Ringrazio anche solo chi legge.
Partecipa alla fanfiction challenge:
Fandom:
Harry Potter
Pairing:
Draco/Harry (o Harry/Draco, qui non si scandalizza nessuno
ù_ù)
Prompt:
Occhi
Lanciata
da La Morte fidanzata
Salvami
Draco si
piegò in avanti, aprì il rubinetto e mise le
mani a conca sotto il getto. Si proiettò l’acqua
sul viso e ansimò.
-Sono
arrivato a mutarmi in donna e ai peggiori crimini,
il professor Piton sbaglia se pensa che io ormai possa essere salvato-.
“Con
che coraggio hai potuto fare tutto questo?!” gridò
Harry. Strinse un pugno e conficcò le unghie nel palmo della
mano lasciando
delle mezzelune bianche. Draco sbatté le labbra tra loro, il
viso pallido era
grigiastro, gocce di sudore lo rendevano umido e i capelli gli
ricadevano
disordinato sul volto.
“Tu
… tu non capisci …”
balbettò. Si tastò il fianco e
afferrò la bacchetta con mano tremante.
“Ecxpelliarimus!”
urlò Potter. Ci fu un raggio rossastro e la bacchetta del
Malfoy volò via.
Quest’ultimo guardò a destra e a sinistra,
indietreggiò e sbatté la schiena
contro il bordo in ceramica del lavandino. Intravide Mirtilla e
allungò la mano
in quella direzione.
“Non
ti permetterò di fare del male al preside migliore
che questa scuola abbia mai avuto! E’ una persona
meravigliosa al contrario di
te!” urlò il prescelto. Si grattò la
cicatrice nervosamente con l’altra mano e
avanzò.
“Goyle,
Tiger” chiamò debolmente il biondo. Gli occhi
erano incavati e le gambe gli tremavano.
Harry
strinse gli occhi e digrignò i denti.
Il corpo della
ragazzina era sospeso in aria, i capelli neri della giovane le
aleggiavano
intorno al viso e teneva le braccia aperte. Il vento le sbatteva contro
l’impermeabile
rosso. Si abbatté al suolo sollevando della neve e rimase
immobile.
Harry
alzò la bacchetta e l’altro avanzò.
“E’
per la mia famiglia, almeno tu mi
devi credere” balbettò Draco. Si diede la spinta e
camminò
oscillando verso il moro. Si piegò in avanti, il labbro
inferiore tremò e
singhiozzò. Le lacrime si mescolarono al sudore e alle gocce
d’acqua. Si alzò
la manica nera della casacca e si strofinò il marchio nero,
la mascella del
teschio tremò aprendosi di più e il serpente nero
scivolò sulla pelle pallida.
Le dita lattee del ragazzo lasciarono dei segni rossastri intorno al
simbolo.
“Perché
dovrei farlo?! Il mio migliore amico era a terra,
praticamente morto con la bava alla bocca per colpa tua!”
gridò Harry,
avanzando ancora. Draco
lo raggiunse,
gli cadde in ginocchio davanti e gli abbracciò le gambe.
Alzò il capo e Harry
lo abbassò, gli occhi verdi di uno si specchiarono in quelli
azzurri dell’altro.
Le iridi di Malfoy brillarono di riflessi grigio metallico.
“Perché
nei tuoi occhi
vedo che tu puoi salvarmi” sussurrò. Harry strinse
le labbra, cadde a sua volta
e Malfoy sciolse l’abbraccio per mettergli le mani sulle
spalle.
“Salvami”
implorò.
“Maledetto
quel giorno in sartoria in cui ti ho
incontrato” biascicò il ragazzo sopravvissuto. Si
piegò e appoggiò le sue
labbra su quelle del biondo.
|