Ed eccoci qua, con il secondo capitolo!^O^ Sono contenta che il primo
vi sia piaciuto!>w< Grazie dei commenti, me commossa **
Vi dirò, di questo secondo capitolo, non sono troppo
soddisfatta...Ma forse è solo una mia impressione.
Bè, spero sia comunque di vostro gradimento!><
E spero anche di aver reso bene i personaggi >< Tutti
quanti, quelli originali e gli OC.
Le rispose alle recensioni dopo la storia^^.
Bè, vi lascio alla lettura!
Enjy Yourselves!^_-
2
capitolo
storm:
i will survive!
Uno
scossone fece oscillare pericolosamente la nave. Di nuovo.
-Sessantatrè-,
mormorò Hachi, apatica.
-Cosa?-,
domandò India.
-Gli
scossoni-.
-Oh-.
Cadde
di nuovo il silenzio.
-Chissà
quando finirà...-, sussurrò India.
-Di
solito le tempeste così durano da....-, intervenne il
ragazzino, Gon.
-E
chi ti ha chiesto niente?-, lo fulminò Hachi, torva.
Sembrava
di cattivo umore.
Gon
stette in silenzio.
Nel
frattempo, Leorio stava ancora guardando di sbieco il ragazzo di
prima. L'altro, dal canto suo, sembrava noncurante della situazione,
e dormiva beatamente sulla sua amaca.
-Forse
faremmo meglio a dormire...Non credete?-. A parlare era Kiriru, che,
come Gon, si era aggregata all'unico gruppetto che ancora non
dormiva.
-Nessuno
ha chiesto il tuo parere-. Era sempre Hachi, che questa volta
sibilava a Kiriru.
India
levò gli occhi al cielo, rassegnata e spazientita. Non ne
poteva più di stare compressa in quella stiva buia e
umida...Avrebbe dato qualunque cosa pur di andarsene.
Altro
scossone.
-Sessantaquattro-.
Kiriru
sospirò. Non le restava che attendere.
KA-BOOM!
Tutti
quanti i presenti sobbalzarono. O perlomeno, chi era ancora sveglio.
-E'
proprio una burrasca coi fiocchi-, annunciò Gon, in tono
quasi
fiero.
Hachi
stava per abbaiargli qualcosa di poco carino, ma si trattenne. Era
solo un bambinetto...Non aveva senso prendersela con lui.
D'improvviso,
si spalancò la porta. Il capitano era sulla soglia, gettando
un'occhiata alla stiva, cercando di distinguere, al buio, le sagome
che lo stavano fissando.
-Voi-,
tuonò, senza aggressività, indicando con un cenno
del
capo Gon, Kiriru, India e Leorio.
-.Poi
tu-. Questa volta, si riferiva ad Hachi, che si era accasciata contro
la parete umida, in disparte, -e anche tu-, concluse, avvicinandosi
al ragazzo biondo che, qualche ora prima, aveva discusso con Leorio.
-I
vostri nomi-, pronunciò, insindacabile.
-Sono
Kiriru-. La morettina fu la prima a rispondere.
-Mi
chiamo Gon Freecs-, sorrise il ragazzino.
-India-,
fu la semplice risposta della bionda.
-Leorio-.
Hachi
sembrò riflettere un attimo, prima di rispondere. Poi,
fissando il vecchio, parve rilassarsi.
-Hachi*.
Niente domande-.
L'uomo
annuì. Era più che sufficiente.
L'altro
ragazzo, che prima giaceva su un'amaca, evidentemente cercando di
prender sonno, si sollevò sui gomiti, rivolgendo
l'attenzione
al capitano.
-Sono
Kurapika-, disse subito.
-Molto
bene. Ora, vi spiacerebbe dirmi il motivo per il quale desiderate
diventare Hunter?-, proseguì l'uomo, senza muoversi dalla
sua
posizione.
Per
qualche istante, calò il silenzio più assoluto.
Perfino
la tempesta parve zittirsi. Tutti sembravano riluttanti nel
rispondere.
-Io-,
esordì Gon, la voce sempre decisa e squillante.
Come
diavolo faceva...?
-Io
voglio diventare un Hunter per trovare il mio papà.
Perché
anche lui è un Hunter, e adesso sta viaggiando per tutto il
mondo. Io diventerò Hunter, combatterò con il
regalo
che mi ha lasciato-, e abbassò lo sguardo sulla canna da
pesca
che stringeva fra le mani, -e lo troverò-, concluse, sempre
sorridente.
India,
invece, parve rattristarsi.
-Io
sto fuggendo dal mio destino-, bisbigliò, criptica. Il tono
che aveva usato, e la frase che aveva appena detto, lasciò
intendere che non avrebbe aggiunto altro.
-E
tu? Cosa mi dici?-, domandò il capitano, rivolto ad Hachi.
Lei
lo fulminò con lo sguardo.
-La
licenza è comoda. Se ammazzi qualcuno, puoi sempre dire che
era un criminale e che lo facevi per lavoro. Così non ti
sbattono dentro-.
Questa
fu la sua risposta.
-Ti
diverte molto, fare l'assassina-, commentò fredda Kiriru.
-Non
mi diverte, e non sono un'assassina-, ribattè Hachi,
altezzosa. -Mi serve per lavorare-, fu l'unica spiegazione che diede.
-Io,
invece-, la mora prese la parola,-ho fatto una promessa ad un amico.
Ma per mantenerla, è necessario che sia forte. E ora, non lo
sono affatto-.
L'uomo
annuì, distrattamente.
-Voi?-
Kurapika
era ancora semidisteso sull'amaca.
-Le
mie motivazioni sono troppo personali perché io possa
rivelarle-, disse.
A
quel punto, Leorio si alzò in piedi, e si pose davanti al
capitano. Aveva l'aria alterata. E anche minacciosa.
-Perché
mai dovrei rivelare le mie motivazioni a uno sconosciuto?! Sono fatti
miei, e non devono riguardare altri!-, ringhiò.
Ma
l'uomo non si scompose, né si ritrasse.
-Statemi
bene a sentire. All'inizio di ogni esame, si presentano sempre
centinaia di persone disposte a qualunque cosa, pur di possedere una
licenza di Hunter. Per la maggior parte, sono uomini determinati e
senza scrupoli, all'apparenza forti e imbattibili. Eppure, solo una
minima parte risulta avere i requisiti giusti per diventare
Cacciatore-.
-Dove
vuole arrivare?-, sbottò Leorio, ancora in piedi di fronte a
lui, i pugni stretti.
Il
capitano si fece serio, più di quanto non lo fosse prima.
-Possibile
che non l'abbiate ancora capito? I partecipanti all'esame devono
essere selezionati, e la selezione è già
iniziata.
L'esame, per voi, ha avuto inizio sin dall'istante in cui avete messo
piede su questa nave. Io sono uno degli Esaminatori incaricati per
questa selezione, e ora, se ci tenete davvero a diventare degli
Hunter professionisti, rispondete alla domanda-.
Detto
questo, guardò prima Leorio, poi Kurapika.
-Ma...ma
lei....-, balbettò Leorio, ma venne interrotto.
-Sono
l'unico sopravvissuto della tribù dei Kuruta. Intendo
diventare un Black List Hunter, al fine di catturare e punire chi
causò quel massacro, e recuperare gli occhi cremisi
sottratti
ai corpi dei miei compagni-.
Tutti
ammutolirono. Kurapika aveva parlato tutto d'un fiato, sempre con
calma e pacatezza. Tuttavia, guardandolo in viso, pareva turbato. E,
dopo quanto aveva raccontato, ne aveva tutto il diritto.
Alle
sue parole, Kiriru era improvvisamente sbiancata.
Aveva
sentito bene? Aveva detto...Kuruta...?!?
-Va
tutto bene, signorina Kiriru?-, domandò il piccolo Gon,
accorgendosi della reazione della ragazza.
Lei
deglutì, cercando di calmarsi.
-S-sì,
non preoccuparti...E' tutto a posto-, rispose, tentando
disperatamente di apparire tranquilla. Ma non riusciva a togliere gli
occhi di dosso da quel ragazzo...Kurapika...
Mentre
Kiriru lo fissava, incredula e impietrita, il giovane aveva iniziato
una nuova lite con Leorio. A quanto pareva, le motivazioni di
quest'ultimo non gli andavano troppo a genio...Infatti, aveva
dichiarato di voler ottenere la licenza per un solo motivo: il
denaro.
E
così, partendo da uno stupido battibecco, i due erano
arrivati
al punto di dichiarare di volersi confrontare in combattimento.
All'istante.
-Ma
è una follia!-, esclamò India, alla decisione dei
due,
che ancora si guardavano in cagnesco.
-Ma
no, lascia-, s'intromise Hachi, in tono entusiasta -lascia pure che
si annientino a vicenda. Così avremo meno concorrenza! E'
divertente-.
-No
che non è divertente-, sibilò Kiriru, a denti
stretti.
La breve storia di quel ragazzo le aveva lasciato addosso un senso di
malessere piuttosto fastidioso...Il passato iniziava a tornare a
galla, e questo non le piaceva.
-Bè,
a me pare un'idiozia bella e buona-, sentenziò la bionda,
alzandosi in piedi e seguendo i due litiganti, Gon e il capitano sul
ponte.
Hachi
fece un sorrisetto. Sembrava che la cosa la interessasse.
-Uh,
magari si fanno fuori sul serio...Voglio vedere cosa succede se fanno
BUM! E vanno per aria!-, esclamò, una punta di eccitazione
nella voce, alzandosi in piedi e dirigendosi a balzi verso l'esterno.
"E'
pazza", fu il primo pensiero di Kiriru. "E' davvero
completamente pazza".
Nonostante
tutto, uscì anche lei. Non le andava di restare sola...Non
voleva ascoltare tutto quel....quel silenzio.
Non
era ancora arrivata sul ponte, quando uno scossone più
violento dei precedenti le fece perdere l'equilibrio.
-AH!-
Cadde
sul pavimento legnoso dell'imbarcazione, mentre quella si reclinava
pericolosamente di lato...
La
ragazza si sbrigò a rimettersi in piedi, e si
precipitò
fuori.
-CHE
SUCCEDE?!?-, gridò, mentre anche quelli che stavano dormendo
nella stiva, correvano sul ponte, cercando di fare il possibile per
mantenere la rotta della nave.
Peccato
che, la maggior parte di loro, non aveva la minima idea di come si
affrontasse una tempesta in mare; così, il capitano e i suoi
marinai, si ritrovarono con più di venti uomini che
correvano
avanti e indietro per la nave, tra chi si arrampicava sull'albero
maestro e chi cercava di combinare qualcosa con le vele, ma sempre
invano.
-KIRIRU!-,
urlò India di rimando, -AGGRAPPATI DA QUALCHE PARTE!
RISCHIAMO
DI VENIRE SBALZATI IN MARE!!-.
La
mora annuì, abbarbicandosi alla prima fune che
trovò.
Però... Non potevano stare con le mani in mano.... Dovevano
fare qualcosa.
Nel
frattempo, Leorio scivolava su e giù per il ponte, da
sdraiato, urlando e bofonchiando qualcosa di incomprensibile.
Hachi
si era aggrappata alla rete di funi che reggeva la vela principale,
al momento chiusa. Cercava di arrampicarsi su, verso l'alto, nel
tentativo di fare qualcosa.
-Non
farlo!-, le urlò Kurapika, che stava a poca distanza da lei.
-Corri
il rischio di cadere! Non ti muovere da....-.
-Oh,
non guastarmi tutto il divertimento! Se riesco a trovare un modo per
buttare tutti in mare, io sarò l'unica ad arrivare viva
all'esame!-, esclamò, con gli occhi che luccicavano al
pensiero.
Cercò
ancora di salire, ma Kurapika era riuscito a raggiungerla, e, dopo
averla afferrata per la stoffa della maglia, l'aveva strattonata con
forza, facendola cadere.
-EHI!
Ma cosa...?!?-
Hachi
si ritrovò sdraiata sul ponte fradicio della nave.
Provò
a rialzarsi, ma il ragazzo le bloccava le braccia.
-Sei
per caso ammattita?! Pensavi davvero di far rovesciare l'imbarcazione
e di riuscire ad aver salva la vita?!-. La guardava in volto, gli
occhi di entrambi erano evidentemente alterati.
Ma
lei, invece di rispondergli a tono, assunse un'espressione infantile,
come faceva sempre.
-Oh,
ma perché a nessuno piacciono mai i miei giochi? Eppure mi
sembrava tanto divertente...! Pensa un po', TUUTTI morti e solo io
viva! Non è meraviglioso?!?-
Il
ragazzo era incredulo. Non aveva mai sentito nessuno parlare a quel
modo.
-Eddààààài...!
Se fai il bravo, salvo anche te! Sei contento?!-, proseguì
lei. Sembrava stesse giocando... Ma il suo, era un gioco pericoloso.
-Non
riesco a comprendere cosa sia più folle-, disse infine lui,
-se il fatto che tu sia convinta di poter sopravvivere a un
naufragio, oppure il fatto che tu abbia la ferma convinzione di poter
causare un naufragio-.
Hachi
rise. Non disse altro. Rise e basta.
Kurapika
la fissò ancora una volta. La guardò negli occhi.
Erano
gli occhi di chi ha perduto la ragione. E lei, rideva...
-EHI!
FATE ATTENZIONE!!!-.
Il
grido di Gon riportò entrambi alla reale situazione.
Un'ondata
stava per travolgere l'intera nave. Dovevano virare, o sarebbe stata
la fine.
Kurapika
porse la mano ad Hachi.
-Avanti-,
la esortò,-ciò che desideri è in
procinto di
accadere. Se resti qui, immobile, ne sarai vittima tu stessa-.
La
ragazza fece per afferrargli la mano. Poi si fermò, e
sorrise.
Più
che un sorriso, era un sogghigno.
-Oops...
Mi sa che ora mi toccherà combattere contro tutta questa
gente... Poco male. Volevo proprio friggere un po' di cervella-.
Il
ragazzo dei Kuruta ignorò quest'ultimo commento. Strinse il
braccio di Hachi, e corse fino alla stiva, trascinandola con
sé.
Nel
contempo, Gon era riuscito in qualche modo ad aiutare il capitano,
mentre India aveva trascinato Leorio fino alla cabina, dove avevano
soccorso il povero marinaio al timone, che tentava di virare con
tutta la forza che possedeva.
La
situazione, fino a quel momento, era stata critica. Qualcuno degli
altri 'passeggeri' si era rintanato in qualche angolino, tremante;
altri si mostravano impavidi, ma erano del tutto privi di
utilità,
e anche di quel coraggio che erano convinti di possedere. Alcuni si
erano perfino abbracciati, per avere meno paura.
Ma,
quando il capitano, seguito dai ragazzi che erano rimasti con lui,
comprave sulla soglia della stiva, tutti quanti lo guardarono
speranzosi.
Ci
fu un attimo di tensione. Il capitano li fissò tutti quanti,
più serio che mai.
Dopodiché,
sorrise.
-La
tempesta è passata. Siamo tutti salvi-.
Un
coro di "EVVIVA!", e "Sììì!",
e "DIO ESISTE!", si levò nell'aria.
India,
Gon, e perfino Kiriru sorrisero, soddisfatti.
Leorio
pensava che avrebbe preferito di gran lunga prendere un aereo di
linea, ma sembrava comunque contento.
Anche
Kurapika sorrise, anche se ebbe la tentazione di lasciare perdere il
contegno e il buon senso e di commettere un omicidio quando
incontrò
lo sguardo assassino di Leorio.
Hachi,
invece, giocherellava distrattamente con una ciocca di capelli.
Sembrava rilassata.
Kurapika
ripensò a quanto accaduto poco prima. Avrebbe dovuto
guardarsi
da quella ragazza. Se lo sentiva.
Anche
Kiriru sembrava pensierosa. Pensava ai Kuruta, a Kurapika, e a quanto
aveva detto. Ma, per il momento, preferì non perdercisi
troppo. Ci avrebbe pensato in un altro momento.
L'indomani,
non appena il sole fu a mezzogiorno, la nave attraccò ad un
porto. Erano giunti a destinazione.
Non
sapevano ancora bene che strade avrebbero preso, ma tutti quanti ne
erano convinti: sarebbero andati avanti, e avrebbero raggiunto i loro
obiettivi.
*Hachi significa 'Otto'. Viene sì usato come nome, ma
solitamente, prensenta il suffisso femminile -ko, Hachiko. Tra l'altro,
è un nome che viene usato spesso per i cani. Insomma, si
tratta chiaramente di un soprannome.
Nel prossimo capitolo....
Gon: Che bello, siamo arrivati! Esame Hunter, aspettaci!
Incontreremo un sacco di strani personaggi... Wow, c'è
proprio di tutto!
Al prossimo capitolo: Run
Away! Non mancate!!!*w*
Killua: Ah, queste sono anticipazioni?
Leo: Sembrava il cronista di Dragon Ball...
Kura: Aveva lo stesso entusiasmo di Hamtaro a fine puntata...
Ehm....BENE! Vi lasciamo sulle spine con queste entusiasmanti
anticipazioni!^o^ (Ho avuto pappagallini più entusiasmanti
nd Killu)(Senza contare che non si è capito niente di cosa
succederà nel prossimo capitolo.... nd Leo)(Tu avevi
pappagallini? nd Kura).
DICEVAMO....Bye!!!!!^___^
Recensioni!
yuko-chan: Eeessì, Hachi è una dura
U_U Però sono contenta che ti stia simpatica X3 Lo stesso
vale per la cara India^^
Hisokagirl:
Forse te l'ho già detto, ma questo mi rende felice e mi fa
sentire realizzata...** Kissoni >*<
cidori: A te
il seguito!^^ Spero ti piaccia >w<
angy92:
Guarda, sarò sincera. Ho notato quella fic, ma non l'ho
neanche mai letta. Poi, come ha specificato Hisokagirl, i personaggi
non li ho inventati tutti io, ma ho solo inserito in una storia gli OC
che abbiamo stabilito in un forum^^ Per il fatto che ci sia
un'assassina...Bè, se leggi poi lo capirai,
perché Hachi non è propriamente
un'assassina...Vedrai!^^ Dunque, ogni riferimento a qualche altra fic,
è del tutto casuale, assicuro çç
Spero continuerai comunque a seguire la storia^^
kura92: Ma
grasshie!>*< Spero che la tua Kiriru ti piaccia
anche in questo chap!^.^ Kiss!:*
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