Dedicata ad ' OnewsmileislikeaSun '.
Allora; Ci tengo a
precisare che io non ho mai tenuto a pubblicare una cosa simile, ma
sapete com'è......Dopo, tipo, un mese di minacce e percosse
da parte di una pazza, ad una povera ragazza come me viene naturale,
quasi per istinto di sopravvivenza, farlo.
Quindi a grande
richiesta di tutti ( Solo della pazza di cui vi ho accennato prima...)
ecco questa....cosa./?
Ah,giusto.
La poveretta si e'
tanto imegnata anche a realizzarmi il ' banner ', che mi spiace non
metterlo.
Ammore, ecco, l'ho
messo.~
Ora
di punta, ultimi giorni di un estate che stava giungendo al termine.
Tra le impegnate e monotone vite di tutte le persone che trafficavano
le strade vi era una ragazza che non passava inosservata.
Non passava di certo inosservata per i suoi tratti, diversamente da
tutti quelli che la circondavano, occidentali.
Lunghi capelli castani scuri, ma non abbastanza; Ricci ma non troppo.
Occhi grandi, diverso dal tipico taglio orientale.
Formosa a differenza di tutte le ragazze, che in quel luogo, aveva
intorno le quali oltre a non pesare più di una quarantina di
chili non presentano una singola curva pronunciata sul loro corpo.
Con una canotta che le ricadeva larga addosso, degli shorts, e pochi
accessori senza invece troppi fronzoli camminava lungo una strada
trascinando un trolley non proprio piccolo non badando nemmeno al tono
mlto alto di voce che stava usando per parlare al telefono.
Non ci voleva un genio per capire che fosse straniera.
Spezzante di gioia da tutti i pori, Summer aveva finalmente ricevuto l'
ok da sua
sorella, di cui andava tantissimo fiera per la borsa di
studio che aveva ottenuto grazie ai suoi voti brillanti e gazie alla
quale soggiornava lì già da un paio di mesi
ormai, di raggiungerla a Seul.
Era sempre stata affascinata da quella città.
'Amore genetico ' usava chiamarlo dal momento che in famiglia non era
la sola ad essere particolarmente interessata al lato orientale del
mondo; Infatti, oltre a sua sorella, ad attenderla lì c'era
anche Mery, la loro cugina.
La lingua, nè tanto meno l'alloggio erano un problema,
quindi non doveva far altro che arrivare alla meta, e divertirsi in
attesa dell'inizio della sua nuova scuola, essendo ancora una teenager.
'' Seoul Academy High School ''
Summer non poteva credere di essere lì, le brillavano gli
occhi davanti a quell'edificio.
Era in fibrillazione, non stava più nella pelle. Al
contrario di sua cugina Mery che le sbadigliava svogliatamente di
fianco.
Certo, era normale che Summer fosse emozionata.
Era il suo primo giorno in una scuola che fungeva anche
da accademia
delle belle arti ; oltre a studiare le tipiche materie, si
frequentavano corsi di canto, ballo, recitaione.
Cose cosi, più pratiche.
Sebbene questo, Mery non riusciva comunque a capacitarsene di tutto
quell'entusiasmo avendo oltretutto fatto molto tardi la sera prima a
causa degli interminabili festini organizzati ogni giorno da quando
Summer era arrivata lì, per accoglierla.
Insomma, era pur sempre la scuola, cos'altro di più
frustrante poteva esserci?
Avrebbe dovuto dispiacersi che i giorni di vacanza in un nuovo
continente fossero già finiti e invece lei si metteva ad
esultare alla vista della scuola.
Mery scosse la testa rassegnandosi a quei pensieri.
“ Ma ci pensi!? Io qui!! Ma ti immagini quello che pot...
”. – Summer era tutto un fremito in attesa di poter
entrare, e Mery non poteva fare altro che quasi ridere davanti al suo
comportamtento, interropendo la sua frase.
“ Si, incredibile, sei a scuola, uh uh!!
”. – La calzonò.
Summer si limitò a fare il broncio.
Nah, le colpì anche il braccio facendola lamentare.
Ma se l'era meritato, pensò.
Decisero, poi, di avviarsi dentro per non tardare al discordo del
preside di inizio anno.
Mery fissava sua cugina Summer, di qualche fila poco più
indietro a quella in cui era lei, piuttosto preoccupata.
Non si poteva dire che stesse dormendo, altrimenti sarebbe stato strano
non si fosse ancora sentito il tonfo della sua faccia contro il
pavimento, ma di certo era caduta in un forte stato dormiente.
Diciamo pure così come copertura a chi ha la
capacità di addormentarsi all'impiedi.
Sarà ereditario?
“ . . .e con questo, cari studenti volev ”.
“ A RIPARO! GLI ALIENI CI ATTACCANO! ”.
Summer si era finalmente svegliata, di soprassalto, interrompendo con
alcune urla senza senso il discorso del preside.
Partirono all'istante risatine e vocii da tutte le direzioni, e mai
come in quel momento a Summer sarebbe piaciuto sprofondare nelle
viscere terrene mentre esibiva una risatina nervosa.
Intanto nelle prime file qualcuno l'aveva notata, apparendo quasi
infastidito.
“ Lei è impazzita! ”.
La voce del preside tuonava in tutta la stanza, mentre Summer si
arricciava nelle spalle come ad attudire quel rimbombo.
Era ormai da una buona mezz'ora che la teneva alle strette con i
rimproveri.
“ Lo so, mi scusi, è che.. ”.
– tentò di giustificarsi
“ Per punizione lei verrà ai corsi di ripetizione
che ci saranno ogni pomeriggio per l'intero mese ” .
“ Eh? Ma la vecchiaia le ha colpito forte il
cervello!? Io non ne ho bisogno! ”. –
quasi lo prese in giro con un ghigno.
Capì troppo tardi di non aver usato proprio le giuste parole
per quanto la faccia dell'uomo davanti a lei stesse assumendo un
colorito non umano.
Urla, solo assordanti urla le quali fecero saettare Summer via come una
scheggia.
Bel modo di iniziare l'anno nella nuova scuola.
Abbordaggio al preside;
fallito miseramente .
Almeno non si sarebbe dimenticato di lei tanto facilmente.
Entrò in classe, dove ad attenderla c'era sua cugina.
Si scaraventò a peso morto sulla sedia nel proprio banco
appoggiandoci sopra la testa rannicchiata tra le braccia.
“ Le urla del preside si sentivano in tutto l'edificio....
” .
“ Addirittura? Wow, però che fiato.. ” .
“ Summer....... ” – la
rimproverò a tono la cugina.
" Che spelndido inizio " .
“ Sono innocente. Non l'ho fatto apposta, può
capitare a chiunque di addormentarsi durante una tale lagna!
” .
Summer piagnucolava e urlava come una bambina, facendo voltare quelli
più vicini al suo banco, straniti.
“ E voi che avete da guardare?! ”.
Si rivolse a loro ringhiando in un broncio minacciandoli con un pugno
all'aria fecendo spaventare e voltare all'istante i compagni.
“ Non credi di stare già esagerano, per essere una
nuova? ”.
Entrambe le ragazze si voltarono verso la voce della persona che si era
appena avvicinata ai loro banchi.
“ Dici a me? ”.
Domandò Summer inarcando un sopracciglio e fissando con aria
di sufficenza nella direzione del .......... ragazzo - davvero -
niente - male .
Rimase piuttosto stupita, sarà stato per l'improvviso
trambusto, ma non l'aveva davvero notato.
“ Per favore Changjo, non è il momento ”.
Si lamentò quasi Mery alla vista di quel tipo, ovvio che lo
conoscesse già.
Ma dopo un'occhiata il ragazzo tornò a rivolgersi
a Summer.
“ Si, parlo con te. Vedi qualche altra camionista
inferocita ? ”.
Cosa, cosa ....cosa?
Aveva sentito bene?
Camionista inferocita?
A lei... ?
Ragazzo niente male una mazza, questo qui ora le prende.
Summer si alzò di scatto dalla sedia sbattendo con forza le
mani sul banco.
“ Senti un pò, sottospecie di... pomodoro
”.
Azzardò ancora incerta sul termine che aveva usato per una
funzione offensiva alludendo al colore rosso dei suoi capelli.
“ Po-modoro? ”. – Changjo
inarcò le sopracciglia non convinto di aver capito bene.
“ S-si. Pomodoro.....per i capelli ”. –
Summer fece un cenno della mano verso i capelli del ragazzo per niente
convinta, lei per prima, di quello che stesse farneticando.
E infatti Changjo rise, seguito anche da Mery che poi intervenne.
“ Per favore Changjo,va via, non ti ci mettere anche tu
”.
“ Per colpa di questa, il preside si è arrabbiato
anche con noi ragazzi che frequentano il corso di calcetto, senza
nessun motivo. Solo perchè era già arrabbiato con
lei ”.
“ Hey, 'questa' ha un nome ”. –
intervenne
Summer, che fu prontamente ignorata.
“ E come è possibile? ”. continuava Mery.
“ Eravamo in cortile.. ”.
“ Ragazzi, ci sono anche io! ”. – Summer
urlò esasperata per il modo in cui la stavano ignorando dopo
che era stata ingiustamente attaccata.
Gli altri due sobbalzarono per il tono altro di voce improvviso.
“ Pft...camionista inferocita ”.
Changjo quasi sibilò quelle parole, e Summer per l'ennesima
volta gli urlò contro.
“ Non sono una camionista inferocita!! Scemo! ”.
Changjo incrociò le braccia al petto allungando un angolo
della bocca in un sorriso compiaciuto.
Rendendosi conto del suo tono di voce, Summer gonfiò le
guance e si risedette sulla propria sedia irritata.
Fu in quel momento che fece capolino in classe il professore, che fece
automaticamente tornare al proprio posto tutti gli studenti.
“ Che scemo ”.
Sbuffò Summer seguita da una risatina divertita della cugina
seduta di fianco a lei.
“ E' solo...Beh... Ma si, è scemo, però
è un tipo apposto... aigo, che frase contradittoria ho
appena detto! ”.
A quelle parole Summer si voltò di nuovo nella direzione in
cui vi era il ragazzo senza riuscire a dar conto alle parole della
cugina.
“ Si, certo... ”. rispose, infatti, sarcastica.
“ Hey voi due, là infondo, fate silenzio!
”.
“ Certo, ci scusi professore ”.
Risero entrambe in imbarazzo, per poi cominciare la lezione.
Le due ragazze si avviarono nel cortile, dove presero posto su una
delle recinsioni in pietra delle siepi sparse.
“ Hey Summer, più tardi ho bisogno che tu mi tenga
compagnia in un posto ”.
“ Che posto? ”.
“ In verità è qui a scuola, o meglio
sul retro, dove si tengono gli allenamenti di calcetto; il campo,
infatti ”.
“ Ah, ho capito...... ”.
Summer rivolse alla cugina un ghigno di chi la sapeva lunga,
cominciando a picchiattarle ripetutamente il gomito sul braccio.
“ Dì un pò. Chi è che devi
andare a
vedere, eh? ”.
“ Cioè? Cosa credi? ”.
“ Che ci andiamo perchè vuoi vedere un ragazzo
della squadra mentre gioca ”.
In effetti era vero, ma Summer non sapeva che il
ragazzo in questione era proprio il fidanzato della cugina.
“ Giusto, tu non lo sai... ”.
Ah, ma da quant'è che non si vedevano dopo che Mery si fosse
mossa verso Seul?
“ Cosa? Cosa non so?! Sei per caso diventata una stupratrice
di ragazzi carini, ed io sto per diventare tua complice per una
prossima vittima?!? ”.
Per un attimo Mery rimase in fissa con la bocca spalancata.
“ Hai una fantasia invidiabile Summer, sul serio!!
”. – riuscì a dire Mery tra le lacrime
per le troppe risate, poi.
“ . . Come se tu non ne fossi capace ”.
– rispose seria, facendo smettere di ridere l'altra.
“ Ma... cosa dici? ”. –
la fissò quasi sconvolta.
Si
guardarono a vicenda per un attimo, per poi finire a ridere di nuovo.
Agli occhi degli altri appariva una cosa strana, ma solo tra amiche si
capisce davvero bene l'intesa che può esserci anche
attraverso, solo, uno sguardo.
Scattata l'ora in cui sarebbero iniziati gli allenamenti, le due
ragazze raggiunsero il campo.
“ Sai, in realtà avevi ragione. Siamo venute qui
per un ragazzo, il mio più precisamente ”.
Summer si fermò di scatto dopo aver sentito quelle parole.
Questa poi.
Come aveva potuto non dirle prima una cosa del genere?
Sua cugina, una delle persone a cui fosse più legata, aveva
osato tenerle nascosta una cosa simile?
“ Tu hai osato tenermi nascosta una cosa simile?!
”.
– diede voce ai suoi pensieri, usando un tono dapprima
minaccioso, poi lamentoso facendo tremare il labbro inferiore nel
tentativo di far provare un gran senso di colpa all'altra.
Non riuscì a far altro che farla ridere.
Ecco, oltre il danno anche la beffa.
“ Pensavo solo che per telefono fosse .. brutto ”.
E pensandoci, magari è vero.
Con un cenno, Mery fece voltare Summer nella direzione di un ragazzo
non molto alto, biondo, davvero carino.
“ Il suo nome e' L.Joe. Scusa se non te l'ho detto prima
”.
“ Non è male, per nien.... ”.
– la voce di Summer andò ad assopirsi dal momento
che
qualcosa, o meglio qualcuno, aveva catturato la sua attenzione.
Sorrise tra sè e sè e subito il sorriso le
scomparve dalla faccia quando vide il ragazzo che aveva colto la sua
attenzione saltare addosso ad un altro esultando per un tiro ben
riuscito.
“ Mery, il ragazzo che sta abbracciando... quel Changjo; Lo
conosci? ”.
Dopo aver scrutato lontano la ragazza potette affermare una risposta
negativa.
Come poteva non conoscere quell'angelo dai grandi e dolci occhi?
Doveva fare in modo di parlargli.
Era davvero bello.
Sembrava il personaggio di un anime.
L'unico modo era di parlare con quel Changjo.
“ Summer. Voglio presentarti Hana ”.
Summer si voltò verso la ragazza che le stava presentando
sua cugina, una ragazza coreana, ovviamente magra, di altezza media, e
con un viso dolcissimo.
Non sapeva bene perchè ma quella ragazza, a Summer, faceva
tenerezza.
Continuava a guardarla con una smorfia che avrebbe dovuto essere un
sorriso.
Si vedeva che era timida, il fatto che si sentisse un tantino a disagio
fece spuntare a Summer un ampio sorriso, e subito stinse
forte la mano alla ragazza che aveva di fronte.
Nell'arco di un paio di giorni Mery, Summer e Hana, diventarono un
trietto inseparabile formato da due ragazze occidentali ed una
orientale.
Questo, insieme ad altro, rendeva le tre ragazze davvero inconfondibili
in tutta la scuola.
Mery e Summer erano due ' bombe ad orologeria '.
Due ragazze esuberanti, casiniste, e menefreghiste con l'unica
differenza che Mery, al contrario dell'altra sapeva quando era tempo di
fermarsi o come contenersi, o quasi.
Hana, al contrario, era timida, impacciata e riservata, ma era una
persona disponibile e sensibile.
Un trietto davvero impensabile, eppure insieme stavano bene.
“ Questo è il vostro nuovo compagno...”.
Non ci posso
credere .
“ ....ha appena cambiato classe.... ”.
Davvero lui, nella mia
stessa classe?
“ ...e mi raccomando, siate gentili con Chunji ”.
Ci può
scommettere, prof.
Il professore terminò il suo discorso di presentazione ad un
nuovo alunno.
Niente popò di meno, il nuovo arrivato era il ragazzo che
Summer aveva addocchiato tempo fà.
Lo vide spostari con dei lenti passi, sicuro di sè,
ammiccando e regalando all'occorrenza sorrisini in direzione di tutte
le ragazze, verso un banco che aveva liberato Changjo vicino a
sè.
Per tutta le ore di lezione Summer non fece altro che osservarlo
ammaliata, non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.
Sospirava nella sua direzione con aria sognante fin quando non si vide
risvegliare dai suoi sogni ad occhi aperti da una mano sventolante
davanti alla sua faccia.
“ Che vuoi? ”.
Non usò un tono proprio carino quando si accorse del ragazzo
dai capelli rosso fiammante davanti a lei.
“ Ammettilo. Ti piace il mio amico Chunji ”.
– Allacciò le braccia sul busto compiaciuto.
“ Eh? Chi ti ha detto una cosa simile? ”.
“ Si vede lontano un miglio ”.
“ Cosa?! ”. – Summer si
voltò di scatto in preda al panico verso sua cugina, che
aveva assistito a tutto, in cerca di aiuto.
La ragazza li limitò ad annuire, e Summer tornò a
voltarsi verso Changjo.
“ E con questo? ”. – continuava
imperterrita con tono scontroso
“....sono disposto a darti un aiuto con il mio amico..
”.
“ Davvero?!? ”,
“ ..A patto che.. ”.
Ecco, ti pareva.
“ Tu mi aiuta con la tua amica Hana ”.
“ Come, scusa?!? ”. – Summer
alzò la voce, allibita.
Ad uno come Changjo, sul serio, poteva piacere qualcuno come Hana?
Certo, Hana era proprio una bella ragazza, ma non credeva che a Changjo
piacessero le ragazze timide, carine, e coccolose.
La verità?
Lo vedeva più tipo da baldracche.
Di quelle facili, che piacciono a tutti.
Ecco, l'ho detto,
pensò, invece, come se volesse fermarsi
dal farlo per paura che qualcuno potesse sentire.
“ Accetto ”. – disse, però,
infine al
ragazzo in attesa di una risposta.
“ Bene. Domani è venerdì, organizzeremo
un'intera giornata al luna park. Mettiamoci d'impegno ”.
Entrambi si strinsero la mano, come a siglare un patto.
Ad entrambi sembrava poter vedere il fuoco ardere nelle pupille.
Nessuno sapeva cosa sarebbe potuto succedere nelle successive ore, a
causa dell'alleanza appena stretta.
Io non so
ancora bene il perche' sia ancora qui alle 5:40 del mattino..........
Giusto.
Dovevo accontentare
te!
SI,PROPRIO TE!
SAI BENISSIMO CHE STO
PARLANDO CON TE.
E se non lo sai....
Si,che lo sai.
Sei quella che ho
citato sopra.
Spero tu sia contenta
di vedermi qui a quest'ora.
Mi dispiaceva
deluderti,e non farti piu' sentire per almeno un paio di anni su questa
cosa. MH.
Per chiunque altro
invece si sia trovato a leggere questa cosa, oltre la tipa di cui ho
parlato, spero non vi sia dispiaciuta, altrimenti non leggetela. C':
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