Midnight tales

di fallapart_
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(Le quattro amabili protagoniste di queste drabble e tutti i personaggi citati, più o meno direttamente, sono proprietà della cara vecchia BBC. Mi farebbe immensamente piacere poter dire di aver creato cotanta perfezione, ma non l’ho fatto.)

Insomma, nient’altro che un pretenzioso tentativo di catturare in cento parole o giù di lì le quattro donne del TV show più figo che abbia scoperto negli ultimi tempi, in quattro mezzanotti contemporanee, vissute in quattro luoghi diversi. Nato nel momento in cui, sfogliando, con la malinconia che si addice alla maturanda nostalgica, i volumi di Dante su cui ho sputato sangue per gli ultimi tre anni, ho notato una corrispondenza con le quattro virtù cardinali. Questo, però, non l’ho esplicitato, perché non volevo forzare nulla di azzardato; diciamo solo che è stata la scintilla che ha incendiato il tutto.
Non volevo dire niente di più di quello che il telefilm – magistralmente, tra l’altro – dice già. Solo tentare di tradurlo nel mio linguaggio.
Buona lettura.



*


I. Domi militiaeque

Lix Storm



Mezzanotte è due dita di whiskey in una tazza da té.
La vecchiaia ti ha disegnato tre rughe sulla fronte, come il vento sahariano abbraccia e modella le sue dune.
Dalla finestra spalancata s’alza una brezza tropicale, carica di parole mai dette e gioventù mai avute.
Ma forse è solo il tuo sangue che ribolle.
Forse è la tua carriera che ti viaggia dentro.
L’imperialismo nei segni dell’età.
L’amore nelle distese dorate che abbracci con la mente.
La verità, solo nella tua pelle consacrata al suo profeta.
È una crisi di Suez, il tuo tempo che se ne va.





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