Tutta colpa di quel motivo: non voler soffrire

di gatta12
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Cap.2                    I PRETENDENTI AL TRONO (PARTE 2)


"Accidenti! Sta suonando la campanella!"
"E' colpa tua che ti svegli sempre tardi!"
Mentre correva, Alexander andò a sbattere contro qualcuno.
Riuscì a rimanere in piedi, mentre l'altra figura cadde a terra.
"Scusami, non volev-" spalancò gli occhi.
Davanti a lui, c'era una ragazza dai capelli così biondo chiaro da sembrare bianchi, e gli occhi verdi smeraldo.
"Non fa niente, tranquillo" rispose lei.
Lui le porse una mano e l'aiutò ad alsarsi.
"Scusami ancora" lei lo fissò pensieriosa.
"Sei al liceo?" chiese.
"Ehm... sì"
"In che classe?"
"3°H"
"Io in 3°C, siamo vicini" spiegò.
"Ah, davvero?"
"Sì, ma che ci fai a quest'ora? Le lezioni per i liceali iniziano alle 8:30" disse stupita.
"Che?!? Oh, No!!" urlò e si mise le mani tra i capelli.
"Come ti chiami?"
"Alexander Roux"
"Io, Vaniglia Tempete de Neige"
Lui spalancò gli occhi.
"Bene, allora forse ci vediamo dopo" disse lei andandosene.
Lui era rimasto di pietra.
"Era... lei?" disse Duke.
"Che classe... che portamento... non sembra la figlia di Chocola"
"E ti sembra adesso il momento?!?!?" la sgridò furente Duke.
"Dobbiamo avvertire la Regina, Duke, inizia una comunicazione intanto che la seguiamo"
Alexander si trasformò, aveva lo stesso "costume" del padre.
Iniziarono a seguire Vaniglia senza farsi vedere e Duke aprì la videochiamata.
"Perchè hai chiamato?" chiese la Regina.
"Crediamo di averla trovata"
Il Re e la Regina sussultarono e un brusio si levò dalla sala.
"C-come sarebbe?! Di già?" disse Pierre.
Alexander si spostò e fece vedere ai sovrani la bella ragazza dietro di lui.
A Chocola vennero le lacrime agli occhi.
"E'... è veramente lei?"
Si levò un brusio ancor più alto nella sala.
"Tienila d'occhio e continua la missione, accertati che sia lei"
"Certo Maestà"
Poi, con un gesto, Chocola fece sparire il portale.
Alexander sospirò.
"Ora andiamo in classe" disse.



"Ragazzi vi devo presentare un vostro nuovo compagno, Alexander Roux"
Entrò nella classe.
Come si aspettava, vide tutte le ragazze sbavargli già dietro e tutti i ragazzi che lo guardavano con invidia.
In un attimo, raccolse i cuori delle ragazze.
"Bene, puoi andarti a sedere al banco libero laggiù"
"Ok"
Andò a sedersi e iniziò la lezione.
-Suona, campanella, suona presto...-








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