Pairing/Characters: Miles
Matheson
Rating: PG
Warnings: Gen,
Spoiler 1x15;
Word
Count: 570
(fdp)
Disclaimer: Niente
di mio, non ci cavo un euro.
N/A: Scritta
per 500themes_ita,
prompt #11.
Spirito spezzato.
Soldier side
I
mestieri più antichi del mondo sono la prostituzione e la
guerra, e sotto molti aspetti sono molto più simili di
quanto uno possa immaginare.
Prima
di tutto, proprio come il sesso si riduce sempre ad un unico atto, a
prescindere dalla puttana, ogni guerra è uguale ad un'altra,
a prescindere dal soldato.
Questo
Miles lo sa bene: conosce la guerra, ci ha fatto l'amore tante volte.
Ne
riconosce l'odore e il sapore di sangue, di sudore e di polvere da
sparo; ne riconosce la sensazione al tatto, con il metallo delle
pistole che all'inizio è freddo tra le mani, per poi
diventare sempre più caldo, fino quasi a bruciare le dita.
Ne riconosce i movimenti: il gesto meccanico con cui cambia il
caricatore, ogni affondo della spanda, il lancio perfetto di ogni
granata. Infine è il suo stesso corpo a riconoscerla
nell'adrenalina che gli fa ribollire le vene e acuisce tutti i sensi,
nei muscoli tesi e contratti, sempre pronti a scattare, nella fatica e
nel dolore che si accumulano in un angolo, ignorati fino allo stremo
delle forze.
Quindi
sì, sotto questo aspetto anche questa che sta portando
avanti con i ribelli e la Federazione della Giorgia è una
guerra.
Eppure
c'è qualcosa di sbagliato. Qualcosa che non gli torna.
Qualcosa che rende tutto diverso.
La
mano di Miles trema intorno al bicchiere quando se lo porta alle labbra
per l'ennesima volta. L'alcool gli brucia la gola e per un attimo gli
inumidisce gli occhi.
Hanno
vinto, ripete a se stesso.
Ma
è una vittoria senza gloria, pensa subito dopo. Oppure la
gloria c'è, ma lui non riesce più a vederla
perché quando ci pensa sono altre le immagini che gli
occupano la testa.
Le
uniformi che un tempo anche lui aveva tanto fieramente indossato.
I
ventidue cadaveri distesi uno di fianco all'altro.
Le
mani di Charlie macchiate di sangue.
Miles
scuote la testa. È stanco, ed è una cosa
più che comprensibile. E sta invecchiando, altra cosa
perfettamente naturale e con cui ricordarsi sempre di dover fare i
conti.
E
comunque, anche se non ama più la guerra, sa ancora farla,
no? Quindi le cose non vanno poi cosi male.
Anzi,
forse è una buona cosa che la sua sete di sangue si sia
estinta del tutto. E forse è per questo che, pur avendo
tradito Bass, non è mai riuscito ad ucciderlo. Forse...
forse persino per lui c'è speranza, se non redenzione.
Tanti
altri forse si depositando sul fondo del bicchiere, e Miles lo riempie
di nuovo per poi ingoiare anche quelli.
Sono
tutte stronzate, ma è bello crederci per qualche momento o
due.
*
Il
cielo inizia a scivolare nel grigio indistinto dell'alba. Il cadavere
di Emma è già freddo come marmo. Un'altra tomba,
un altro pezzo di passato venuto alla luce solo per essere ficcato
subito dopo sotto due metri di terra.
Questa
volta, quando Jim gli offre la sua fiaschetta, Miles scuote la testa.
Non ha bisogno di bere.
Ha
bisogno di uccidere.
È
un bisogno che gli brucia dentro come l'incendio di poche ore prima, di
cui porta ancora addosso il puzzo di bruciato. Ora che anche l'ultima
barricata di affetto che ancora resisteva tra di loro è
stata abbattuta, ora che può finalmente affermare che il
Bass che conosceva lui è veramente morto, le cose sono di
colpo diventate più semplici.
Anche
la vendetta è un mestiere antico.
E
per quanto orribile possa sembrare, dopo tanti rimpianti e sensi di
colpa, finalmente Miles Matheson si sente di nuovo se stesso.
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