"Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro"
-Mark Twain.
Era difficile decifrare Remus, Tonks questo lo sapeva molto bene.
Lo era perché i sentimenti che lasciava trasparire, spesso, anzi quasi sempre, non corrispondevano a quelli che provava realmente.
Si sforzava di apparire sempre calmo, tranquillo, persino sereno, ma lei sapeva che combatteva ogni giorno una lotta interiore contro quella parte di lui che gli diceva di arrendersi, di smettere di lottare.
Aveva cercato in tutti i modi di non cedere al suo lato oscuro, ma lei lo conosceva, sapeva che dopo la morte di Sirius non era rimasto che l'ombra di sé stesso.
Remus Lupin era l'ultimo dei Malandrini, e ne soffriva terribilmente.
Prima di sposarla desiderava solo di raggiungere i suoi amici, nient'altro.
La morte di James e Lily, il tradimento di Peter, la dipartita di Sirius... erano troppe cose da sopportare per una sola persona.
Sembrava felice, ma dentro era morto da tempo.
Aveva subito così tanti colpi che alla fine si era frantumato in mille pezzi.
Era crollato come i castelli di carte che da piccolo si divertiva a costruire.
Remus era un uomo fragile, molto più di quanto volesse darlo a vedere.
Tonks lo amava anche per questo. Lo amava per il modo in cui si comportava con Harry, lo amava perché i suoi abbracci gli trasmettevano sempre quel calore e quella calma di cui aveva bisogno, lo amava perché avevano bisogno entrambi di protezione, lo amava per il semplice gusto di amarlo.
Si è occupata di raccogliere tutti i pezzetti del suo cuore, di rimetterli insieme pian piano.
Gli ha dato Teddy, gli ha regalato l'opportunità di essere di nuovo felice.
L'unico rimpianto che avevano, l'unico per cui sarebbe valsa la pena continuare a vivere, era quello di non poter crescere quel meraviglioso bambino dai capelli blu, il loro piccolo, la loro gioia. Ma sapevano entrambi che per lui c'era Harry.
Ci avrebbe pensato lui a farlo diventare un grande.
Un grande uomo, un grande mago, un grande marito, un grande padre.
Esattamente come Remus.