1915

di the_southern_pansy
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"Non ti chiedo cosa tu ci faccia qui perché mi sembra scontato".
La donna lo guardò, scostando dal viso una sottile ciocca di capelli ramati. Era comparsa dal nulla, arrivando di soppiatto dal buio della trincea di notte. Entrambi invisibili all'occhio umano.
"Decisamente scontato" sorrise, sinistra e compiaciuta.
"Era qualche tempo che le nostre strade non si incrociavano. Oserei dire fortunatamente".
"Io ci sono sempre, anche quando non ve ne accorgete. Sono stata in Cina, sai? E in India e in Sudafrica."
"Suono egoista se ti dico che per quanto mi riguarda saresti potuta restare là?". In tutta sincerità, si sentiva a disagio anche solo ad averlo pensato.
Lei rise.
"Egoista? Sei un demone, dovresti essere grato a te stesso ogni volta che ti senti egoista". Lo guardò con dolcezza. Quasi. "E' senso di colpa quello che vedo riflesso nei tuoi begli occhi?"
Crowley distolse lo sguardo dalla donna.
"Tu eri lì, ma non è colpa tua, se può farti sentire meglio. Non potrei permettere che tu ti prenda il merito di qualcosa che ho compiuto io personalmente".
Con una mano sporca di fango gli accarezzò la guancia.
Era bollente di febbre, o forse così fredda da bruciare la pelle. Il suo viso brillava.
"Ci siete tutti qui, eh?" le chiese conoscendo già la risposta.
"Assolutamente sì.  Siamo qui e ovunque in questo momento".
Un altro sorriso compiaciuto.
"Tu invece non vorresti esserci" continuò "sei così fuori posto. Così dispiaciuto".
Crowley sospirò sonoramente.
"Non è il mio genere di divertimento".
Il viso della donna si rabbuiò un istante. 
"Mi piacerebbe restare a chiacchierare ancora un po'. L'umidità del fango e l'odore del sangue mi mettono di buon umore, ma ora devo proprio andare. Stanotte si farà fuoco e l'umanità più misera celebrerà la nostra grandezza. Trovati un posto in prima fila, sarà uno spettacolo da non perdere."
Svanì.
Crowley continuò a fissare per alcuni secondi il vuoto lasciato da quella figura evanescente.
Si era calata nella trincea, assumendo i tratti di un giovane soldato, con la divisa logora e il passo insicuro.
Un incidente, un colpo sparato per errore, altre vittime inutili.
"Perchè..." domandò al nulla.
Sentì il vomito salirgli in gola.
"Un solo inferno è sufficiente".




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