When you're gone
Quando si parla di Good Charlotte vengono subito
alla mente sempre e solo i gemelli Madden -.- Ma non dobbiamo dimenticarci
di Billy,il nuovo arrivato Deano e Paul. Nelle ff non hanno quasi mai ruoli
principali ed è proprio per questo che ho deciso di creare una one-shot
interamente dedicata a questo straordinario bassista *-* ( che tra
l'altro in questi giorni si sta riprendendo da una brutta caduta durante un
concerto e perciò gli auguro di guarire completamente al più presto <3).
Pubblicata per la prima volta su un forum dei Good Charlotte,ma l'ho riveduta e
corretta per postarla qui ^-^
When you're gone { I need to feel you here with me.
}
I always needed time on my own I never
thought I'd need you there when I cry
Non avrei mai pensato che potessi diventare così importante per me e
occupare un posto così grande nel mio cuore. Io,una ragazza come tante,forse
un po’ esuberante e saccente,che non pensava a nient’altro che alla scuola e ad
ottenere sempre bei voti e tu,un ragazzo dell’ultimo anno preso in giro da tutti
coloro che continuavano a considerare la tua passione per la musica una
sciocchezza o una cosa che di certo non ti avrebbe salvato la vita. Eppure continuavi per la tua strada,sordo a tutti quegli
insulti.Passavano i giorni,ma il tuo amore per il basso non diminuiva. Ancora
ricordo il giorno in cui ci siamo conosciuti; quel giorno che ho considerato
come il peggiore di tutta la mia vita e solo ora mi rendo conto che è stato il
migliore in assoluto. Io ero seduta al mio solito tavolo nella caffetteria
della scuola dopo averlo avevo riempito di quaderni e sopra la
solita pila di libri avevo appoggiato il mio bicchiere di caffè. Che cosa
stupida,avrei dovuto prevedere che quel bicchierone si sarebbe rovesciato da un
momento all'altro. In quel momento tu stavi correndo con il tuo basso
e distrattamente facesti cadere il mio caffè come immaginavo.Ti sei voltato
verso di me sbarrando gli occhi,poi sei rimasto a fissare tutti quei fogli che
pian piano assorbivano la bevanda colorandosi di marrone chiaro.
"Mi dispiace, io non volevo,davvero!”
Hai esclamato e con un gesto poco aggraziato hai
cercato di riparare il danno appena fatto ma io
ti bloccai. ”Gli
occhi servono per guardare” ti risposi acida chiudendo in fretta il libro di
storia.Mi hai guardato con un’espressione strana,un misto tra l’essere
mortificato e l’essere
divertito.
”Che vuoi?” continuai io rimettendo nella borsa
i pochi libri superstiti.Mi hai teso la mano e mi hai sorriso.”Io sono
Paul”. In quel momento avrei voluto ridere per non piangere,o per urlarti che
non poteva risolvere tutto così sapendo di aver appena mandato all'aria un
lavoro costato due notti intere; avrei dovuto odiarti per il resto della mia
vita,perché ormai era questo che provavo per ogni singolo studente della scuola.
Puro odio. Nonostante questo c'era qualcosa in te che mi spinse ad andare oltre
e soprattutto ad archiviare la faccenda in fretta; così,ti tesi la mia mano e mi
presentai,abbozzando un sorriso.
And the days feel like years when I'm alone
Dopo quel giorno non ti ho più rivisto per settimane,o forse
addirittura mesi. Andavo assillando le mie amiche che non riuscivano
più a sopportare me e le mie strane congetture su un tuo possibile cambiamento
di scuola.Per fortuna niente di ciò che dicevo era vero,poiché un giorno ti
presentasti davanti casa mia con un mazzo di rose e sorridendo mi chiedesti di
uscire senza troppi giri di parole. “Se faccio il simpatico magari rimedio a
quel disastro” “Non serve,ti ho già perdonato sai?Dove
andiamo?” “Mhm..scegli tu” Questo è stato l’errore più grande che potessi
fare in quel momento,non avresti mai dovuto chiedermelo sapendo che ti avrei
portato in uno dei più grandi centri commerciali della città e non ti avrei dato
alcun modo di fuggire.Tu non facevi altro che seguirmi lamentandoti ed io
ridevo ad ogni tua espressione quando ti mostravo qualsiasi cosa. “Mi spieghi
cosa te ne fai di un portachiavi a forma di pinguino?” “E’ carino!” “Ma è
inutile,e costa troppo per essere un portachiavi” “E a te cosa
piace,sentiamo...” “Mhm..le cose gratis” dicesti,ed entrambi scoppiammo a
ridere.Mi hai trascinato via da quel negozio mentre i commessi e i clienti ci
guardavano sconcertati,ma anche divertiti dal nostro atteggiamento. Mi
dimenavo cercando di liberarmi dalle tue braccia possenti,ma vincesti tu e io mi
ritrovai in un negozio di strumenti dove era impossibile fare un singolo
passo.Bassi e chitarre occupavano ogni centimetro di quel pavimento e non
riuscivo a seguire le tue spiegazioni.Ti rivolgesti al proprietario del negozio
e quando uscimmo avevi in mano un nuovo basso. “Suono in un gruppo” mi
informasti accarezzando il basso appena comprato. ”I Good Charlotte.E se tutto
va bene andremo in tour” Eri estasiato da quel sogno che era ormai prossimo
dall’essere realizzato,te lo si leggeva in faccia. “Questo vuol dire che
andrai via molto spesso” aggiunsi malinconica consapevole che un
giorno,magari,tutto quello che stava cominciando tra di noi potesse finire d’un
tratto. Ti facesti serio e mi presi il viso tra le mani.”Ma tornerò.Non
voglio scappare da te” mi sussurrasti prima di darmi un bacio.
And the bed where you lie is made up on
your side
Ora sono distesa sul
nostro letto dove mi hai detto per la prima “ti amo” e dove abbiamo fatto per la
prima volta
l’amore.
Avevi ragione,ai Good Charlotte era andato tutto bene e non facevate altro che
fare tour e rinchiudervi in sala d’incisione per registrare e produrre album.
Ma ne valeva veramente la pena perché siete bravissimi,e tu con quel basso
facevi magie. E’ triste addormentarsi ogni notte senza averti accanto,senza
assaporare ogni minuto la tua presenza,senza perdersi nel calore che emani ad
ogni tuo abbraccio.A volte mi ritrovo ad accarezzare il cuscino in
lacrime,pensando a cosa potessi fare in quel momento,dove avresti suonato,chi
avresti reso felice soltanto per poche ore. So che per voi la musica è il vostro ossigeno e i fans sono ciò di cui
avete più caro,ma ci sono alcuni momenti in cui non vorrei affatto che fossi
famoso,ti vorrei tutto per me,in fondo tu sei mio e di nessun’altra.
When you walk away I count the steps that
you take Do you see how much I need you right now
“Torno presto amore”. Ogni volta mi regalavi un bacio sulla
guancia e mi salutavi con la mano mentre fuori il tour bus ti aspettava con i
tuoi amici già dentro.Prometti che appena avresti avuto un attimo di
tranquillità ti saresti attaccato al telefono e avremmo parlato per
ore,sussurrandoci parole dolci. Tutto questo però non è mai accaduto,non hai
mai avuto attimi di tranquillità,non siamo mai stati al telefono per ore quando
tu eri dall’altra parte del mondo. I miei studi vanno avanti,e vorrei
condividere ogni buon risultato e ogni soddisfazione con te,ma tu sei lontano
chissà dove a firmare autografi,e in quel momento magari neanche sei in grado di
capire quanto io abbia bisogno di te.
When you're gone The pieces of my heart are missing you When
you're gone The face I came to know is missing too When you're gone The
words I need to hear to always get me through the day and make it ok I miss
you
Non sai quante volte ho pensato
di prendere il primo aereo e venire da te,ma non so come qualcosa mi ha sempre
fermato.Cerco di trascorrere i giorni normalmente come quando ancora non ti
conoscevo, ma non posso.Afferro il cellulare e controllo ogni cinque minuti
desiderosa di vedere apparire su quel dannato display un tuo messaggio,uno
squillo. Mi manchi,mi manca ogni singolo particolare di te: il tuo viso dolce
capace di infondere serenità a chiunque ti guardi,i tuoi discorsi senza senso e
le parole che mi dici prima di un esame per incoraggiarmi e farmi andare
avanti,per farmi affrontare nel migliore dei modi la giornata. Durante le
lezioni mi accorgo che non seguo gli insegnanti,piuttosto passo le ore scrivendo
il tuo nome e contornarlo di cuori su quel quaderno che mi sarebbe dovuto
servire per appuntare quel passo difficile,una data importante da ricordare. Mi
comporto come una ragazzina che ha un cantante preferito ma sai? Non mi
importa,non mi vergogno a dimostrarti così
tanto amore.
I've never felt this way before Everything
that I do reminds me of you
Il mio
è un sentimento profondo,farei di tutto per te amore mio,e so che anche tu sei
disposto a fare qualsiasi cosa pur di farmi star bene. Quando torno a casa e
preparo da mangiare ripenso a tutte le volte che la domenica mattina venivi in
quella stanza e,cingendomi la vita,mi davi un bacio tentando di mangiarti
tutto,nonostante io più volte ti impedivo di farlo. “Sono le 8 di mattina e
ho fame,se permetti” mi dicevi sempre facendo finta di esserti offeso.Sapevi
benissimo che io non ero capace di resistere a quella tua espressione,e alla
fine ti lasciavo fare.
And the
clothes you left, they lie on the
floor
And they smell just like you, I love the things
that you do
Più volte mi hanno
consigliato di trovarmi un’occupazione,e non pensarti troppo.Di sicuro in quei
momenti ti stavi divertendo e non volevo assolutamente che al tuo ritorno
venissi a sapere che invece io ho trascorso tutto quel tempo a piangermi addosso
perchè non so stare senza di te neanche un’ora. Stava arrivando la
primavera e ridendo,pensai che dovevo approfittare di quel momento per aprire
l’armadio e svuotare la tua parte. In quel modo non avresti potuto avere
qualcosa da ridire su ciò che decidevo di tenere e ciò che era destinato a
finire in uno scatolone per un bel po’ di mesi. Afferro una tua vecchia
maglietta nera il cui logo è ormai sbiadito dal tempo o forse da un cattivo
lavaggio e la metto addosso,immaginando di abbracciarti. Mi distendo sul
letto con le braccia incrociate e chiudo gli occhi,sospirando.Mi rigiro più
volte,asciugandomi gli occhi lucidi e cerco di continuare il mio lavoro,ma
decido di chiudere le ante con un gesto brusco e violento.
All I ever wanted was for you to
know Everything I'd do, I'd give my heart and soul I can hardly breathe I
need to feel you here with me, yeah
Passano i secondi,minuti,forse ore.Il cielo si annuvola e in lontananza
avverto i primi tuoni.Chiudo la porta della stanza sistemando però il letto, la
cui federa era stata stropicciata dal mio corpo,e mi dirigo in salone con
l’intento di guardare la televisione quando la porta d’un tratto viene
spalancata e tu compari sull’uscio. Corro ad abbracciarti mentre tu non la
smetti di ridere,mi accarezzi i capelli e la vita.Entri in casa chiudendo la
porta e restiamo in piedi a baciarci,mi era mancato anche questo. “Ti sono
mancato?” mi chiedi,conoscendo già la risposta. “Tantissimo” ti
sussurro,prima di levarti la giacca. Mi prendi in braccio e mi porti in
camera dove ero stata poco prima.Ti guardi intorno e con lo sguardo mi chiedi
cosa ci facessero tutti quegli scatoloni per terra. “Faccio pulizia” ti
rispondo,facendoti sdraiare sul letto. “Tanto dopo vado a riprendermi i
vestiti” aggiungi ridacchiando,mentre i nostri due corpi diventano uno
solo. “Ti amo Julie.” mi dici qualche istante dopo,accarezzandomi le
guance. “Ti amo anche io Paul,sono stata male.” ammetto,abbracciandoti.”Non
andare più via” farfuglio chiudendo gli occhi. “Ora sono qui, amore,non andrò
da nessun’altra parte se tu non sei con me.” Alzo di scatto la testa e ti
sorrido,ti bacio e tu mi stringi ancora più forte come per non lasciarmi
andare,ma io non sarei scappata da te.
This Web Page Created with PageBreeze Free
Website Builder
|