Green, Black and Red di weirdo_soul (/viewuser.php?uid=194326)
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green, black and red
Mr.
Green è sempre stato un uomo gentile ed educato. Nato da una
famiglia, per non dire disastrata, molto complicata, si è
fatto
i suoi amici sin dalla scuola elementare. Certo, le
difficoltà
ci sono state, come d'altronde per tutti, ma Mr. Green è
riuscito
a metterci una pietra sopra. Una pietra sopra agli insulti che gli
venivano scagliati ogni giorno, una pietra sopra la cattiveria, una
pietra su tutto. Ma non ha fatto tutto da solo. Con
quegli amici che si era creato si era difeso e aveva fatto di loro la
sua forza. Se si mettevano da parte gli insulti e la famiglia, che ogni
tanto dava problemi e preoccupazioni e ogni tanto sembrava pacifica o
perlomeno mite, si può dire che conduceva una vita
spensierata e
relativamente felice. Perché, parliamoci chiaro, non esiste
la
felicità in senso assoluto. Ma intanto c'era una cosa di cui
non
si accorgeva: gli insulti, le offese e le prese in giro lasciavano dei
piccoli segni rossi sui suoi polsi e quando camminava si sentiva un
suono strano, come se delle pietre pesanti strusciassero a terra ed
aumentassero a poco a poco ad ogni passo. Mr. Green non se n'era mai
accorto. Lasciando la scuola elementare abbandonò
inconsapevolmente quel palazzo di ghiaccio che rappresentava la sua
sicurezza. Le scuole medie furono il periodo più buio per
Mr.
Green. In questo caso i colpi erano di più, erano
più
forti ed erano più frequenti.
"Sei
bello come un fiore.......... in una palata di merda!"
"Grasso!"
"Scommettiamo
su quanti giri di corsa fa Mr. Green a educazione fisica!"
"Io
scommetto che non fa più di un passo!"
"Facciamo
un fumetto su Mr. Green! Un piccolo cerchio sarà la sua
testa e uno molto più grande la sua pancia!"
Nessuno
capiva. Neanche Mr. Green stesso riusciva a capire il
perché di tanto odio e tanta rabbia. Perché
rinfacciargli
sempre quel dolore incolmabile? Perché anche quella ragazza
che
era stata sua amica lo doveva ferire nel peggiore dei modi?
"Palla
di lardo!"
"Facciamo
un blog con i segreti di Mr. Green!"
Mr.
Green non era forte, mai lo era stato. Forse se ne era
semplicemente illuso. Forse dopo un pianto "liberatorio" non
ci
pensava neanche più. Ma che strano: i tagli iniziavano a
farsi
vedere e le pietre diventavano sempre più pesanti. Nessuno
si
accorgeva di niente. Lui intanto sopravviveva a tanto dolore
semplicemente pensando "Dai, in fin dei conti, non manca poi
così tanto al liceo". Però quei 1095
giorni l'hanno
segnato e, ancora non lo sapeva, ma era un segno che sarebbe rimasto
per tutta la vita. Come un neo, una voglia o una cicatrice.
Al
liceo la vita di Mr. Green sembrava migliorare, sembrava illuminarsi
di speranza. Ma i tre anni precedenti continuavano a fare ombra su quel
bagliore di felicità. Le esperienze vissute lo avevano
cambiato
e dal suo lato più oscuro e nascosto nacque un altro uomo,
molto
più potente, malvagio e crudele di tutti gli uomini e i
coetanei
che Mr. Green aveva incontrato fino ad ora. Il suo nome era Mr. Black.
In quanto ad età era più piccolo di Mr. Green ma
sembrava
già esperto su come funzionasse il mondo. Allontanava
chiunque
provasse ad avvicinarsi a Mr. Green, ma non lo faceva per difenderlo o
per proteggerlo, bensì per alienarlo dal mondo. Mr. Green
però, in quei due anni, sembrava aver superato i dolori
legati
al suo passato. Il problema di Mr. Green adesso non era più
il
passato, bensì il presente che gli veniva rubato e mangiato
con
avidità dal giovane Mr. Black.
Il
tempo passava e gli scontri tra Mr. Green e Mr. Black si facevano
sempre più corrosivi, abrasivi e distruttivi. Dopo poco
tempo si
arrivò alla guerra. Entrambe le fazioni si preparavano
oramai da
tempo. Mr. Green per vincere doveva prepararsi a qualunque colpo basso
del nemico ed acquisire non solo forza, ma soprattutto
stabilità
mentale ed emotiva.
Non
si sarebbe mai aspettato però che Mr. Black schierasse
quelle cose con cui Mr. Green non aveva ancora fatto i conti: le
vicende passate. Come era prevedibile, vinse Mr. Black. La guerra fu
sanguinosa, violenta, costosa, ci furono moltissimi morti e moltissime
aree della città furono del tutto rase al suolo. Quella
guerra
fu la più disastrosa degli ultimi cinque secoli.
Mr.
Black però dopo circa sei mesi morì, lasciando il
posto a Mr. Red. Quest'ultimo era ancora più giovane di Mr.
Black, ma era più misterioso, più "nuovo", aveva
un che di mai visto. Una caratteristica l'aveva: era pieni di lividi,
cicatrici e scottature, come se anche lui avesse preso parte alla
guerra ma fosse rimasto vivo. Era colmo di dolore e sembrava che ad
ogni passo che avanzava gli morisse qualcosa dentro. Un accumulo di
sofferenza incancellabile. Un fiume in piena di lacrime e dolore. Era
più fragile del vetro. Come un elastico in tensione che sta
per rompersi. Come un vaso che sporge eccessivamente da un terrazzo.
Come una persona al limite estremo di un burrone. Come Mr. Green
all'arrivo Mr. Black.
Ma
se Mr. Red non ce la facesse a rinascere, o semplicemente a resistere?
Arriverebbe un nuovo Mr. Green più sano e più
forte pronto a salvarlo? E se Mr. Black non fosse esistito, Mr. Red
sarebbe comparso? E Mr. Green sarebbe riuscito a "guarire" e a trovare
le forze di rifarsi una nuova vita densa di felicità? Non lo
sappiamo e non potremo mai saperlo, ma di certo senza di loro non ci
sarebbe la mia storia.
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