Titolo:
Eternamente mio, eternamente noi
Autore:
Tifawow
Fandom:
Uragiri wa boku no namae wo shitteiru
Rating:
Giallo
Genere:
Sentimentale, Generale (c'è un po' di tutto)
Avvertimenti:
Yaoi, Raccolta, Drabble
Pairing:
SenshiroXKuroto
Note:
ed eccomi a riprovarci un'altra volta, con la mia seconda coppia
preferite di questo meraviglioso manga! Non che ci siano pairing che
non mi piacciano, comunque... Uragiri ha il potere di rendermi pazza
con qualsiasi coppia! <3
Questo è un tentativo di raccolta di drabble e double
drabble, il secondo che faccio per questo fandom e spero che possa
piacervi!
..::.Estasi.::..
100
parole
Battersi, per Kuroto, era
estasi pura.
Un intreccio di corpi, di
sangue, di magia che si incontravano in una lotta mortale che in altro
non trovava pari.
Le lame che si
incrociavano contro quelle del nemico in un scroscio di metallo, le
labbra si schiudevano nel pronunciare parole arcane, i cuori dei due
Zweilt battevano all'unisono.
E poi la sensazione
più dolce: la spalla di Senshiro, la sua schiena contro la
propria esattamente un attimo prima del colpo finale.
Un secondo.
Uno scatto.
Un ultimo istante.
La spada affondata, la
falce colpiva, e tutto aveva termine.
Almeno per quella
battaglia.
..::.Sapore
di fumo.::..
100
parole
… l'odore del
sangue era così forte, così intenso da dargli la
nausea.
Non vedeva più
il nonno, non vedeva più Kuroto, non vedeva più
niente dietro la porta dove li avevano chiusi per salvarli dalla morte
certa... solo fumo, solo urla, solo la risata di un demone che faceva a
pezzi la sua vita.
-Nonno!! Nonno!-.
Ma Senshiro lo sapeva:
non serviva a niente urlare.
Doveva stare
lì.
Con la mano di Kuroto
stretta nella sua, lacrime salate a rigargli il volto e il cuore che
sanguinava, mai come in quel momento avrebbe desiderato sparire,
spegnersi.
-Noi... ci
vendicheremo...-.
..::.Tra
moglie e marito.::..
200
parole
-Kuroto!!! Ho preparato
la merenda! Muoviti che si fredda!- la voce di Senshiro, calda e
allegra come sempre, si insinuò nei suoi pensieri come un
secchiata d'acqua gelida, distogliendolo dal libro che stava leggendo
con interesse.
Con fare scocciato, lo
Zweilt alzò lo sguardo verso il compagno, che avvolto da un
grembiulino rosa tutto trine e merletti gli sorrideva dalla porta della
cucina, facendogli cenno di seguirlo. Una scena classica e abbastanza
patetica.
Kuroto odiava tutte
quelle attenzioni, quel modo che aveva il compagno di occuparsi di lui,
quelle premure eccessive che gli riservava come se fosse la sua
mogliettina.
-Kuroto!!! Ti ho
preparato il pranzo!-.
Come se non fosse in
grado di provvedere a se stesso...
-Kuroto!! Ti ho fatto il
bucato!-.
Come se da solo fosse
perduto...
-Kuroto! Ti ho comprato
una sciarpa nuova!-.
Come se fosse uno
sprovveduto...
-Kuroto... ti amo...-.
Come se fosse prezioso.
Un sorriso vago, appena
accennato gli si disegnò sulle labbra a quel pensiero.
-Eccomi... arrivo...-
mormorò, alzandosi dalla poltrona.
Certo, odiava tutte
quelle attenzioni, e questo non sarebbe mai cambiato. Ma considerato
quanto invece amava chi gliele dava, pensava di poter fingere che, in
fondo, non gli dessero poi così tanto fastidio.
..::.Assuefazione.::..
150
parole
Possedere il
corpo di Kuroto era come una droga.
Bello come un
dio, fragile e delicato in apparenza, ma più forte e saldo
di una montagna, era quanto di più assuefacente esistesse al
mondo.
Senshiro non
perdeva mai l'occasione di guardarlo, di studiarlo con devozione mentre
preso dal piacere e dall'estasi che solo la loro unione
sapeva donargli, si dimenava sotto e attorno lui, stringendolo in una
morsa che niente aveva di femminile.
Lo provavano
i suoi virili gemiti di piacere mentre affondava dentro di lui, le sue
unghie che gli arpionavano le spalle, il maschio profumo della sua
pelle sudata.
Tutto quello
di cui Senshiro non poteva più farne a meno.
-Ti amo...
dio, Kuroto, se ti amo!- una litania eterna, una preghiera per colui al
quale aveva legato in eterno la tua vita
-Lo so... ti
amo anche io...-.
Un amore che
non poteva non avere una risposta.
..::.Tornare
a respirare.::..
100
parole
Era stato difficile
pensarlo, viverlo, accettarlo.
Sapeva di non essere il
primo Zweilt a perdere il proprio compagno, di essere uno tra i molti
eppure, provata sulla propria pelle, la sconfitta aveva un sapore
diverso: più acido che amaro, più tagliente che
pungente.
Una tortura silenziosa.
Poteva davvero fare
così male il silenzio?
Tristemente sì.
Dolorosamente
sì.
E la cosa che
più aveva fatto male a Kuroto era stato il rendersi conto
che mai più sarebbe riuscito a fidarsi, a credere, ad amare.
Poi aveva incontrato
Senshiro.
E quel giorno aveva
capito che il silenzio non era fatto per durare.
.::..Da
mozzare il fiato.::..
150
parole
I movimenti di Kuroto
erano cadenzati, quasi ipnotizzanti mentre giocava a shoji, mentre con
fare concentrato osservava la scacchiera e le pedine di fronte a
sé, come se stesse studiando qualche tecnica o strategia.
Senshiro non poteva fare
a meno di osservarlo, incantato: il suo profilo serio, quasi regale,
che si stagliava alle deboli luci della stanza sul far della sera, le
lunghe dita sottili, che innumerevoli volte lo avevano accarezzato,
sfiorare le pedine lucide, le labbra, ora appena secche, schiuse appena
in un sospiro elegante, delicato come tutto nella sua persona.
Uno spettacolo che non
aveva pari.
Uno spettacolo che gli
faceva battere all'impazzata il cuore.
-Beh? Che hai da
guardare?- domandò Kuroto, accorgendosi degli sguardi del
compagno e fissandolo a sua volta, interrogativo, alzando il capo dalla
scacchiera.
-Niente...- rispose
Senshiro, senza minimamente scomporsi. E un sorriso luminoso,
splendente, gli si disegnò in viso -Solo che sei
bellissimo...-.
.::..Eternamente
noi.::..
100
parole
Kuroto non pensava che sarebbe
successo di nuovo... eppure eccolo lì, di fronte alla
persona che più amava al mondo, pronto a legarsi una seconda
volta in un giuramento che non prevedeva il
“finché morte non ci separi.”.
Senshiro non pensava che
sarebbe mai successo... eppure eccolo lì, di fronte alla sua
ragione di vita, in procinto di donare la propria anima
all'eternità stessa, perdendo la sua libertà in
funzione dell'amore.
-Per te...-
mormorò Kuroto.
-Per te...- rispose
Senshiro.
Due mani che si stringono.
Due spiriti per sempre
uniti.
-Eternamente mio...-.
Maledetti. Dannati.
-Eternamente noi...-.
Ma per sempre insieme.
..::.Un'ovvia
fine. Un vero inizio.::..
150
parole
Il sangue scorreva ai loro piedi.
Rosso. Caldo.
Denso.
Inzuppava le
vesti, grondava dalle mani, macchiava i volti e scorreva ancora lungo
il filo delle armi argentate, scivolando ai piedi dei due vittoriosi
combattenti come una pioggia primaverile dopo il freddo dell'inverno.
Intorno a
loro solo il silenzio della fine, o forse dell'inizio.
-E'
finita...?- domandò Senshiro.
-E'
finita...- confermò Kuroto.
Gli occhi di
entrambi si portarono sul corpo di Cadenza, l'Opast che aveva distrutto
le loro vite e che, finalmente, era caduto sotto il peso della loro
rabbia. Morto,
Ed ora che
tutto era finito, che la loro vendetta era compiuta, che cosa avrebbero
fatto?
Non c'era
bisogno di porsi quella domanda.
Senshiro
allungò la mano, Kuroto la prese. La stretta di entrambi era
l'unica cosa di cui avevano davvero bisogno.
E uniti, con
le armi ancora strette in pugno si allontanarono.
Ora avrebbero
cominciato a vivere.
Ancora
insieme.
..::.FINE.::..
Ed eccoci arrivati
alla fine.
Boh, non so come classificare questa storia... e dire che ci sto
lavorando su da moltissimo tempo xD era lì a languire da una
vita sul mio pc e finalmente mi sono decisa a finirla! Sarà
che ultimamente ho un po' di nostalgia... mi manca Uragiri T_T spero
che tornino a pubblicare il prima possibile!!!
E che dire... non posso che ringraziare chiunque perderà
tempo con questa storia e si soffermerà a leggerla! Spero
non vi abbia deluso troppo!!!
A tutto voi mando un grosso bacio! <3
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