Nient'altro che polvere

di Elwerien
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Prologo



La soffitta è piena di polvere. Anni di abbandono hanno lasciato la loro traccia, grigi granuli avvolgono ogni cosa.
È il loro dominio.
L’aria è soffocante, troppo densa di polvere- e di ricordi.
Nessuna orma interrompe la grigia distesa, nessun piede si è mai posato sulle antiche assi che trasudano segreti, nessuno sguardo si è mai soffermato sugli scaffali carichi di scatole lasciate all’abbandono.
Nessuna mano ha mai alzato quei coperchi per cercarvi un mondo nuovo, antico, che sa di battaglie, di eroi, di guerre e di amanti.
Nessuno, da molto tempo.
Molte cose sono cambiate da quando la soffitta è stata chiusa a chiave. I volti degli Hokage scolpiti sul fianco della montagna sono diventati sette. Il mondo è cambiato, le persone sono morte, e quelle che sono rimaste hanno dimenticato.
Ma cinquant’anni dopo la fine della guerra, rimane ancora un luogo impregnato di quelle gesta, un luogo capace di raccontare quei giorni, un luogo dove non si respira solo la polvere, ma anche i profumi di un tempo passato.

***


Brevissimo prologo; pubblicherò il primo capitolo sicuramente entro stasera, altrimenti mi sentirei parecchio in colpa...
Questa fanfiction ha partecipato al Concorso sull’Interpretazione [InoShika Version] indetto da Coco Lee sul forum.
Preparatevi ad un’invasione di fanfiction ShikaIno!




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