money
Quel pomeriggio Michelle era in
farmacia da sola: generalmente le zie si davano il cambio ad aiutarla
ma quel giorno avevano tutte altro da fare e lei aveva piuttosto la
sensazione che da quando aveva "ufficializzato" la sua relazione con
Jefferson loro pur prendendola abbastanza bene in apparenza non
l'avessero ancora digerita del tutto ma lei aveva detto chiaro e tondo
che non voleva sentir ragioni: era adulta e vaccinata e sapeva bene che
dei due sarebbe stata lei quella che avrebbe portato a casa piu' soldi
ma non gliene importava niente e in fin dei conti non e' che lui fosse
uno scansafatiche, anzi.
Negli ultimi tempi poi aveva cominciato anche a legare con Grace e per
fortuna la maggior parte delle sue preoccupazioni era svanita: la bimba
sembrava a suo agio con lei e per non forzare troppo le cose ancora non
era andata a casa di Jefferson bensi' erano usciti una volta per una
cena e un'altra al cinema.
Proprio in quel momento squillo' il telefono "Michelle? Sono
Mary-Margaret, puoi venire qui? Si tratta di Grace" "Sta
male?" chiese la farmacista preoccupata "No ma e'
meglio che vieni subito" le disse l'amica.
La ragazza prese la sua Kia e corse alla scuola elementare, una volta
arrivata trovo' Grace, Mary-Margaret e la preside che l'aspettavano
nell'ufficio di quest'ultima.
"Mi spiace averla disturbata signorina ma Grace oggi si e' comportata
molto male" le disse la donna.
"Che e' successo?" chiese Michelle guardando la bambina che
sedeva in un angolo con gli occhi bassi.
"Ha picchiato una sua compagna, Eliza Dornell lei e sua madre se ne
sono andate poco fa, avremmo dovuto contattare suo padre lo so ma non
riuscivamo a trovarlo e l'altro numero di emergenza e' il tuo"
spiego' Mary-margaret.
Michelle era stupefatta: di tutto quello che si era aspettata questa
era proprio l'ultima cosa, Grace tutto le sembrava tranne che una
bambina cui piaceva fare a botte ma decise di non insistere per il
momento tanto piu' che l'altra non era nemmeno presente cosi' prese per
mano la piccola e disse "sono certa che non capitera' piu',
arrivederci" quando uscirono decise di non portarla subito a
casa ma di arrivare fino al parco cittadino a piedi per poterle parlare.
Si sedettero su una panchina e visto che Grace ancora non aveva aperto
bocca parlo' lei e decise di prenderla alla larga "Sai, non
sempre si va d'accordo coi compagni di scuola e' normale ma dare sberle
e' sempre sbagliato qualunque cosa lei ti abbia detto o fatto".
"Non mi ha detto ne' fatto niente" rispose la bambina
guardando dall'altra parte.
"E allora scusa perche' le hai dato una sberla? Non mi sembra proprio
una cosa da te" disse Michelle.
"Non era per una cosa detta a me...era per te" rispose Grace
guardandola finalmente negli occhi.
"Che vuoi dire?" chiese la ragazza sempre piu' stupita.
Grace sospiro' e disse "stamattina quando sono entrata in
classe Eliza mi ha detto che papa' sta insieme a te e si sposera' solo
perche' tu hai piu' soldi di noi, ma io so che non e' vero,
cosi' gliel'ho detto e ci siamo prese a sberle"
Michelle non poteva credere alle sue orecchie: aveva messo in conto di
poter sentire cose simili ma non certo dalla bocca di una bambina
"potevi andare a dirlo a Mary-margaret pero', ti
avrebbe capito e l'avrebbe sgridata" disse mettendole una
mano sulla spalla.
"Lo so ma ero cosi arrabbiata...non dirlo a papa' per favore"
le disse cominciando a piangere.
La farmacista tiro' fuori un fazzoletto dalla borsa e le asciugo' le
lacrime "va bene ma se senti altri tuoi compagni dirti cosi
promettimi che non reagirai e andrai subito a dirlo a Mary-Margaret "
"d'accordo, senti possiamo andare in un posto
prima di tornare a casa?" le chiese
"certo" rispose lei mentre salivano in macchina.
Con enorme sorpresa di Michelle erano arrivate al cimitero
"vieni" le disse Grace guidandola lungo i vialetti
"sai, mia mamma e' morta quando avevo due anni durante uno
dei viaggi che faceva con papa', e la balia che avevamo mi ha
raccontato che prima di morire lei si era raccomandata con papa'
affinche' si trovasse presto un'altra moglie anche per prendersi cura
di me ma lui non ha mai avuto nessuno ne' nella foresta incantata ne
qui, solo tu ed io sono felice che stiate assieme" a questo
discorso la ragazza sentiva le lacrime premerle gli occhi ma non fece
in tempo a replicare che la bambina si era fermata davanti ad una
lapide recante la foto di una giovane donna dai lunghi capelli biondi
raccolti in cima alla testa.
"Ciao mamma, e' un po' che non ci vediamo" disse la bambina
guardando la foto "lei e' Michelle e presto lei e papa' si
sposeranno, so che volevi questo ed io sono molto contenta di averla
come matrigna" finita la frase Grace guardo' Michelle come se
si aspettasse di sentirla dire qualcosa e lei decise di accontentarla
"signora Liddell, io amo molto Jefferson e voglio bene a sua
figlia: le prometto che avro' cura di lei come se fosse mia, non farai
la fine di Cenerentola o Biancaneve" disse rivolgendosi alla
bambina che ridacchio' "ma tu sei molto piu' simpatica
di Regina e dell'altra".
"Buono a sapersi, e ora andiamo: domani ti ci porto io a scuola"
disse mentre la riportava a casa.
Il mattino seguente erano davanti alla scuola elementare
"ecco, lei e' Eliza e quella e' sua mamma" le disse
Grace indicando una bambina bruna ed una donna avvolta in una lunga
pelliccia "ok, buona giornata" le disse baciandole
la guancia e guardandola entrare, una volta che anche l'altra
bambina fu entrata ando' verso la donna "Mi scusi, e' lei la
signora Dornell?" "Si" rispose l'altra con tono
fin troppo altezzoso per i gusti di Michelle che subito le rifilo' una
sonora sberla "Io sono Michelle Wood e se sento di nuovo
Grace dirmi che lei o sua figlia andate in giro a dire che Jefferson mi
sposera' per interesse le conviene stare bene attenta quando attraversa
la strada, sa potrei perdere il controllo dei freni..." disse
con voce calma e terribile.
"Mi sta forse minacciando?" bercio' quella "vedo
che l'intelligenza non le manca" rispose Michelle
"qualche problema con la signora dearie?" silenziosamente Gold era
andato verso di loro dopo aver osservato la scena dall'altra parte
della strada, "No Rumpel, grazie lo stesso" rispose
la ragazza "a-assolutamente no mr Gold" farfuglio'
la donna bianca in volto e senza salutare giro' i tacchi e se ne ando'.
"Da quando picchi la gente per strada?" le chiese
mentre lei si avviava verso la farmacia " da quando
dice alla figlia che io e Jeff stiamo assieme perche' io ho piu' soldi
di lui" rispose la ragazza "ti capisco, anche io e
Belle ne sentiamo di ogni anche se meno ultimamente, vedrai che alla
fine vi accetteranno" disse Rumpel andando verso il
suo negozio "Qui o nel nostro mondo certe cose non cambiano
mai" disse lei salutandolo.
angolo autrice: dunque, se avete letto l'ultimo capitolo di
storybrooke's beauty and the beast di Beauty avrete intuito che ormai
le cose tra la mia Michelle e Jefferson sono andate parecchio avanti,
per cui ho deciso di cominciare a scrivere questa long
tenendo buone alcune cose della sua storia e modificandone altre tipo
per la madre di Grace, spero vi piaccia :)
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