Destino Scritto, Ma sulla sabbia di amelia_6 (/viewuser.php?uid=220549)
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capitolo 1 - Nvu
- PRIMA
PARTE: AMORI E MISTERI
- Capitolo
1: l’inizio di una
Favola
-
- Siamo all’inizio del 1700 per
esattezza nel 1712 in un paesino, anzi in un Regno tra Italia e Francia
che si
chiama Ginelli. Una ragazza come tante portava un nome che sarebbe
diventato
una leggenda: ella si chiamava Amelia. Amelia non era ricca
viveva in una casetta che divideva con la famiglia: il padre,
Alexander, la madre, Alena, i sui 2 fratelli, Luca e Giuseppe e sua
sorella Annalisa.
- Nelle strade di Ginelli la
povertà viveva sovrana mentre alla corte del re si viveva
bene e senza dover
faticare per portare a casa un pezzo di pane. «Amelia, per
favore va a vedere
se trovi lavoro dal panettiere o dalla sarta» chiese un uomo
vicino alla
finestra, era alto capelli brizzolati sguardo dolce e severo, aveva le
braccia
robuste e vestiva sempre con una camicia bianca e dei pantaloni mezzi
rotti
marroni; «si padre» rispose una giovane, molto
bella, aveva i capelli legati in
una treccia D’oro il fisico magro e gli occhi dolci e
Determinati, che secondo
la Madre aveva preso dal padre, vestiva in un vestito Rosso fuoco.
«Alexander,
vai anche tu lo sai che non ce molta gente apposto in questo
quartiere» disse
una donna bella tanto quanto la ragazza ma molto più vecchia
anche lei con un
vestito ma Blu come gli occhi «Alena, lo sai io ora devo
andare dalle Bestie e
poi a portare il latte e i formaggi e vedere se riesco a pagare le
tasse»
rispose l’uomo con fare severo verso la moglie «lo
so, lo so, ma non credi che
sia pericoloso e poi io non posso, devo fare anche io delle commissioni
per
tirare su qualche centesimo; approposito Giuseppe sbrigati e vai dal
falegname
se no non ti dà il lavoro» disse in risposta la
saggia donna «Arrivo
madre…» rispose un uomo molto bello, aveva anche
egli dei bei occhi dolci e sicuri un fisico muscoloso e portava gli
stessi abiti del padre.
- «io vado …» disse Amelia
rivolta alla famiglia e preso un mantello con cappuccio uscì
dall'uscio. La
strada sporca e mal ridotta faceva inciampare chiunque non stesse
attento così
la giovane prestando molta attenzione iniziò a camminare
andò come suggeritole
dal padre dal panettiere che rifiutò, dalla sarta che
rifiutò anche lei e
infine in un negozietto ma anche qui non vi era lavoro per la bella
Amelia.
Stava camminando e contemporaneamente mandando maledizioni,tante quante
ne poteva, alla famiglia reale e
ai nobili ma ad un certo punto urtò un
uomo, «Signorina un po’ di attenzione»
disse un uomo molto bello che aveva dei
capelli castano chiaro gl’occhi verdi e vestito molto bene
«mi scusi ma lei è in mezzo strada»
disse Amelia con
fare sicuro «io, io sarei in mezzo strada!» disse
l’uomo «sì, voi ricchi vi
credete i padroni del mondo ma ci siamo anche noi» disse la
ragazza che di
fegato ne aveva anche troppo «devo dire che hai del fegato,
ma come mai una
bella ragazza come voi gira in dei quartieri
così?» disse il giovane con un
ghigno tra il buono e il cattivo «cerco lavoro, dovete sapere
che non tutti sono
ricchi e alcuni si devono dar da fare se vogliono vivere, ma purtroppo
tutti
sono poveri e di lavoro non ce ne!» disse la determinata
fanciulla «uhm, devo
dire che ne avete di fiato nei polmoni e anche una lingua lunga ma mi
stai
simpatica e poi ti ho urtato mi spiace, per farmi perdonare potrei
chiedervi di
venire a lavorare da me?» disse lui ora con fare dolce verso
la giovane «dovete
parlare con mio padre è lui che decide!» rispose
Amelia con fare calmo e
peccato «allora, portatemi da lui»
riabbatte il nobile «seguitemi» disse
e
poi si diresse verso la casa paterna. arrivata entrò, fece
accomodare l’ospite
e chiamò il padre «Amelia, dimmi hai buone
notizie?» chiese il padre che
speranzoso rivolse alla figlia un dolce sorriso
«bhè, per strada mi sono messa
a discutere con un uomo e siccome alla fine avevo ragione mi ha offerto
un
lavoro presso di lui, credo sia un nobile molto ricco dai vestiti che
porta»
disse Amelia molto sicura di se «quante volte ti devo dire
che hai la lingua
troppo lunga, ma comunque chi è costui?» disse il
padre un po’ adirato «l’uomo
che è in cucina» rispose la ragazza alla domanda
del padre «Amelia, sai chi è
l’uomo con cui tu hai discusso?» chiese il padre
agitato «no, mi spiace, lo
dovrei conoscere?» chiese Amelia preoccupata «direi
di sì, dato che è il
principe erede al trono!» disse l’uomo sempre
più agitato «oh mio dio, che
faccio adesso..?» disse la ragazza che aveva i sudori freddi
«lascia fare a me»
disse Alexander che si avviò verso la cucina.
«è un onore avere nella mia umile
dimora sua altezza, ditemi mia figlia a fatto qualcosa che non
gradiva?» chiese
l’uomo che anche se non lo poteva vedere come Nobile cercava
di fare bel viso a
cattivo gioco «oh no signore, anzi vostra figlia è
molto determinata e vorrei
offrirle di lavorare presso la corte, sicuramente non si
farà mettere i piedi
in testa» disse il principe divertito «è
molto gentile» disse il padre di
Amelia «si figuri, volevo dirle che per i servigi
riceverà 5 monete d’oro alla
settimana e se fa un buon lavoro alla fine del mese le saranno date
altre 5
monete d’oro» disse il ragazzo
«cosa… » disse Alexander incredulo
«è troppo
poco» rispose il principe che non conosceva la
povertà della maggior parte dei
cittadini «scherza è anche troppo, io come umile
agricoltore prendo due monete
d’argento al mese» disse l’uomo con fare
spaesato «non sapevo che il popolo
fosse così in crisi forse è meglio che i miei
genitori lo sappiano i nobili di
palazzo dicono che va tutto bene» rispose il principe anche
lui spaesato «non
capisco» disse il padre di Amelia rivolto al principe
«non si preoccupi,
comunque le va bene il mio accordo?» disse Louis (pronuncia:
Luì) –così si
chiamava il principe- «ma certo, anzi vi ringrazio e mi scuso
se mia figlia non
vi è stata cortese» disse Alexander «si
figuri, io preferisco le donne e in
generale le persone che dicono la verità come stà
è per questo che ammiro sua
figlia!» rispose il principe «molte grazie, altezza!»
disse la madre della giovane « io sono Alena, Alexander non
ti
presenti?» continuò «si mi scusi, io
sono Alexander» disse l’uomo
rimproverato dalla moglie «Louis» disse il principe.
- Dopo aver bevuto il the
offertogli dalla famiglia di Amelia il principe chiamò la
sua carrozza dove
fece salire Amelia e di seguito lui. Avevano iniziato a viaggiare da
almeno
mezz’oretta quando la carrozza si fermò facendo
cadere in avanti la fanciulla
che prontamente venne presa dal principe, «ma che succede,
cocchiere?» disse il
giovane «scusi altezza ma c’è un ragazzo
in mezzo alla strada e non vuole muoversi!» disse il
cocchiere a Louis, che
sceso dalla carrozza vide il ragazzo, Amelia curiosa scese anche lei
dalla carrozza e
visto il ragazzo urlò «LUCA»,
«lo conoscete?» chiese curioso il principe
«ma
certo è mio fratello minore!» disse la ragazza
rivolta al giovane «Amelia, che ci fai su questa
carrozza?»
chiese il piccolo che aveva circa una decina di anni. «venite
su! Chiederò se potrete diventare un aiutante dei
soldati!» disse il principe
intenerito dalla scena che si stava svolgendo sotto i suoi occhi;
infatti,
Amelia andò verso il fratello per cercare di spostarlo e
spiegargli che quello
era il principe e le aveva offerto un lavoro presso il palazzo!
«cosa ma
davvero!» dissero fratello e sorella contemporaneamente ma
che fu subito
completato da un «molte grazie altezza» di una
Amelia in lacrime!
- La carrozza arrivò al palazzo
reale e venne subito presa d’assalto da due servitori uno
incaricato di aprire
gli sportelli delle carrozze e accompagnarli dove era necessario,
l’altro che
cercava disperato il principe «altezza ma chi sono questi due
ragazzi? Dove
siete stato? Vostra madre mi farà tagliare la testa se avete
solo un graffio!»
disse il secondo servitore «non ti preoccupare Alen, caro
amico nemmeno oggi
perderete la testa per mano di mia madre! Hahahaahah» disse
Louis che ormai
aveva molto confidenza con l’uomo «sempre molto
simpatico principe ma chi sono
questi ragazzi?» chiese nuovamente Alen«due
giovani che cercano lavoro, non mi avevi detto che ti serviva qualcuno
che stesse
dietro ai soldati della guardia reale?» chiese il ragazzo con
fare convincente «si,
ma avrà solo una decina di anni!»,
«ma…» rispose il ragazzo «ok
però dovete
dirlo ai vostri genitori, mentre la ragazza può essere una
cameriera??!» chiese
il maggiordomo «ottima
idea ma presentiamoli a mamma e papà questa ragazza deve
dire loro qual cosa…»
disse Louis «oh oh, ne vedremmo di tutti i colori»
pensò il saggio Alen.
- ******************angolo
autrice****************
- Allora è la mia prima ff
originale spero che vi piaccia per i nomi mi spiace se sembreranno un
po’
recenti ma non sono vissuta nel 1700 per saper come si chiamano dei
personaggi
di un paese inesistente! e poi sono sempre quelli :) volevo mettere un
qualcosa di più particolare! spero che recensirete vi
aspetto!
- P.S:
accetto anche delle critiche!
revisionato il 1
dicembre 2013
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