L'amore di Raj

di Doppia C
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Raj era pronto. Le valigie erano pronte sul letto, per il resto avrebbe mandato dei traslocatori.
Aveva lasciato un biglietto a Sheldon e a Leonard in cui li salutava, gli diceva quanto erano stati importanti nella sua vita e per ultima cosa gli chiedeva di salutargli tutti gli altri .
La sua partenza l’aveva spiegata con poche parole : Problemi Famigliari ( sperando che pensassero fosse un funerale di qualche parente stretto).
Guardò l’orologio sulla parete spoglia, mancavano ancora 2 ore alla partenza.
Prese un album di fotografie e cominciò a sfogliarlo.
 Quell’album l’aveva fatto quando era arrivato in America, l’aveva riempito con le fotografie fatte con i suoi vecchi migliori amici, e ogni tanto con qualche foto di monumento famoso.
L’unica cosa ancora felice della sua avventura americana erano quelle foto, delle piccole e bugiarde foto.
In cui la realtà e’ fasulla e i momenti sono immobili, mostrando amori e amicizie false, che sembrano durare per sempre.
Nelle foto tutto sembra perfetto, ma la realtà non e’ cosi.
Per ogni foto che vedeva con Howard gli usciva una lacrima, non riusciva a trattenersi. Raj non era mai stato uno di quei ragazzi che tratteneva le emozioni.
Guardò l’orologio, adesso mancava meno di un ora, come passava il tempo quando andavi indietro con la memoria.
Prese la valigia e salì in macchina, andò piano e ad ogni semaforo cominciava a piangere.
Nello stereo aveva messo le sue canzoni preferite, tutte cantavano di amori incompresi, quanto le capiva.
Arrivò al parcheggio dell’ aeroporto e appena scese urlò “ Addio America, sono Rajesh Kootrapali, sono  un indiano omosessuale e non me ne vergogno”. Tutti si girarono a guardarlo e lui, per far finta di niente, prese una rivista dalla macchina, fingendo di leggerla, dirigendosi verso la porta scorrevole.
Appena entrò vide Howard in piedi davanti all’ ingresso, aveva una camicia a quadri e un sorriso sulla bocca.
Dietro di lui c’era Sheldon che discuteva con una signora del banco informazioni, la signorina aveva il volto esasperato e chiedeva aiuto con lo sguardò al collega, che invece se la rideva sotto i baffi mentre lavorava al computere.
Dall’altro lato Penny e Leonard che lo guardavano, con un aria felice, ma allo stesso tempo preoccupata.
 




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