La mia vita laggiù

di Mix_smile
(/viewuser.php?uid=489152)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Alice guardava con occhi vuoti il soffitto marmoreo di camera sua, pensava e ripensava al paese delle meraviglie. Lì, e solo lì, lei riusciva ad essere se stessa e nonostante ormiavesse 16 anni suonati, quando ci andava di tanto in tanto, tornava bambina.
Voleva di più però, non si accontentava di andre 30 minuti una volta al mese, con l' ansia che la zia potesse tornare dal mercato e la scoprisse in quel posto che le era stato proibito.
Il campanello la distolse dalle sue profonde riflessioni. Scese in salotto e aprì la porta d' ingresso, un pacco marrone giaceva ai suoi piedi ma, a quanto pareva, nessuno lo aveva portato.
La voce stridula della zia giuse alle sue orecchie come un allarme, dizzò la schiena e assunse un portamento discreto -Alice, chi è?- -Nessuno zia- disse alice alzando la oce quanto bastava per farsi sentire da lì fino all a cucina. - Come nessuno, Alice non mi prendere in giro o ti dovrò punire- disse la zia con tono autoritario. - Saranno stati i soliti ragazzi che suonano ai campanelli e pi scappano via- si giustificò Alice.- Ok, và di sopra a lavarti le mani che tra 10 minuti è pronta la cena- Alice ritirò il pacco e sgattaiolò in camera sua, non disse nulla alla zia del "regalo" perchè era destinato a lei e probabilmente arrivava dal paese delle meraviglie
 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2074780