Henley continuava a fissare oltre la porta aperta del suo scompartimento, mentre dall'altra parte dell'aereo vi era un Daniel Atlas intento a leggere un libro.
« Henley? » la chiamò Jake, di fianco. « Henley, mi stai ascoltando? »
La rossa si destò dai suoi pensieri, riportando l'attenzione sul minore. « Scusa, dicevi? »
Jake sbuffò, sollevando gli occhi al cielo; po si alzò e, sotto lo sguardo dell'altra, chiuse la porta che separava i due scompartimenti. Poté giurare che mentre lo faceva lo sguardo di Daniel si fosse posato su di lui.
Si voltò verso l'amica, a braccia conserte. « Posso sapere perché ti piace tanto? » domandò, scocciato.
La rossa gli regalò un'occhiataccia. « Posso sapere perché non perdevi neanche una puntata del suo show? » risposte a tono. Girò lo sguardo, imbarazzata ed infastidita. « E comunque sai che non mi piace, Jake. »
« E' ancora per la storia che sei grassa? »
« Come, prego? » chiese, sconvolta.
« Perché è una cazzata! Tu non sei grassa, Henley! » chiarì, cercando di regolare il tono per non farsi sentire dagli altri.
« Certo che non lo sono, ci mancherebbe altro! » ribatté lei, offesa.
Jake si sedette di nuovo sul sedile vicino al suo. « Ed anche se lo fossi... » iniziò, per poi fermarsi e mordersi il labbro. Scosse la testa. « Non capisco perché non ci abbia mai provato prima. Ma tu puoi avere di meglio. »
« Pensi di poterti considerare quel "meglio"? »
A quella domanda Jake sollevò lo sguardo, immergendosi negli occhi di lei, che lo guardavano fissi, in attesa di una risposta.