Loving you a thousand times

di SSONGMAR
(/viewuser.php?uid=438928)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lui mi guardava da lontano ed i suoi occhi erano sommersi dalle lacrime.
A tale visione rimasi pietrificata, non conoscevo il ragazzo in questione ma ero certa di amarlo. Lui mi si avvicinò e si portò una mano al cuore e con voce tremante disse…”
- Ciel - una voce stridula in lontananza interruppe il mio meraviglioso sogno. Mi svegliai e mi ritrovai distesa nel mio letto sfatto a guardare il soffitto che quella mattina sembrava essere più interessante del solito. – Ciel – urlò di nuovo mia madre. – Sono sveglia – risposi con aria seccata. Mi diressi verso il bagno e mi diedi una bella rinfrescata; era il 16 Settembre ed era il primo giorno di scuola. Indossai la mia divisa; dopo un’estate intera avevo dimenticato la morbidezza della sua stoffa, una divisa semplice alla marinara, gonna blu a vita alta con una camicetta bianca ed un bel fiocco rosso che rappresentava la mia scuola. Scesi in cucina e non ebbi modo di fare colazione poiché ero abbastanza in ritardo, ed era solo il primo giorno di scuola.
- Abbiamo finalmente l’onore di vederti – borbottò mio padre mentre era intento a leggere il giornale; io non risposi, gli diedi un leggero sguardo e scappai via prendendo il pranzo che mia madre aveva amorevolmente preparato.
La mia scuola disponeva di una mensa ma quel cibo era davvero immangiabile ed, avendo avuto una brutta esperienza al secondo anno, mia madre aveva deciso di prepararmi un pranzo pronto.
- Ehi Ciel – qualcuno aveva sollecitato la mia attenzione residua. Mi voltai e vidi Key, il mio migliore amico che mi si avvicinava in tutto il suo splendore. Ci eravamo conosciuti all’asilo ed avevamo frequentato anche le elementari e le medie assieme, ed ecco che ci ritrovavamo al quinti anno, ancora insieme e più amici di prima.
Key è un ragazzo alto, biondo e con due occhioni azzurri e profondi, che praticamente parlano.
Prendemmo il bus e ci dirigemmo direttamente verso gli ultimi posti, eravamo soliti ad accucciarci l’uno accanto all’altra con le cuffiette alle orecchie ad ascoltare i nostri gruppi preferiti.
Arrivati a destinazione io feci un sospiro profondissimo; ero contenta di ritornare a scuola poiché avrei rivisto le mie amiche, ma l’esame di stato mi rendeva assai nervosa.
Key mi poggiò la mano sulla spalla e con un cenno di sorriso mi fece capire che avremmo affrontato, come sempre, quel nuovo anno assieme.
Un branco di disagiate stavano arrivando da lontano correndo. Erano le mie amiche, le migliori per essere precisi. Con loro condividevo tutto ed erano praticamente la mia famiglia. Ines, Savannah, Sophie, Sully, Jasmine e Selvy, le persone più strambe che avessi mai conosciuto.

Ines è la mia cara amica dai capelli rosso fuoco, ha una pelle chiarissima piena di lentiggini e degli occhioni verde smeraldo. Simpatica e socievole ma abbastanza chiusa quando si tratta di esprimere i sentimenti. Altezza media e fidanzata con Jonny, l’amore della sua vita.
Savannah è l’intellettuale del gruppo. Capelli corti ed occhi castani, innamorata del solito stronzo di turno.
Sophie e quella un po’ snob. Altissima e sempre alla moda, capelli color caramello ed occhi azzurri.
Jasmine, invece, è la solita pigrona. Capelli castano scuro, occhi neri ed altezza media, come tutte noi d’altronde.
Poi c’è Sully, la creativa del gruppo, se fosse nata in un’epoca diversa avrebbe sicuramente fatto concorrenza a tantissimi artisti con i suoi disegni. Capelli biondi ed occhi blu notte, ma ahimè tanto timida ed impacciata.
Selvy, la ribelle del gruppo. Ama tutto ciò che si avvicini al rap ed il suo stile è molto particolare. Ama tantissimo i teschi e cose di genere rock. Capelli ricci e biondi, occhi castano/verdi; la solita stronza.
Per finire ci sono io. Una ragazza semplice ma tanto sognatrice, a tal punto da ritrovarsi sempre con la testa tra le nuvole, capelli lunghi e neri, occhi castano scuro e tanta voglia di fare.



Felici per esserci riviste entrammo in classe e ci posizionammo ai nostri posti, io mi sedetti accanto ad Ines che, a quanto pare, aveva tanto da raccontare. Era fidanzata da ormai sei anni e quella appena finita era stata l’estate che aveva trascorso insieme al suo ragazzo, Jonny. Era emozionatissima e la cosa mi puzzava.. aveva finalmente avuto la sua prima volta?
Ad interrompere la nostra eccitazione fu la preside che piombò improvvisamente in classe spalancando la porta con tal forza da far tremare tutte le finestre. Altezzosa come sempre mostrò il suo sorriso sgargiante e finto, come le extension che portava ai capelli. – Buongiorno classe – disse tutta entusiasta. – Ho la gioia e l’onore di presentarvi il vostro nuovo professore di matematica. – In classe si udì un coro scocciato. – Si, so benissimo quanto voi siate in contrasto con la materia – aggiunse lei – ed è proprio per questo che ho deciso di assegnarvi un professore poco più grande di voi. Non siate maleducati e trattatelo bene. – La notizia mise in moto gli ormoni di tutta la componente femminile della mia classe, facendo invece calare lo sconforto e la rabbia sui volti dei maschi. – Prego professor Wolf, entri pure. -
Varcò la soglia il nostro nuovo professore.
In classe ci fu silenzio. Era giovane, alto, palestrato e moro. Pelle chiara e candida come la neve, occhi grandi, scuri e profondi. Alzò lo sguardo ed accennò un sorriso.
- Salve ragazzi, lieto di conoscervi, io sono il professor Lendon Wolf. -




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1866943