Cattiva sì ma mai malvagia.

di hera85
(/viewuser.php?uid=225951)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


L'edificio stava bruciando e sul tetto, all'altezza di una dei finestroni, c'era D'Artagnan . Agonizzante.
Il fumo lo stava uccidendo.
Milady era turbata. Di solito, la sua cattiveria la portava anche ad uccidere ma gente che era esattamente come lei: Criminali. E dunque, perché stavolta provava rimorso? Che la sua cattiveria avesse un limite?
Forse perché non voleva che D'Artagnan morisse in quel modo?
Forse perché, da qualche parte, la sua coscienza reclamava giustizia in qualche modo?
Oppure, l'ipotesi più plausibile, non sopportava l'idea di perdere quel ragazzo che, seppur più piccolo di lei, si era dimostrato un grande uomo!
Strattonò le redini del cavallo e fece dietrofront  sotto lo sguardo attonito di Brutus.
Era tornata indietro ed era ancora in tempo!
Entrò nell'edificio e grazie al suo aiutante recuperò la croce sulla quale era ancora legato il ragazzo che fu immediatamente slegato. Una volta portato giù fu adagiato a terra.
Milady controllò che respirasse ancora. Non avrebbe esitato a fargli la respirazione a bocca a bocca nell'eventualità più tragica.
-Andiamo, ora - disse Milady un po' più sollevata in volto.
Brutus la guardava torvo.
-Non guardarmi così. Se pensi che possa provare qualcosa per lui...Non saprei - rispose e non parlò più per tutto il tragitto.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1774640