rivermaster1
La Cattiva Strada
001. E l’innocente lo seguì, senza le armi lo seguì sulla cattiva strada...
Dedicata ad e m m e che mi ha regalato questo prompt e a Nykyo che con le nostre discussioni è una fonte continua di ispirazione su Doctor Who.
New York City, Gennaio 1970
Le strade dei quartieri poveri di
New York sono tutte uguali: una ragnatela di lunghi e stretti corridoi
maleodoranti e quasi per nulla illuminati nei quali i reietti della
società si confondono e nascondono fra i mucchi di spazzatura.
Una bambina dai lunghi capelli
scuri raccolti in due trecce scarmigliate giace a terra, il suo
giaciglio di fortuna è formato da alcuni cartoni sui quali lei
si è rannicchiata come un gatto randagio. Il suo viso smunto
è di un pallore mortale e dalle sue labbra cianotiche provengono
dei sibili sordi: lei sembra soffrire davvero tanto per la mancanza di
cibo e di un'adeguata ossigenazione. Violenti tremori scuotono il suo
esile corpicino e la bimba si stringe ancora più forte nel suo
sdrucito vestitino di cotone che una volta doveva essere stato bianco.
Ci sono dei momenti in cui quasi perde conoscenza e non sente
più né freddo, né fame e neanche dolore... quelli
sono i suoi momenti preferiti e, mentre le lacrime continuano a rigare
silenziosamente il suo visino sporco, lei quasi si rallegra nel
constatare che essi sono sempre più frequenti.
«Ehi, ragazzina, tutto
a posto?», un uomo con un ampio impermeabile scuro con tanto di
cappuccio calato sul volto si è chinato verso lei e le sta
scuotendo un braccio come per risvegliarla dal suo torpore.
«Tu cosa ne pensi?»,
gli risponde lei in tono seccato, dimostrando chiaramente che, anche in
quelle condizioni, lei non ha affatto paura né di quel tizio
losco né di nessun altro.
L'individuo incappucciato si
avvicina ancora di più a lei e prende il suo viso fra le mani,
osservandolo con attenzione, lasciando che i suoi occhi scuri si
incrocino con lo sguardo da bestiolina ferita di lei: «Non ti fai
intimorire da niente e da nessuno neanche in punto di morte, eh, Melody
Pond? Mi piace, mi ricordi tanto me stesso...», commenta l'altro
concludendo con una risata scomposta.
«Io non sto morendo»,
gli risponde la bimba, per nulla spaventata o incuriosita dal fatto che
quello sconosciuto conosca il suo nome; del resto lo ha sentito
così tante volte pronunciare da persone ed esseri spaventosi, di
alcuni dei quali ha persino perso i ricordi, di altri invece non
potrà mai dimenticare il male che le hanno fatto e quelle loro
cattive, cattive parole: "Ti hanno
lasciato sola, Melody Pond, i tuoi genitori ti hanno abbandonata per
seguire il loro prezioso Dottore. A nessuno nell'intero universo
importa di te, devi ringraziarci ed obbedire ai nostri ordini senza
discutere perché noi ti stiamo proteggendo da quell'uomo
pazzo con la cabina telefonica…".
«Oh sì, invece tesoro,
tu stai proprio morendo, non te ne rendi conto?», controbatte
l'uomo senza alcuno scrupolo di turbare la bambina.
«Non è vero!»,
grida Melody serrando i pugni mentre dagli occhi color nocciola le
sfuggono due lacrime traditrici, «Ho solo bisogno di mangiare
qualcosa e di riposare un po'!».
«In questo invece sei tale e
quale a lui: negate ciò che non vi piace anche di fronte
all'inevitabile evidenza!», le sorride lui accarezzandogli la
testa, ed il tono della sua voce si è addolcito, «Melody,
mi dispiace davvero, ma stai per morire a causa degli stenti e di una
brutta, bruttissima broncopolmonite. Non devi preoccuparti,
però, tu non cesserai di esistere... so che sembra assurdo e
forse anche difficile da capire, ma tu continuerai a vivere...».
«Come... come è possibile? Mi hai appena detto che sto per morire...», obietta la ragazzina.
«Mels,
nelle tue vene scorre il sangue dei Signori del Tempo: quando stiamo
per morire, il nostro corpo subisce delle grandi trasformazioni che ci
consentono di sopravvivere, modificando il nostro aspetto fisico e a
volte anche il nostro carattere, ma lasciando quasi sempre inalterati i
nostri ricordi. Questo processo si chiama Rigenerazione e possiamo
ricorrere ad esso un numero limitato di volte», le spiega l'altro
sforzandosi di rendere il discorso il più semplice possibile.
«Davvero posso fare anche io
quella cosa... uhm, rigenerarmi? E come?», chiede Melody
entusiasta al punto da quasi dimenticare tutti i suoi dolori.
«Anche tu puoi farlo,
zuccherino, ma non sarà semplice... non lo è per un
individuo adulto e men che meno lo sarà per una ragazzina come
te. Quando il tuo organismo sarà in procinto di cedere,
inizierai a sentire una strana sensazione di calore dentro di te che
mano a mano diventerà sempre più intensa e si
diffonderà in ogni singola cellula del tuo corpo fino a che
sarai fisicamente avvolta in una specie di bozzolo che irradierà
calore, luce ed energia. In quel momento sentirai che ogni frammento
del tuo corpo sta mutando ed inizierai a provare un dolore talmente
forte che ti sembrerà di essere ancora in agonia, anzi,
probabilmente desiderai morire e far cessare quel tormento, ma solo se
sarai abbastanza forte e coraggiosa da sopportare tutto questo - e
sappi che può durare diverse ore o addirittura alcuni giorni -
tu sopravviverai. Sarai in grado di farcela, Melody Pond?»,
conclude l'uomo, rivolgendole uno sguardo di sfida.
In un istante l'incredulità
e la paura che avevano albergato fino a poco prima negli occhi di
quella ragazzina scompaiono, rimpiazzati da una ferrea determinazione:
«Io ce la farò senz'altro, io vivrò!».
Lui si alza in piedi e guardandola divertito esclama, rivolto più che altro a se stesso: "Non mi aspettavo una risposta diversa da questa dalla donna che ucciderà Tetha Sigma!", poi si avvicina di nuovo alla bambina e la saluta scompigliandole i capelli: «Allora addio, Mels,
se sarai abbastanza coraggiosa da riuscire a rigenerarti e
sopravvivere, ci vedremo ancora», e così all'improvviso,
così come è apparso, l’uomo misterioso sparisce,
senza dare a Melody nemmeno il tempi di chiedergli chi diavolo sia.
- Stai bene? Bambina, stai bene?
-
Va tutto bene. Va proprio tutto bene. Sto morendo… ma
questo posso sistemarlo. È facile, davvero. Vedi?
Qualche settimana fa mi era venuta la voglia di scrivere qualcosa su River Song ed il Master, così ho chiesto alla mia f-list di fornirmi qualche prompt.
Subito e m m e
ha prompt-amente risposto al mio appello (scusate il terribile gioco di
parole, ma non ho saputo resistere al richiamo del trash XD) con questa
traccia:
Melody!River
(ovvero la River prima di "Lets kill Hitler") incontra il Master. Non
so come, non so perché, non so dove. Inventalo tu. <3
Da qui è nata una
disquisizione sulle varie rigenerazioni di River e più ci
pensavo, più mi venivano in mente delle idée per ognuna
delle varie Melody Pond, così mi sono detta: “ Crepi l’avarizia, io le scrivo tutte!”.
Così è nata l’idea di questa raccolta che dovrebbe
comprendere almeno tre storie: una per ogni Melody, ed ho colto
l’occasione di fare outing condividendo con chi avrà il
buon cuore di leggere i miei personalissimi headcanon.
Per quanto riguarda questa prima
oneshot, mi sono chiesta: come fa la piccola Melody che sta agonizzando
nelle strade di New York a sapere che non sta morendo? Come fa a sapere
come rigenerarsi? Beh, probabilmente è il suo DNA di Signora del
Tempo che istintivamente le dice cosa fare, oppure potrebbe avergli
spiegato tutto il Dottore, in qualche modo… io ho voluto fare
l’alternativa: il Master, così ossessionato dal Dottore,
davvero non tenterebbe mai nemmeno di entrare nella vita di Melody
Pond, la cui esistenza è indiscutibilmente importante per lui?
(Senza contare che anche lei ha davvero una bella ossessione da
psicopatica verso quest’ultimo…).
Nella mia testa, quindi, il Master
tiene sott’occhio River nelle sue varie rigenerazioni e a volte
interviene nella sua vita rivelandole dei segreti sui Signori del Tempo
e su ciò che le riserva il suo futuro con il Dottore.
Ecco, ho scritto delle note più lunghe della storia alla quale si riferiscono: scusatemi!
|