Seven Songs

di sophyakarenina
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Ho sempre creduto di poter avere tutto il tempo del mondo per prendere quella decisione.

Che non c’era alcun bisogno di affrettare le cose: in fondo, stavamo bene anche così. Io e te.
Sono stati tanti i motivi per cui non ho saputo decidermi prima, troppi perché potessi chiudere gli occhi e fare finta che non fosse mai accaduto nulla tra di noi, così da potermi sentire felice.
Non ho potuto farlo, sebbene fossi consapevole che la mia vita fosse legata a te in modi che non so spiegare neppure oggi.

Oggi che mi ritrovo da sola. Senza potermi aggrappare nemmeno al pensiero che in ogni momento tu ci sei, da qualche parte, anche se non con me e vivi la tua vita facendo successo.
Sono qui davanti a te oggi, davanti a ciò che resta di te. E mi sento stupida a parlarti così, perché non è come quando ci dicevamo tutto quello che ci passava per la testa in quella vasca da bagno. Avevo bisogno di prendermi un momento e trovare il coraggio di venire, lo sai che è la prima volta. E ora mi sento a disagio.

Secondo Yasu era troppo presto per venire qui, forse credeva che fosse troppo presto per me per accettare la realtà. E probabilmente non si sbaglia.

Faccio ancora fatica a rendermene conto: fai talmente parte di me da dimenticare che sei diventato solo un ricordo.
Tutto questo non ti rende giustizia. Eri così giovane e meritavi di più. Meritavamo di più.
Il profumo dei fiori recisi che ti circondano è quasi nauseante, non immagini neppure quanti fans abbiano portato mazzi di fiori, peluche, biglietti e lettere solo per te.

A confronto mi sento quasi inadeguata ad averti portato soltanto un fiore, il tuo fiore. Quello che ho tatuato sul braccio, come la tua presenza.
E’ come se ti indossassi. Come se tu avessi lasciato la tua pelle sulla mia, il tuo odore. Tutto.
Vorrei che mi dicessi come fare per sopravvivere a tutto questo, perché purtroppo so che sopravvivrò. Ma non puoi, lontano come sei anche se urlassi, non potrei sentirti.

Dovrò riuscirci senza il tuo aiuto.
Uno dei motivi che mi hanno spinto qui è questo pacchetto, l’ultima cosa che è rimasta di te in quell’auto, insieme alla tua chitarra. Me la sono fatta restituire, credo che la regalerò a Nobu e so che ne saresti contento. Ma, questo pacchetto, il tuo ultimo pensiero per me, non ho ancora avuto il coraggio di aprirlo.
Voglio farlo ora, adesso che siamo soli. Ora che posso permettermi di piangere senza che tutti corrano al mio fianco cercando di consolarmi.

L’unica persona che saprebbe cosa fare ora non c’è più.
Ecco. E’ aperto. Un cd senza etichetta ed una lettera.


Nana sai che non sono mai stato bravo a trovare le parole giuste, quelle che avresti voluto sentire nel momento adatto. Sono solo un musicista e il massimo che posso fare è scrivere canzoni. E’ per questo motivo che per il tuo compleanno ho scritto per te sette tracce musicali, per cercare di raccontarti quello che sento, per dirti quello che sei per me e per farti sapere che sarai per sempre la mia Nana.
Tanti auguri!
Ren.





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