Allora.. Premetto che non é da molto che conosco gli Antic
Cafe e che ho cambiato alcune cose >.< o meglio, non
sapendole, le ho immaginate ò.ò quindi... gomen
>___< !!!!!!!!! uhn.. vi lascio alla ficcy^^"
aspetto commenti *ò*
Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non
intendo dare rappresentazione veritiera del carattere e
dell'orientamento sessuale di queste persone, nè offenderle
in alcun modo
§******Solitude******§
Guardò il cielo oltre la finestra. Il sole era sorto da un
pezzo, eppure la luce era molto fioca. Le nuvole, bianche e pallide,
oscuravano la stella, che appariva indistinta. Forse avrebbe nevicato.
La malinconia lo colse alla sprovvista. Quel colore, quella freddezza
seppur calda, quella lontananza... Tutto gli faceva pensare a lui.
Si rintanò ancor di più sotto le coperte,
cercando di sfuggire a quei tristi ricordi. Ora lui non c'era
più, doveva farsene una ragione ed andare avanti. Non era
solo e non era l'unico a soffrire.
Scosse lentamente il capo. Poteva, doveva reagire; non aveva altra
possibilità. Per sé, per il gruppo, per i fans
e... Per lui. Doveva farlo anche per lui. Non avrebbe mai voluto che si
riducesse in quello stato, ne era sicuro.
Quel giorno avrebbero anche dato un netto taglio col passato: avrebbero
iniziato a discutere della sua sostituzione e la cosa lo atterriva
terribilmente.
Si voltò nel letto. Accanto a lui dormiva Teruki. Da un po'
di tempo aveva preso l'abitudine di dormire con lui. Forse c'era
qualcosa tra loro, ma al momento semplicemente non riusciva a dormire e
andava da lui a parlare. Anche se all'inizio faceva sempre
l'indispettito, a Teruki non dispiacevano quelle chiacchierate
notturne. Alla fine, però, succedeva sempre che Miku si
addormentasse nel suo letto e non poteva far altro che giacere accanto.
In fondo si capivano alla perfezione; si conoscevano da anni e da loro
era partita l'idea del gruppo. Poi avevano sentito suonare Bou e
avevano capito che era il chitarrista che faceva per loro. Erano ancora
alle scuole superiori. Lo avevano avvicinato, gli avevano spiegato la
loro idea e lui, con uno dei suoi sorrisi, aveva accettato subito. Era
disarmante la sua naturalezza. Avevano iniziato così, in
tre. Poi era venuto Kanon, poco più tardi, e si erano decisi
a debuttare, loro quattro assieme.
Si accostò al corpo caldo dell'amico. Avrebbe voluto
abbracciarlo, ma se qualcuno, e conoscevano bene quel qualcuno, fosse
entrato senza bussare avrebbe potuto fraintendere. Sospirò.
Per le ragazze era tutto più semplice, pensò
amareggiato. Non si pensava male se si abbracciavano, dormivano assieme
o cose simili. Mentre per i ragazzi c'era una sola ed unica conclusione.
Non aveva voglia di alzarsi, aveva freddo, così si
accoccolò contro l'amico, passandogli una mano attorno ai
fianchi.
Purtroppo in quel momento il più grande dei due si
svegliò. << Miku..>>
mormorò, ancora assonnato. Quando si accorse della loro
posizione alzò un sopracciglio, chiedendogli silenziosamente
di lasciarlo andare.
<< Ho freddo... >> rispose, soffocando il
viso nell'incavo del collo dell'altro. Aveva paura che lo avrebbe
abbandonato anche lui. Lo abbracciò del tutto.
<< Miku...>> ripeté il nome
dell'amico. Che cosa gli era preso? Lo abbracciò a sua
volta. << Forza, alzati >> provò
a convincerlo, ma il vocalist scosse il capo in segno di dissenso.
Emise un flebile sospiro. Non che gli dispiacesse poi molto.
Tentò di nuovo, invano, una, due, tre volte. Decise quindi
di passare a qualcosa di più convincente. Sorrive, stavano
giocando; lo avrebbe accontentato.
Con un rapido scatto, si portò sopra di lui, guardandolo con
malizia. << Potevi dirlo subito che era questo che
volevi.. >> gli soffiò ad un'orecchio,
portando una mano alla vita del leader. Con quella libera gli
bloccò le mani, portandogliele sopra il capo.
Miku arrossì vistosamente, chiudendo gli occhi. Se fosse
sceso di poco con la mano... Non voleva immaginare la sua reazione. Lo
avrebbe allontanato da sé, in tutti i sensi. Ma gli piaceva
quella sensazione, sentire le mani dell'altro quasi a contatto con la
sua pelle, che lo sfioravano da sopra il pigiama. Ne era innamorato da
parecchio e si era sempre ripromesso che non si sarebbe mai dichiarato,
a costo di soffrire in eterno. Aveva paura che lo abbandonasse, che lo
guardasse in modo diverso. Quando sentì il fiato dell'altro
sul proprio collo, non riuscì a trattenere un gemito.
Divenne ancora più rosso e gli occhi gli si riempirono di
lacrime. Era fatta, lo avrebbe perso. Si maledisse tra sé e
sé per la sua debolezza.
Teruki si fermò. Cosa significava quel comportamento?
Perché era arrossito e teneva gli occhi chiusi? Lo
lasciò andare; non pensava di spaventarlo così
tanto << Miku... Stavo scherzando...>>
sussurrò, dispiaciuto. Non riusciva comunque a capacitarsi
di quel gemito. Non ricevendo risposta, constatò che non si
era spaventato,piuttosto era.. Eccitato. Si era eccitato; la
spiegazione poteva essere solo una per riuscire ad eccitarsi con un
ragazzo. Sorrise, prendendogli il mento tra le mani e facendolo voltare
verso di sé. << Apri gli occhi
>> gli impose dolcemente.
Miku aprì gli occhi e ciò che vide lo sorprese:
Teruki gli stava sorridendo. Non capiva perché... Forse non
gli avrebbe voltato le spalle così semplicemente.
Incontrò i suoi occhi e capì. Si guardarono per
qualche istante, che a Miku sembrarono infiniti.
Il maggiore prese coraggio e lentamente avvicinò il proprio
viso a quello dell'amato. A pochi millimetri prese fiato.
<< Watashi... Aishiteru, Miku.. >>
mormorò. Si maledisse quando vide gli occhi dell'altro
spalancarsi per la sorpresa. Come aveva potuto fraintendere fino a quel
punto?! Per pochi minuti si era illuso che lo ricambiasse, che
finalmente non avrebbe più dovuto nascondere i propri
sentimenti, invece lo aveva preso in giro. Lasciò il suo
viso con un gesto secco, stizzito, e chinò lo sguardo. Come
poteva guardarlo in faccia ora? Come poteva aggiustare quella
situazione? Fece per allontanarsi, quando il gesto di Miku lo sorprese:
lo stava baciando.
Comprese subito la ragione del suo sbalordimento: non era da tutti i
giorni che lui mostrasse i propri sentimenti.
Senza aspettare oltre chiuse gli occhi, approfondendo il bacio.
Passò la lingua sulle sue labbra, molto lentamente, mentre
si metteva a cavalcioni di Miku. Sorrise tra i baci, sentendo
l'eccitazione dell'altro, a malapena coperta dalla stoffa leggera dei
pantaloni.
Il batterista portò le mani alla vita del castano,
solleticandola appena, ed iniziando la risalita del petto, senza
fretta. Il vocalist, da canto suo, diede un'improvvisa spinta col
bacino, facendo sfregare le loro erezioni.
Fu Teruki ad ansimare questa volta, arrossendo subito dopo. Gliel'aveva
fatta pagare per prima? Sorrise, dispettoso.
Fece per dire qualcosa quando Miku diede un'altro colpo di bacino e
questa volta ansimarono entrambi. Purtroppo però, nessuno
dei due si rese conto che la porta veniva aperta proprio in quel
momento, facendo comparire il terzo membro degli An Cafe.
Kanon stette in silenzio per qualche secondo, per vedere se uno dei due
compagni si accorgeva di lui, ma nulla. Erano troppo presi tra ansiti,
gemiti e baci per badare a lui. Ridacchiò <<
Avete intenzione di andare oltre? >> disse, facendoli
sobbalzare.
I due amanti si voltarono a guardare il bassista, che continuava a
ridacchiare. Il batterista si tolse dalla propria posizione, rosso in
volto. Perché non imparava a bussare? << Che
cosa vuoi? >> domandò, spazientito.
Kanon alzò le spalle. << Sono già
le dieci... Tra meno di dieci minuti dovremmo essere in sala,
ricordate? >> aveva un tono retorico, scontando il fatto
che se lo fossero dimenticati.
<< Già le dieci?...uhn, andiamo...
>> il nero guardò l'amante, infondendogli
coraggio. Gli prese una mano e gli baciò le nocche, quando
notò lo sguardo malinconico dell'altro.
Miku alzò lo sguardo su di lui e sorrise. <<
Andiamo >>. Si alzò.
Sì, si disse, sarebbe andato tutto bene
§******OWARI******§
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