È
giugno e per un gruppo di ragazzi, natali di tutta
l’Inghilterra, è arrivato il
momento di riunirsi in un luogo molto speciale: la scuola estiva dove,
l’estate
scorsa si sono conosciuti e dato inizio alla loro amicizia, una scuola
dove si
praticano arti come il canto, la recitazione e il ballo, arti in cui
questi
giovani ragazzi sono ben dotati e col passare degli anni permetteranno
loro di
sfondare nel mondo dello spettacolo. Ora sono tutti sul pulman diretti
alla mitica
Avalon Heights
Felix
è uno dei ragazzi che durante l’anno sono cambiati
infatti è divenuto più alto
e ha scolpito pettorali perfetti che sfumano sotto la maglietta
rigorosamente
rap ma il viso è sempre spavaldo e furbo:
ragazzi…ma ci siamo tutti??
Calvin
è anche lui cambiato, è divenuto più
alto ed i tratti del viso si sono fatti
più adulti: vediamo…- si guarda intorno-
sì…non manca più nessuno!!!!
Frankie:
non vedevo l’ora di tornare e voi???
Stasey:
anche io!!!!!!!!! Non ce la facevo più! Tutto era
così banale…
Kush:
sì e poi non ci sono amici come voi!!!
Amy
sorride radiosa con gli occhi grigi che brillano di
felicità: giusto!
Davvero…voi siete i migliori…tutti!
Felix:
bhè non proprio tutti! Di te potevo farne a
meno…- la provoca
Amy
fa’ per rispondergli per le rime inviperita ma Kush la
precede: allora voi due?
Già iniziate?
I
due ragazzi si fissano per qualche secondo ancora pieni di rabbia ma
poi
rimangono in silenzio, ognuno immerso nei suoi pensieri che in fondo
significano la stessa cosa
Quando
arrivano alla scuola vengono accolti dai professori e portati nelle
loro nuove
camere
Il
giorno dopo iniziano già le lezioni
Toone,
il direttore della scuola nonché professore delle
più importanti materie:
ragazzi…quest’anno siete proprio in
tanti…mi dispiace ma…troppi- dice con una
tristezza insolita
Amy:
cosa vuole dire???
Toone:
non potete rimanere tutti…perciò verrete
sottoposti ad una prova. Divisi in
coppie, dovrete andare nel bosco e riuscire a comporre una canzone
senza
nessuna attrezzatura ma solo con le vostre voci e le vostre
teste…ci serve per
misurare realmente il vostro talento
Frankie:
quando?- balbetta
Patrick,
il direttore didattico della scuola è ancora più
serio e scuro del solito:
domani, potrete stare nel bosco quanto vorrete, anche più di
un giorno,
l’importante è che torniate con una canzone che
noi dopo valuteremo
Daisy:
è crudele!
Toone:
ci dispiace…ma non abbiamo altra scelta…domani
mattina presto esporremo una
tabella con le coppie…
Analie,
la giovane professoressa di danza: vi giuriamo che non vorremo farlo
ma…non
abbiamo altre soluzioni…
Finita
l’assemblea i ragazzi si ritrovano nel cortile piuttosto
sconcertati
Ollie:
ma è terribile!
Kush:
altrochè! Io…non voglio andare via!
Amy:
nessuno di noi vuole!
Felix:
quindi dobbiamo essere i più bravi e comporre delle canzoni
da hit paride!
Daisy:
ragazzi…io non sono brava! O mi mettono con Robbie Williams
o vengo eliminata!-
piagnucola
Amy:
sicuramente ci metteranno insieme per le nostre
potenzialità- la rassicura
Natalie,
la bionda e schietta primadonna: no invece! Sennò non
sarebbe giusto,
verrebbero eliminati anche i più bravi
Amy:
sì ma allora fanno prima a eliminare subito no???
Natalie:
mah…
La
notte viene passata in bianco per tutti e la mattina dopo alle 6.00
nessuno è
ancora a letto e i tavoli della mensa sono pieni
Amy:
sono nervosa…
Felix:
più che altro dovrebbe esserlo il poveretto che
sarà in coppia con te!
Amy
gli fa una linguaccia: parla per te mister simpatia!
Kush:
calmi ragazzi!
Amy:
uff…
Analie
passa fra i tavoli e raggiunge la bacheca dove appende tre tabelle,
tutti i
ragazzi si alzano e si affollano davanti a queste.
Amy:
cosa?!?!?!? No, non è possibile!- strilla
Felix
non ha ancora letto le tabelle e chiede: cosa?
Amy:
indovina!! Siamo in coppia!!!!!!- geme
Felix:
No!!!!!!
Amy:
vengo eliminata, vengo buttata fuori, addio Avalon, addio sogni di
gloria…
Felix:
grazie eh! Non potresti perdere la voce? Così veniamo
ammessi assicurati se
faccio tutto io!
Amy
gli dà un pugno su una spalla: senza di me non hai
possibilità!
Gli
altri intanto scorrono le tabelle ansiosi
Daisy:
vediamo…- passa il dito sulla tabella fino ad arrivare al
suo nome- Aaron! Non
male…
Frankie:
Calvin siamo insieme- gli comunica tranquillamente
Calvin:
bene…non mi dispiace
Dopo
qualche ora i ragazzi partono e si inoltrano nel bosco alla ricerca
dell’ispirazione vincente
Felix:
allora…hai in mente qualcosa?
Amy:
sinceramente no…quanto hai intenzione di restare?
Felix:
il meno possibile, con te
Amy:
è reciproco…
Felix:
simpatia mi raccomando…
Amy:
hai iniziato tu!
Felix:
allora smettiamola…sennò ci sbattono tutti e due
fuori, facciamo una tregua ok?
Amy
lo guarda negli occhi blu, diffidente, ma nel ragazzo vede solo
sincerità e accetta:
va bene…- si sorridono entrambi felici e complici di quella
sosta che
vorrebbero, anche se non lo ammettono nemmeno a loro stessi, prolungare
il più
a lungo possibile. Improvvisamente, come era già successo
molte altre volte, si
guardano negli occhi e la passione, l’attrazione, si
impossessa di loro, e loro
la lasciano fare, perchè quella parli per loro ma le parole
non escono, ora.
Ora il loro unico mezzo di comunicazione è la Musica. La
loro Musica. Il loro
Linguaggio Segreto, che collega i loro cuori attraverso note musicali e
schiude
le loro labbra dettando loro testi sinceri ed iniziano a cantare In
balia dei sentimenti
Amy:
Ti ammiro
per come ti approcci
A questi anni mutevoli
Felix:
Mi piace
quel tuo senso pratico
La tua forza e l’ironia
insieme:
I cieli
neri
intorno a noi
Sono soltanto nuvole
Che dolcemente soffi via
E niente può far male più, lo sai…
Lo
sai…
PIOGGIA IO SARÒ … PER TOGLIERTI LA
SETE…
E SOLE SALIRÒ …PER ASCIUGARTI BENE…
VENTO ARRIVERÒ …PER POTERTI
ACCAREZZARE…
MA SE VUOI…SE TU VUOI…
TRA FANGO E NEVE FANGO E NEVE IMPAZZIRÒ!
Impazzirò!….
FINCHÈ PIOGGIA
DIVERRÒ … PER TOGLIERTI
LA SETE…
E SOLE IO SARÒ … PER ASCIUGARTI BENE…
VENTO ARRIVERÒ … PER POTERTI
ACCAREZZARE…
E PIOGGIA IO SARÒ
PER TOGLIERTI LA SETE, PER ASCIUGARTI BENE, PER POTERTI ACCAREZZARE MA
SE VUOI
SE TU VUOI….
FINO ALLA FINE, FINO ALLA FINE DEL MONDO…
Felix:
Vieni con
me, vieni con me, vieni con me
Amy:
Ad
insegnarmi a camminare, ad insegnarmi a respirare…
Felix:
Con le
mani,
con le mani,con le mani
Amy:
con
le tue
mani potrei morire, sulle tue mani potrei…vivere
Terminano
di cantare, si guardano e si sorridono dolcemente attirandosi
l’uno all’altra teneramente,
poi, quando sono vicinissimi ed i loro visi si sfiorano, qualcosa rompe
il loro
incantesimo
Amy:
Ah!!!!- urla, si gira e guarda la mano che teneva dietro la schiena. Il
palmo
mostra un’evidente graffio rosso e profondo
Felix
perde la dolcezza con cui aveva cantato e le si era avvicinato e si
allontana
dalla ragazza: ma stai sempre a lamentarti tu?- l’aggredisce,
arrabbiato in
realtà per la fine prematura di quelle tenerezze
Amy:
non sei tu che ti sei tagliato la mano!
Felix
scuote la testa
Amy:
ora possiamo tornare no? La canzone l’abbiamo
composta…- dice un po’ triste
Felix:
No! Cioè…facciamo ancora un giro magari ci viene
in mente un'altra strofa, no?
Amy
gli sorride, contenta di quella proposta che li può
trattenere ancora di più
insieme e soli: va bene…tanto la vittoria con questa canzone
l’abbiamo in pugno
e possiamo rilassarci…
Felix
sorride di riamando: sì
Dopo
un paio d’ore, nelle quali i due giovani si sono immersi nei
meandri del bosco
senza pensare al ritorno, Amy guarda di nuovo il palmo della mano, un
po’
perplessa
Amy:
mi chiedo perché…mi faccia ancora male…
Felix:
cosa? La mano?- Amy annuisce senza guardarlo-…fammi vedere-
le prende la mano,
lei sussulta e la ritrae.
Amy:…scusa…io…ehm…
Felix
le sorride: dai…non ti mangio mica…!- le riprende
la mano fra le sue e le
schiude le dita, accarezzandole dolcemente il palmo, si sorridono poi
lui
guarda il taglio ed assume un espressione stupita- non vorrei dire
cavolate…ma
non mi sembra molto normale
Amy:
perchè?
Felix:
perché…è nero…
Amy:
cosa?- guarda la mano e vede che in effetti l’interno del
graffio è scuro- ma
cos’è?
Felix:
forse…il fiore che ti ha graffiato…era velenoso
magari…è meglio tornare forse…
Amy:
credo di sì…
Felix:
mi dispiace un po’ però…
Amy:
anche a me…dopotutto…
Felix:
torneremo magari…- si sorridono complici
Amy:
forse…da che parte è la scuola?
Felix
si guarda intorno e sbianca: ehm…non lo so
Amy:
cosa? Credevo lo sapessi!
Felix:
lo credevo anche io…
Amy:
oh…e ora? Bhe.. proviamo ad andare da questa
parte…
Felix:
sì…tanto non abbiamo molta scelta… -
entrano in un’apertura negli alberi…dalla
parte opposta all’uscita. Al tramonto vagano ancora senza una
minima idea di
dove si trovino. Nel corso del tempo Amy rallenta sempre
più, sino a trascinare
i piedi ma non dice nulla al compagno il quale non sospetta niente fino
a ché
la ragazza si immobilizza, piegata in due, la mano nascosta nel grembo.
Felix
corre immediatamente al suo fianco
Felix:
Amy! cos’hai?
Amy:
io…io…sto bene…- balbetta cercando di
alzarsi, pallida
Felix:
ma cosa stai dicendo?! Stai malissimo sei pallidissima!
Amy:
no…no sto bene… è solo…un
giramento di testa…
Felix:
e poi ti fa male la mano vero? Fammi vedere- le prende con forza e
dolcezza la
mano fra le sue, lei cerca di trattenerla ma ha poche forze e infine
gli lascia
osservare
Felix:
tu non stai bene, ora ci fermiamo e sta notte rimaniamo qui a dormire
Amy:
ma posso continuare ancora per un po’!
Felix:
non è vero…e poi in quel po’ di tempo
secondo te riusciamo a trovare l’uscita?
Amy:
forse no…- lo fissa, poi però si siede su un
tronco
Felix:
vado a prendere dell’acqua dove abbiamo visto prima, non ti
muovere
Amy
annuisce e lui si allontana.
Quando
torna, però, la situazione è peggiorata e la
ragazza trema dalla testa ai piedi,
lui si toglie la felpa che indossava rimanendo in t-shirt e la appoggia
sulle
spalle di lei riscaldandola
Amy:
non ho niente…
Felix:
ma ci sei o ci fai? Tremi tutta!!!!!
Amy:
ma…- lui le mette una mano sulla fronte
Felix:
hai anche la febbre…forza, stenditi…senza
storie!- aggiunge
Amy
cerca di aprir bocca che richiude senza riuscire a protestare,
spiazzata dalla
preoccupazione che suscita in lui, si stende su un giaciglio di foglie
improvvisato: scusami…- riesce a mormorargli
Felix:
e per cosa?
Amy:
per tutte le lamentele che sto facendo…
Felix
sorride: non mi dispiace…ora stai tranquilla
perché sennò domani come torniamo
a scuola?
Amy
sorride e si stende su un fianco, lo osserva mentre si affaccenda per
accendere
una qualche specie di fuoco, senza ridere ai suoi errori ma solo
sorridendo
dolcemente, libera di guardarlo senza lui se ne accorga, percorre con
lo
sguardo i tratti aristocratici del ragazzo, le labbra morbide e
sensuali…forse
calde, e poi le braccia ed il ventre dove i muscoli affiorano
arroganti, lo
immagina in palestra, solo, con le cuffie alle orecchie,
l’espressione vacua,
immagina qualcuno che gli si avvicina, la sua ragazza, gli porta
dell’acqua e
gli sorride. S’incupisce di botto a quei pensieri ed il cuore
prende a batterle
rapido.
Felix
la guarda un po’ sudato ma soddisfatto, è riuscito
ad accendere un piccolo falò
che è diventato indispensabile ora che è calata
la notte.
Felix:
poi non dire che non me la so cavare!- Amy gli sorride e lui ricambia
avvicinandosi a lei e, abbassando la voce, aggiunge dopo-
però non chiedermi di
cucinare qualcosa perché si rischia un incendio
Amy:
non temere Robinson Crusoe non ho fame- dice ridendo
Felix:
sicura?
Amy:
sì, sì!
Felix
si stende al fianco della ragazza: se non ti spiace allora, ho sonno
anche io-
dice ridendo
Amy
prova un moto d’imbarazzo a quella vicinanza e, quando lui la
guarda negli
occhi, lei scopre di essere tanto vicina al ragazzo da potersi
specchiare nel
blu marino dei suoi occhi. Chiude le palpebre cadendo in un sonno
profondo,
stanca dalla giornata piena di emozioni contrastanti e nuove.
Felix
però non chiude gli occhi, ma la guarda mentre il suo
respiro si fa’ più
regolare e l’espressione si rasserena. Così, stesa
ed addormentata, sembra tanto
limpida ed il ragazzo si scopre a pensare come sarebbe se fosse sempre
così, si
scopre a desiderare con tutto sé stesso quella
realtà immaginaria.
Amy
si muove nel sonno e si avvicina ancor di più al ragazzo,
sorridendo nel sonno
Felix
la guarda sorridendo poi le accarezza il viso dolcemente e la stringe a
sé con
un braccio teneramente, per poi addormentarsi.
Nella
notte Amy si sveglia e vedendolo al suo fianco stringerla, sorride e si
accoccola nel petto del ragazzo che la stringe nel subconscio.
Il
mattino dopo Felix si desta per primo e il suo viso si apre
immediatamente in
un sorriso radioso quando si rende conto dell’abbraccio in
cui la notte ha unito
lui ed Amy, stringe ancora a sé la ragazza e chiude
nuovamente gli occhi,
d’un’tratto però si rende conto che non
può continuare a dormire perché devono
ritrovare la strada così la stringe un’ultima
volta a sé e poi si alza di
malavoglia e decide di andare a prendere dell’acqua in un
torrente vicino.
Tornato all’accampamento vede Amy sveglia, seduta su un
tronco d’albero
Amy:
credevo te ne fossi andato!- dice alzandosi
Felix:
senza la mia camicia? Mai!
Amy:
grazie per la considerazione!
Felix
sorride: come stai?- chiede insolitamente dolce
Amy:
meglio…meglio di ieri- detto questo viene colta da un
giramento di testa, la
vista le si appanna e perde l’equilibrio, Felix scatta e la
prende al volo
prima che possa cadere a terra
Felix:
e stai meglio vero?
Amy:
io stavo meglio!!!!!!!!
Felix:
dai non rifilarmi più balle, non ci casco più
Amy:
va bene…ora ripartiamo?
Felix:
solo se stai meglio…
Amy:
senti…non possiamo aspettare ancora un poco?- chiede
vergognandosi della
domanda e della sua debolezza
Felix
le sorride: finalmente sincera! Aspettiamo quanto vuoi, tanto di tempo
ne
abbiamo no?
Amy
sorride: sì...- d’un tratto una fitta alla mano la
coglie inaspettata e lei
spicca un urlo- ah!!!!!!- in pochi secondi perde colorito e inizia a
tremare-
ho…freddo…
Felix:
stenditi…- consiglia preoccupato poi le prende la mano e
guarda il palmo. Il
graffio è rosso e ha fatto infezione- cavolo…e
ora cosa faccio??? Non sono un
medico!
Amy:
prova…prova a bagnarlo con dell’acqua…-
lui segue il consiglio e cerca di
pulire la ferita ma riesce solo a suscitare altre urla
Felix:
scusa…
Amy:
non è niente…non importa
Felix:
sì che importa! Amy tu ti stai aggravando…e io
non sono capace di fare niente!
Forse…è meglio che cerco di ritrovare da solo la
strada e poi chiamare qualcuno
per aiutarti…- fa per alzarsi
Amy
lo trattiene per un braccio: no…- lo guarda negli occhi
supplichevole- no ti
prego non lasciarmi qui…ti prego non voglio morire da
sola…Felix…
Felix
la prende fra le braccia stringendola a sé nascondendo gli
occhi leggermente
velai di lacrime: Amy tu non morirai ok? Tu non morirai
perché tu non vuoi
morire e non lo voglio nemmeno io, io voglio stare con te
Amy…devi reagire
piccola- la stringe soffocando il desiderio di baciarla
Amy
si stringe fra e braccia del ragazzo che la stringe: ho paura di
morire…ho
tanta paura Felix…non lasciarmi…
Felix:
non ti lascerò mai Amy, torneremo ad Avalon insieme te lo
giuro
Amy:
Felix…
Felix:
sono qui…- mormora accarezzandole il viso e scostandole i
capelli dalle guance
Amy:
ti voglio tanto bene…- mormora teneramente sorridendo- sai
forse l’ho appena
capito…vorrei stare sempre con te…- lo guarda
sorridendo per poi chiudere gli
occhi mentre le forze l’abbandonano e la lasciano inerte con
il respiro debole,
fra le braccia di chi ama.
Felix:
No! Amy!!!!!!!!!!!!!! Ascoltami…ti prego…non mi
puoi lasciare ora!- dice.
Capisce però che la ragazza non lo può sentire e,
che se non viene subito
curata…non potrà mai farlo, così si
alza da terra stringendo ancora la ragazza
nella posizione in cui aveva perso conoscenza ed inizia a camminare
verso
l’uscita.
Dopo
ore di cammino estenuante arriva finalmente alla scuola e vede gli
amici
chiacchierare allegri sulle gradinate della scuola. Con le ultime forze
che gli
rimangono li chiama e loro si girano, Kush e Frankie urlano di paura e
tutti si
avvicinano a lui
Ollie:
cos’è successo?
Calvin:
perché non siete tornati?
Natalie:
perché la porti in braccio?
Felix:
piantatela con tutte queste domande e andate a chiamare qualcuno
invece!!!!-
urla esasperato. I ragazzi corrono a chiamare i professori e lui si
siede su
una panchina con la ragazza ancora fra le braccia
Felix,
sussurra: che ti dicevo? Ce l’abbiamo fatta…siamo
tornati ad Avalon…però ora
sei tu che devi tornare…e te lo prometto…io ti
aiuterò…e non ti lascerò un
secondo
Arriva
Patrick di corsa, seguito da tutti i ragazzi, e prende fra le braccia
Amy
Patrick:
cosa è successo? Parla!
Felix:
spiegherò tutto dopo, ora portatela da un medico,
è stata graffiata da un
fiore…forse velenoso…- dopo essere riuscito a
dare queste poche, ma sufficienti,
spiegazioni anche lui perde i sensi e si accascia a terra.
È
notte in una camera buia Felix è steso su un letto,
incosciente,
improvvisamente apre gli occhi e si guarda intorno poi tutto quello che
è
successo gli cade addosso e mormora: Amy! Dove… - si toglie
le coperte e scende
dal letto, capisce di essere in infermeria, esce dalla stanza ed entra
in ogni
camera dell’infermeria fino a ché trova quella in
cui Amy riposa e si siede su
una sedia accanto al suo letto.
Il
mattino dopo i ragazzi arrivano per fare visita ma
l’infermiera li ferma
sorridendo
Infermiera:
prima…potreste spiegarmi una cosa?
Ollie:
come vuole…
L’infermiera
apre la porta della camera di Amy per mostrare la ragazza addormentata
nel
proprio letto e Felix seduto su una sedia al suo fianco, con il volto
adagiato
sul letto, anche lui addormentato. I ragazzi sorridono.
Un’ora
dopo Felix si sveglia
Jay:
finalmente ti sei svegliato!
Felix:
ehm…io…
Frankie:
non c’è bisogno che ci dai spiegazioni…
Felix:
grazie…comunque…come sta?- I ragazzi a questa
domanda si rabbuiano
Natalie:
non si sa…non c’è
antidoto…deve cavarsela da sola…
Felix
sussurra a sé stesso, ricordando le parole di Amy: come ha
sempre fatto…- poi
si rivolge agli altri- ma non è sola…ci siamo noi
no?
Kush:
ma lei…non ha bisogno solo di noi, ha bisogno soprattutto di
qualcun altro…
Stasey:
lei ha bisogno di te…
Felix:
come vorrei che lo avessimo capito prima- dice accarezzandole il viso-
e avrei
dovuto capirlo io, prima che mi lasciasse così…
Dieci
minuti dopo entra un medico
Medico:
ragazzi…
Felix:
sa qualcosa? Come sta?
Medico:
sei della famiglia?
Felix:
ehm…io no
I
genitori della ragazza sono arrivati ad Avalon nella notte, entrano
improvvisamente nella camera
Mamma
Amy: io sono la madre- ansimò
Medico:
mi dispiace…noi abbiamo fatto tutto il
possibile…ma lei non reagisce a niente…
Padre
Amy: cosa…vuole dire?
Medico:
che deve farcela da sola…
Padre:
ci dica la verità…quante possibilità
ha di salvarsi?
Medico:
mi dispiace…ma…molto poche…quel veleno
è letale…- i genitori della ragazza si
stringono l’uno all’altra piangendo
Felix
guarda Amy stesa sul letto inerte e le mormora in modo quasi
impercettibile: lo
so che ce la farai…sii forte…io sono qui con
te…come ti ho promesso…non ti
lascerò mai piccola…
Passano
i giorni e la situazione non cambia, dopo una settimana le speranze si
sono
perse e i genitori vogliono trasferirla nell’ospedale della
città dove vivono
ma vengono trattenuti dai medici che pensano che il trasferimento
potrebbe
peggiorare la situazione.
È
mattino presto, nella camera di Amy entra Felix, in quei giorni le fa
visita
solo quando è sicuro che non ci sia nessuno. Si siede sulla
solita seggiola al
fianco del letto, la guarda e le sussurra: Amy…lo so che sei
da qualche
parte…ma devi combattere, usare tutte le tue forze fino
all’ultima per
risvegliarti…per ascoltarmi…ti prego…-
rimane silenzioso e la guarda ma lei non
muove un muscolo, si prende il capo fra le mani e chiude gli occhi,
ormai è
l’unico che spera in una miracolosa guarigione della ragazza.
Improvvisamente
sente una morsa stringergli il braccio, apre gli occhi e vede la mano
di Amy
che stringe il suo braccio
Felix:
Amy! Sono qui…forza svegliati…- le accarezza il
viso
Amy
apre gli occhi e sorride vedendo Felix: ciao…
Felix
sorride: ciao! Dopo una settimana fra la vita e la morte mi dici Ciao!-
le
accarezza dolcemente il viso- sono felice che tu ti sia
svegliata…finalmente…
Amy
passa il palmo sulle nocche della mano di lui: anche io
Felix:
e…Amy…bhe…riguardo a quello che mi hai
detto prima di svenire…ti ricordi?-
chiede
Amy:
sì…
Felix:
io…
L’arrivo
di un medico interrompe l’importante risposta: Amy! Ti sei
svegliata! Ma come
hai fatto?! È incredibile! Non avevi più
speranze!!!!!!
Amy:
e invece sono qui- attirati dalle urla di felicità del
medico entrano i
genitori della ragazza
La
Madre le si butta al collo piangendo: Amy! bambina mia! Ti sei
svegliata!
Amy:
sì mamma…ma se non la smetti di stringermi
tornerò in coma per soffocamento!
Mamma:
oh scusa è che…quasi nessuno ci sperava
più…nemmeno io e tuo padre credevamo
che…comunque ora torneremo a casa appena ti sarai rimessa
del tutto
Amy:
dimenticatevelo! Io rimango qui ad ogni costo!
Padre:
ma…
Amy:
niente ma! Io sto bene ora e questo letto già mi va stretto-
fa per scostarsi
la coperte dal letto ma Felix la ferma con forza ma sorridendole
dolcemente
Felix:
finché non starai bene da qui non ti muovi…non ho
voglia di rivederti svenire
Amy
lo guarda e prova a giustificarsi: ma io sto bene…
Felix:
lo sai che l’ultima volta che me lo hai detto sei svenuta?
Amy:
hai ragione ma…- lui la guarda negli occhi, intensamente-
ok…rimango qui ma non
per tanto…- i genitori si guardano increduli, Amy non aveva
mai ubbidito a
nessuno, nemmeno a loro
Felix:
io ora devo andare…torno oggi
pomeriggio…parleremo quando ti sarai rimessa va
bene?
Amy:ok-
il ragazzo le sorride ed esce dalla stanza
Nei
giorni seguenti Felix passa praticamente tutto il suo tempo libero in
infermeria con Amy, ridono e scherzano ed arrivano ad alcune tenerezza
nuove
per loro, carezze dolcissime e discussioni senza litigi, ma, come
promesso, non
fanno riferimenti alle ultime parole della ragazza. Finalmente Amy
viene
dimessa e perciò è venuto il momento di chiarirsi
Amy
è nel boschetto, di nuovo ma sola, e passeggia vicino alla
scuola, d’un tratto
una voce la fa girare
Felix:
Amy…
Amy
si volta e sorride: ciao
Felix:
ciao…cosa fai qui?
Amy:
niente…gironzolo…
Felix:
come stai? Non mi svenire ancora mi raccomando!
Amy:
no, no sto lontana dai fiori ora…
Felix:
proprio da tutti i fiori?
Amy:
perché?
Felix:
perché io…- da dietro la schiena estrae una rosa
scarlatta e gliela porge
Amy
sgrana gli occhi e rimane a bocca aperta prendendo la rosa:
è bellissima! Ma… perché?
Felix
le si avvicina e le accarezza il viso: per risponderti…per
rispondere a ciò che
mi hai detto…per dirti che anche io ti voglio bene e avrei
voluto dirtelo prima,
avrei dovuto capirlo prima…mi piace stare con te e vorrei
starci sempre…
Amy
sorride: anche io…sempre…
Felix
l’attira a sé teneramente guardandola negli occhi:
voglio stare con te Amy,
davvero, voglio poterti guardare senza nascondermi voglio accarezzarti
e
stringerti fra le mie braccia e voglio…- la stringe a
sé e le accarezza il viso
avvicinandolo al proprio per poi sfiorare le sue labbra con le proprie,
schiudendole in un bacio delicato- voglio baciarti…
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