Storie di una Dea

di loritakitochan
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Akito drabble 01. La farfalla

"Shigure, se fossi un animale, che animale sarei?" chiede una piccola Akito al cane dello zodiaco.

Nessuno avrebbe detto che quel pallido 8enne , fosse invece una bambina.
Non per la sua  fisionomia, anche lei possedeva la bellezza dei Sohma, e in altre circostanze  Akito sarebbe stata  una bambina deliziosa.
Ma per volere di Ren Sohma ,sua madre, la piccola "Dea dello zodiaco"  era costretta a vestirsi da maschietto

"Una rana"  fu la pronta risposta  del sedicenne, guardando divertito il visetto sdegnato della piccola

"Una ranaa? perché una sciocca rana?" No una rana non poteva essere il suo animale!

"Be,le rane hanno paura dei serpenti , come una ranocchia che conosco io" ridacchiò, aveva ancora in mente l' immagine di Akito che scappava da un Ayame , con in braccia metri e metri di stoffa sgargiante.

"Non ho nessuna paura di Ayame!" gli occhi di Akito sprizzavano faville, e per un momento  parve a Shigure di vedere Ren nel volto della sua adorata peste.

"Ok, allora sei una zanzara, gironzoli in torno tentando di pungere le persone"  provó Shigure.

Adorava punzecchiare Akito, certo di meno che quanto amava vezzeggiarla e coccolarla.
Dopo la morte di Akira il padre di lei, Akito era cambiata, chi non sarebbe cambiato dopo essere diventato il capo famiglia a 7 anni?
Soltanto quando  Akito veniva stuzzicata , la bambina lasciava cadere la sua maschera da adulta.
    
"SHIGUREEEE!" stavolta l' aveva  offesa!

"Una  formica...vediamo... una formica  regina!"  disse, mentre contava  mentalmente  i  secondi sino a quando Aki-chan sarebbe scoppiata

"ARGH! Sei uno stupido! non so perché io parli con te! Vado da Kureno!" strilló oltrata andandosene.

Kureno,Kureno,Kureno la nuova arma letale di Akito.
Aveva per caso capito, con quell' istinto innegabile dei bambini quanto lui fosse geloso, oppure  lo sentiva con i sensi di "dea"?
Qualunque fosse  la risposta , Shigure soffriva e Kureno ne era la causa.

La ritrovò più tardi nella sua stanzetta , sola e semi addormentata.
Il visetto delicato sotto i capelli neri scompigliati, era quello di una bambola di porcellana.
Si sedette vicino a lei ricomponendo le coperte.

"Oggi eri insopportabile " mormorò Aki con gli occhi che faticavano a stare aperti.

"Neanche tu scherzavi Aki-chan" non poté trattenersi e le accarezzò i suoi capelli.

"Mmh, ho sonno..." mormorò chiudendo gli occhi

"Allora dormi tesoro mio" in quel' instante Shigure invidiava Akito, che riusciva a dormire non appena chiudeva  i suoi occhi.

"Dormi mia piccola farfalla, un giorno  farò in modo che tu non voli mai più via da me!"

Si Akito era una farfalla  e lui era un cucciolo con poca pratica, che soffriva quando lei svolazzava da qualcun altro.

"Un giorno sarai mia"

fine


 









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