-Hudson, già che sei in piedi predi qualche birra, sto
morendo di sete!-
Axl Rose non sprecava il respiro per aggiungere un "per favore".
Non che questo fosse un problema per Slash, ma da amabile signore quale
era, notava i piccoli dettagli che contornavano la sua vita.
Gentilmente prese qualche lattina della fresca bevanda, porgendone poi
una al suo cantante.
-Quando l'hai finita, ficcatela nel culo.- Disse il chitarrista,
imperturbabile.
Mentre il rosso rispondeva con un vocabolario ricco di turpiloqui, Izzy
apri la sua lattina di birra, intento in una delle sue riflessioni.
Will e Saul si sarebbero ammazzati presto o tardi.
Loro erano due galli in un pollaio e, come tali, arricchivano le
giornate con dei graziosi scontri, ogni tanto arrivando alle mani.
Ma finchè i loro battibecchi coinvolgevano una donna o, ben
appunto, una bevanda pressochè analcolica, non c'era nulla
di cui preoccuparsi.
-Credo di avere bisogno di una doccia!- Esclamò Duff,
stravaccato sul divano sfondato.
-Si Duff, lo credo anch'io.- Rise Izzy, sfottendo il biondo.
-Fanculo Stradlin.- Rispose cordiale il bassista, mentre si alzava dal
giaciglio e dava una benevola pacca sulla spalla del chitarrista
ritmico.
-A me è venuta fame, vado a...-
Steven, con dipinto un sorriso innocente che solo lui avrebbe potuto
fare, venne brutalmente interrotto dalla voce di Axl.
-No, qualsiasi cosa sia no. Ti preparo io quello che vuoi, ma tu non
devi avvicinarti ai fornelli.-
Il cantante sbraitava con un panico alquanto estraneo negli occhi.
-Avanti Rose, mi sembra che il bue stia dando del cornuto all'asino. Tu
sei peggio di Steve in cucina.- Rise Slash, burlandosi di Axl.
-Lasciamo perdere, ti aiuto io Steve, cosa devi cucinare?-
Domandò Izzy, scrutando il batterista.
-Volevo solo farmi un panino, non ho bisogno di aiuto...- Rispose il
biondino.
Esalando un respiro di sollievo, Izzy si rilassò sulla
poltrona su cui sedeva.
-Ok Steve, se hai bisogno di qualcosa chiamaci, stai attento.-
Il chitarrista si espresse come se stesse parlando con un bambino.
Non che ci fosse molta differenza, tra Steve e i marmocchi.
-Ma certo Izzy, non ti preoccupare.- Sorrise gentile il biondino.
Finalmente era solo, chiuso in quel cucinino diroccato, seppur molto
servizievole.
Un paio di giorni prima era passato da sua madre, giusto per fare un
saluto e magari guadagnare qualche dollaro di mancia.
In casa aveva trovato un libro, e subito i suoi occhi erano stati
catturati dal nome di una ricetta:
CIOCCOLATINI AL RUM...
Li avrebbe preparati ai ragazzi, e loro avrebbero riaquistato la
fiducia persa nelle sue doti culinarie.
Dalla piccola dispensa situata sopra i fornelli, estrasse qualche
barretta di cioccolato al latte.
Poi, senza sforzarsi troppo, trovò una bottiglia
già aperta di Rum.
Scartò le barrette, le fece a pezzi, e le mise in un
padellino, mentre gli altri ragazzi guardavano la televisione.
-Tutto bene Steven?- Urlò Duff, fresco di doccia.
-Si Michael, va tutto a meraviglia...- Rispose rassicurando i compagni.
Una volta che il cioccolato fu sciolto, Steven aprì la
bottiglia, pronto a versarne il contenuto.
Senza immaginare cosa sarebbe successo entro qualche secondo.
-Ok ragazzi, ha risposto, possiamo stare tranquilli!-
Esclamò Duff soddisfatto.
Poi tutto accadde così velocemente, che a stento i ragazzi
se ne accorsero.
Un rumore sordo provenì dalla cucina, seguito poi dalle
imprecazioni di Steven.
Altrettanto seguito da una nuvola di fumo nero.
Si alzarono tutti e quattro con uno scatto spaventosamente veloce,
dirigendosi istantaneamente verso la piccola cucina del magazzino.
Se ne rendevano conto solo in quel momento, maledizione.
Ma ormai era troppo tardi, non gli rimaneva altro che attivarsi, e
salvare quel poco che sarebbe rimasto!
Il fuoco divampava violento, mentre il batterista provava a spegnerlo
con delle bottiglie d'acqua.
Subito i ragazzi seguirono il suo esempio, chi usando dei secchi, chi
usando il cilindro di Slash.
E finalmente riuscirono a spegnere le indomite fiamme.
-Porca puttana Adler, stavi per dar fuoco al magazzino, ma cosa ti
passa per la testa?- Sbaitò Axl.
-Io volevo solo fare dei cioccolatini, ho messo il rum e si
è incendiato tutto, non volevo.- Si giustificò il
biondino, la voce tremante per lo spavento.
-Al diavolo i fottuti cioccolatini, hai rischiato di ucciderci.- Slash
diede man forte ad Axl.
-Sei un incoscente Steven, non ci si può fidare di te.-
Intervenne Izzy.
-Ma non l'ho fatto apposta, giuro.- Tentò ancora di
giustificarsi il batterista.
Duff, vedendo l'amico in difficoltà, intervenne
preventivamente, cercando di difenderlo.
-Avanti ragazzi, non l'ha fatto di proposito, stiamo tutti bene, e poi
questa vicenda ha un lato positivo...-
-Illuminaci pertica, quale sarebbe il lato positivo?- Sbuffò
scocciato Axl.
-Questo magazzino ha rischiato di andare a fuoco, un pò come
l'Inferno!- Esclamò il bassista, sorridendo.
-E allora? Non vedo niente di positivo, abbiamo rischiato di rimanere
senza una fottuta casa.- Sputò fuori Slash.
-Ma no idiota, volevamo un nome per battezzare questo posto, ed io l'ho
trovato: Benvenuti nella Hell House!-
Carissimo popolo di EFP...
Sono sempre io, la pallosa autrice di Smell Like Teen Spirit, che ha
deciso di cimentarsi in un One Shot.
E' la prima che pubblico, devo ancora farmi il callo, quindi mi aspetto
pomodori e uova marci.
Mi auguro che questa demenzialità vi faccia ridere, almeno
un pochino...
Fatemi sapere cosa ne pensate, accetto ogni genere di critica!
Un saluto a tutti, ma proprio tutti quanti:)
Sara
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