile.
Ogni nervo nel suo corpo fremeva ed egli non riusciva a pensare; il Grande Maestro Haku non avrebbe saputo pronunciare una frase di senso compiuto a causa della ragazzina che gli veniva incontro correndo. Iniziò a correre anche lui.
Quando si ritrovarono a un metro di distanza l’uno dall’altra, in equilibrio precario sulle rocce del letto del fiume, fermarono le loro corse, fissandosi intensamente negli occhi. Quel momento apparve loro così puro e perfetto, trascendente, che temevano entrambi di rovinarlo con qualsiasi gesto. Godendo di quegli istanti, Chihiro allungò timidamente il braccio verso di lui con l’intenzione di sfiorargli il volto, ma Haku prese la mano di Chihiro nella sua, stringendola.
“Buon compleanno, Chihiro.”
Udendo finalmente di nuovo la sua voce Chihiro si sciolse in lacrime sporgendosi verso Haku, che l’accolse in un abbraccio che entrambi avevano bramato per troppo tempo.
Per le domande e per le risposte ci sarebbe stato tempo dopo, in quell’istante niente e nessuno avrebbe potuto spezzare la loro magia.






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