• Una settimana solamente.

di magic mellah
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prologo.
 
« Io ho sentito una strana storia su questa casa... » Disse Akio facendo voltare di scatto tutti verso lui. « Si dice che dieci anni fa qui venne in vacanza una famiglia composta da cinque membri. Un uomo, la moglie, e i tre figli. Sembrava tutto normale, quando quello venne impossessato, ed uccise brutalmente la moglie, tagliandole la testa. Anche ai tre figli accadde lo stesso, ma li uccise mentre dormivano. Alla fine il demone che era in lui gli parlò, dicendogli di uccidersi. » 


 
« Ehi pesca.~ » Disse un ragazzo ad una ragazza.
Erano a scuola, ma nonostante tutto nessuno dei due si degnava di tacere.
Finalmente una settimana dopo sarebbero incominciate le vacanze, per gioia di tutti i studenti.
« Dimmi scemo. » Sbuffò la ragazza dai capelli blu scuro.
« Sei un adorabile pesca quando sei arrabbiata. »
« Zitto, tulipano. » 
I due che parlavano così per bene, si chiamavano Nagumo Haruya e Momoko Rie.
Momoko, ragazza quindicenne, sorellastra di Hiroto Kiyama, mediamente alta e magra, seno prosperoso, capelli blu ed occhi del medesimo colore.
Una ragazza permalosa, decisamente permalosa, che si arrabbiava facilmente.
Il suo nome Momoko significava "albero di pesco", e così il suo "amico", Nagumo Haruya, la chiamava pesca.
« Hiroto non ti ha detto niente, penso. » 
« Dipende di cosa parli. » 
« Della vacanza in montagna che faremo la prossima settimana, e che durerà appunto una settimana. »
« Allora no. Non mi ha detto niente. »
« Signorino Haruya e signorina Rie, spero che non vi abbia dato fastidio. » A parlare era la professoressa, mentre tutti i compagni incominciarono a ridere.
 
« Solo tu mi fai così rider da morire, Rie.~ » Disse una ragazza dal nome Rika.
« Beh, peccato che tu non sia morta, Urabe. » 
« Hiroto. » Lei e i suoi amici erano fuori dalla scuola, visto che erano finite le lezioni. 
Il rosso guardò Momoko, o meglio chiamata da tutti Momo, con sguardo interrogativo.
« Spero che mi dirai della partenza in montagna. » 
Il rosso incominciò a ridere in modo quasi preoccupato, per poi fissare Momo che lo guardava truce. « Santa sorella, io ti adoro. » Disse buttandosi su di lei, abbracciandola.
« Togliti di dosso e dimmi chi verrà in montagna con noi. »
« Beh... noi due, Suzuno e Nagumo, i gemelli Fubuki, Shuuya, Mamoru insieme a Kidou e Fudou, Touko e Reina. Ed anche la tua adorata amica Mahai. »
Reina, colei che Hiroto amava alla follia, nonostante cambiasse ragazza quasi ogni settimana. Solamente che Reina non si interessava quasi minimamente a lui.
 
Il viaggio era stato veramente stancante, visto che i tredici ragazzi avevano viaggiato in tre macchine, e dunque stretti. Solamente chi aveva sedici anni, poteva guidare, e solamente tre avevano sedici anni. Ovvero Hiroto, Shuuya e Fudou.
Sera arrivata, i ragazzi tutti riuniti nel soggiorno della casa, sul pavimento, messi a cerchio tipo campeggio, incominciarono a parlare annoiati chiedendosi cosa fare.
« Raccontiamo una storia paurosa. » propose Nagumo.
« Io ho sentito una strana storia su questa casa... » Disse Akio facendo voltare di scatto tutti verso lui. « Si dice che dieci anni fa qui venne in vacanza una famiglia composta da cinque membri. Un uomo, la moglie, e i tre figli. Sembrava tutto normale, quando quello venne impossessato, ed uccise brutalmente la moglie, tagliandole la testa. Anche ai tre figli accadde lo stesso, ma li uccise mentre dormivano. Alla fine il demone che era in lui gli parlò, dicendogli di uccidersi. » 
« Certo Fudou, certo. » Rise la Rie.
« Non credetemi. Io ho semplicemente raccontato la verità. » Sbuffò Akio.
Shirou stava tremando dalla paura, mentre Shuuya lo abbracciava.
« Ehi tu! Lascia mio fratello, brutto di un Saiyan! » Disse Atsuya.
« Senza che dici niente, Atsuya. Te che stai sempre attaccato a Mahai! » Esclamò Nagumo facendo ridere tutti.



Colei che scrive tardi.
Met, scusa.
Ho messo la fic senza dirtelo. E non so neanche se ti piace.

Comunque, eccola. La descrizione della casa la metterò nel prossimo capitolo.
Ecco la mia Momoko Rie. 



Momo c:




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