I've never said...

di yolch
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Non gli ho detto ti amo…
quando per la prima volta le nostre labbra si sono incontrate per uno stupido scherzo, non gli ho detto del calore che mi è esploso a quel contatto.
 
 
Non gli ho detto ti amo…
Quando ci siamo baciati su quel divano mentre giocavamo a vivere una vita che non era nostra e niente in quel momento  sembrava appartenermi più delle sue labbra.
 
Non gli ho detto ti amo…
Quando l’ho visto spiarmi dalla porta mentre ero con lei. Non l’ho rincorso per dirgli che in tutti questi anni, in tutte queste finzioni ciò che c’era di reale eravamo noi, io e lui.
 
Non gli ho detto ti amo…
Quando in quella macchina mi ha ringraziato per non averlo lasciato, quando vedevo il suo volto sofferente, il suo corpo freddo, e sapevo che sarebbero bastate due parole a riscaldarlo, a donargli nuova vita.
 
Non gli ho detto ti amo…
Quando col suo sacrificio mi ha fatto rinascere, quando mi ha insegnato finalmente cos’è uccidere, quando su quel divano il suo respiro rallentava, il suo cuore perdeva i battiti e una lacrima scendeva dal suo viso.
 
Non gli ho detto ti amo…
Quando ho lasciato il suo cadavere ancora caldo sul divano di casa dei miei, per correre lontano e fuggire da lui, per continuare da solo ciò che abbiamo iniziato insieme, per continuare ad essere quello che eravamo.
 
Non gli ho detto ti amo…
E ora guardo un  ricciolo che gli ho tagliato e messo nel portafogli, lo annuso lo bacio e guardo le stelle:
“Ti amo” lo penso, l’ho sempre pensato e non l’ho mai detto, non ad alta voce.




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