Mr.Eggs

di phoenix_esmeralda
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Se dovessi farvi una panoramica della mia anima, vi parlerei per giorni. Sono uno scrittore e come tale giro e rigiro le parole come cazzo mi pare, e poco importa che i miei romanzi erotici siano brutti, quelli sono solo un cazzo di lavoro come un altro, che mi permette di tirare a fine mese.
Ma il mio scritto segreto, il libro cui sto lavorando da anni... quello sì che è un’opera d’arte.
Nessuno finora l’ha visto, neppure Matilda. Ogni volta che gliene accenno, mi dice di concentrarmi sui miei romanzi erotici del cazzo, così non gliene ho mai letto neppure una riga.
Ma oggi sono in paranoia per quel cazzo di messaggio che mi è arrivato, così estraggo la mia opera d’arte, metto Tiger sulla sedia della cucina, apro lo sportello del frigorifero perché le uova sentano meglio e inizio a declamare.
Le uova sono ottime ascoltatrici, la loro forma... beh, ovale, le aiuta a rendersi più sensibili e raffinate. E poi il mio scritto parla di loro, dunque sono forzatamente interessate.
Tiger invece mangiucchia i bordi della sedia e nel frattempo perde anche un paio di palline dal culo. La lista del cazzo di Matilda, in versione rinnovata.
Ma ecco, stavo dimenticando: la mia anima. Dovevo farvene una panoramica.
Ebbene, sono uno scrittore: abile, disincantato, appassionato e tenace.
Sono un uomo: maldestro, nervoso, impulsivo e un filo codardo.
Sono un futuro cittadino del mondo delle uova:
Ok, c’è uno spazio bianco dopo i due punti, perché non so ancora come sarò quando sarò un cittadino del mondo delle uova.
Ma non è questo il punto. Perché sto declamando ad alta voce il mio Trattato sul Mondo delle Uova?
Perché vi sto dettagliando la mia anima?
Perché lo so: sta per succedere qualcosa di importante.
Se un malintenzionato si è messo in testa di farmi del male, allora la mia vita è in pericolo, ed è importante che vi parli di me e lasci una traccia della mia esistenza in questo mondo.
Ma se le uova stanno per scagliare il loro attacco, allora è necessario che io le convinca che sto dalla loro parte. Che so. E che mi va bene così.
Sospiro e mi sento anche un filo emozionato. Sarò mica diventato un cazzo di sentimentale?
Ma il mio momento appassionato viene interrotto da un urlo agghiacciante. Balzo in piedi, subito in allerta.
Poi la porta d’ingresso si spalanca ed entra Matilda: lei, il suo cappotto, la sua solita borsetta scamosciata.
- Che cazzo è successo? – le domando.
- C’era la signora Lentini davanti alla porta, stava cercando di guardare dentro dallo spioncino.
- La signora Lentini cercava di guardare dentro casa nostra dallo spioncino? Al contrario?
- Sì, arrivando l’ho spaventata, povera donna. Mi ha detto che era preoccupata per il tuo telefono, perché non lo trovavi... E mi ha dato queste per te.
Mi allunga un pacchetto confezionato da sei uova.
- Mi ha detto che avresti capito – aggiunge – E che la causa di tutto è Tiger.
Afferro le uova, in preda a un’insolita trance.
Matilda, ignara della gravità del momento, appoggia le mani sui fianchi e prorompe – Allora, la mia lista?
Mi fissa con piglio assai deciso, ma quando si accorge della direzione in cui puntano i miei occhi, segue lentamente il mio sguardo.
E vede le palline marroni.
E qui non c’è uovo che tenga.
 




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