Harry si diresse verso la sua classe: era agitato da ciò che la figlia gli aveva detto la
sera prima
Flashback
“Com’è andata a scuola papà?” Chiese Heather appena preso posto sul sedile del
passeggero: dopo aver finito la scuola era venuta a piedi per fare una sorpresa al
padre.
“tutto bene, ma non dovrei essere io a chiederlo a te?” Rispose divertito lui, anche se
in realtà non era affatto contento che la figlia andasse in giro da sola: penserete che
è un padre troppo protettivo, ma fidatevi, lo sareste anche voi al posto suo.
“A proposito papà, mentre ti aspettavo ho visto un ragazzo che mi osservava con
insistenza” Ricordò lei.
“Tranquilla tesoro: sicuramente ti stava guardando perché ti trovava carina” Non
era per niente sicuro di ciò che aveva detto, ma scelse di risponderle così per non
farla preoccupare.
“in ogni caso, però, domani aspettami a casa… ok?” Non voleva che la figlia si
preoccupasse, ma non voleva preoccuparsi neanche lui (non dopo ciò che era
successo anni prima).
Fine Flashback
“Salve ragazzi!” Disse lui dopo aver posato la valigia accanto alla cattedra ed essersi
girato verso la classe.
A differenza del giorno prima, la classe si trovava in un silenzio tombale, non per
paura, ma per cercare di capire cosa stesse tramando il nuovo professore… alias il
nemico. Nonostante ciò, l’ora passò più o meno in tranquillità: escludendo una
pallina di carta che stava per colpire il neo prof (peccato che riuscì ad evitarla).
Al suono della campanella i ragazzi si diressero verso la palestra (l’ora successiva
era di ginnastica)
“Steve… potresti venire un secondo?” il ragazzo si fermò davanti alla porta e volse il
capo in direzione di Harry.
“Stai bene?” chiese preoccupato il professore.
“Si! Perché?” Chiese distratto il ragazzo. “Oggi ti ho visto distratto, come se stessi
pensando a qualcos’altro” Il ragazzo si difese subito
“Non è niente! Ora dovrei andare o farò tardi per ginnastica” E in attimo fu fuori
dalla classe.
“Tutto bene Steve?” Chiese il suo amico Michael mentre erano intenti a fare le
flessioni: era lo stesso ragazzo che il giorno prima lo aveva aspettato fuori dalla
scuola.
“Tranquillo Michael… va tutto bene stavo solo…” “…pensando a quella ragazza di
ieri” completò la frase Michael. Si conoscevano da troppo tempo, per potergli
nascondere le cose: infatti non negò nulla.
“Stasera esco con la mia ragazza… viene anche una ragazza che si è appena iscritta
alla sua scuola, così le ho detto che venivi anche tu: è da un po’ che non esci; ti
farebbe bene” Steve non tentò nemmeno di opporsi: rimase in silenzio continuando le
flessioni.
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