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„ Over
Hollywood vampires ditching their luck.
Baby, lock your door!
Yeah we've seen this before... “
Sixx:A.M.- ‘Sure feels right.’
Finalmente era il gran giorno: il giorno di
Halloween, ovvero il giorno in cui Love e DJ sarebbero usciti per la prima
volta allo scoperto con tanto di paparazzi pronti a fotografarli insieme. Non
esisteva data più perfetta. Tutto questo, però, rendeva molto nervosa la
ragazza che non aveva ancora deciso che scarpe mettere: voleva sfoggiare quelle
con il tacco 15, peccato che l'ultima volta era caduta per terra fermando
praticamente il traffico di tutta Los Angeles e non voleva di certo fare una
gaffe del genere un’altra volta, soprattutto davanti a tutti.
Le ragazze avevano deciso di andare a
prepararsi a casa di Danielle dato che aveva tutte la attrezzature di cui
avevano bisogno, Love aveva portato i vestiti confezionati appositamente per il
grande evento e Anita... era già tanto che fosse lì, sorretta dal suo
portentoso ginocchio, meglio accontentarsi.
«Ragazze non vedo l’ora che finisca!»
confessò Love alle amiche.
«Suvvia, non essere nervosa, andrà tutto
bene!» la consolò Danielle.
«Parli bene tu! Stanotte non ho chiuso
occhio... Non guardatemi male, il perché non è dei più romantici! Ero agitata e
stentavo ad addormentarmi, quando ce l'ho fatta mi sono dovuta alzare per
correre in bagno!» disse la bionda tutto d’un fiato.
«Che visione idilliaca, ti ringrazio
molto!» commentò Anita, che già di suo soffriva di nausee continue, ci
mancavano solo le delucidazione di Love.
«Spero tu abbia preso qualcosa!» disse
Danielle.
«Certo! Però per sicurezza non ho mangiato
nulla da stamani!»
Il silenzio piombò nella stanza, Anita e
Danielle speravano che Love non le deliziasse con altri racconti dell'orrore
(anche se era Halloween) così per sicurezza la mora chiese:
«Che scarpe hai deciso porterai alla fine?»
«Forse mi metterò il tacco 10...» disse la
bionda, mentre coccolava Brandi.
«Tanto stavolta ti starò il più lontano
possibile, non preoccuparti per me!» rispose la rossa, alle prese con la tinta
che l’avrebbe fatta diventare la perfetta Mortisia.
«Ho paura di cadere!» confessò la più
piccola.
«Conoscendo poi il tuo cavaliere, non
mancherà di farlo notare se dovesse succedere...» disse Danielle.
«E magari farai un faceplant ahahahah! Amo
i faceplant!»
«Anita, non sei di aiuto!» protesto Love.
«Scusa... è stato più forte di me!»
borbottò tra le risate.
Poco dopo casa di Dan era diventata una
gabbia di matti. James aveva raggiunto le ragazze a casa con un paio di
baffetti alla Gomez che si era fatto crescere in quei giorni, poi era arrivato
di DJ, che aveva subito dato di matto dopo aver visto Love vestita in modo
sexy, e infine Nikki, che era arrivato da ultimo sapendo che non sarebbe stato
piacevole essere lì tutti insieme.
«Hai trovato il parrucchino per farti
sembrare pelato?» domandò Love ad Ashba, mentre Dan chiedeva a Nikki:
«Hai preso l’auto a noleggio?»
«Tutte queste domande, basta. Datemi i
vestiti che vado a cambiarmi!» si lamentò Sixx, prendendo possesso della camera
da letto. Quando uscì, con i pantaloncini corti e la maglietta a righe, capì
che avrebbe fatto meglio a rimanere chiuso dentro. Fermo dalla posizione in cui
era vide prima Anita china sul lavandino a novanta gradi che si sciacquava i
capelli, poi Love travestita da una specie di infermierina sexy che legava i
capelli di Dan in due treccine perfettamente simmetriche e, soprattutto, James
e DJ che facevano la lotta per mettere in testa al chitarrista la calottina
pelata.
«Come sto?» domandò, con una punta di terrore.
Il silenzio scese nel salotto, fino a che
Ashba non commentò:
«Ti si vedono le vene varicose...»
Iniziò una rissa, durante la quale le due
ragazze ne approfittarono per dissociarsi e andare a vestirsi e truccarsi in
camera.
«Hai un’assicurazione sulla casa, vero?»
I sei arrivarono (inspiegabilmente a
destinazione) stipati in quattro nei sedili posteriori. Anita aveva lasciato
che Nikki sedesse davanti insieme a James, che naturalmente al volante aveva
pensato bene di scattare qualche foto, ma ci erano voluti dodici minuti
(all’orologio di Ashba) per riuscire a farla alzare e poi uscire. DJ, in mezzo
a tre donne, si era goduto alla grande il viaggio sul sedile posteriore, anzi,
aveva anche voluto delle foto.
Quando arrivarono, subito si inserirono nel
marasma della festa.
«DJ credevo ti saresti travestito da
protagonista di un film horror giapponese!» disse ridendo un uomo, passando
vicino al chitarrista e alla sua accompagnatrice «Comunque bel travestimento!»
urlò allontanandosi.
«Modestie a parte! Chi è quello?» chiese
Love.
«Uno dei capi...» rispose il chitarrista.
Inutile dire che dove c’era James Michael,
invece, c’era anche Jacoby Shaddix ma stavolta era con tutta la famiglia.
«Che quadretto simpatico, la famiglia
Addams! Come vi è venuto in mente?» chiese Shaddix ridendo.
«È una lunga storia!» rispose James.
«Talmente lunga che nel frattempo sono
diventato pelato...» borbottò DJ.
«Anita, il tuo travestimento è davvero una
meraviglia, il tuo abito è splendido!» commentò Kelly, la moglie di Jacoby.
«Davvero?! Grazie, l’ha fatto Love su
misura per me... anche se credo che mi ingrassi un pochino...»
La conversazione fu inghiottita dal
silenzio. Fu James a tentare di risollevare la situazione. Per loro la serata fu costellata dalle stesse
domande da parte di tutti quelli che incontravano: di quanti mesi, maschio o femmina,
già deciso il nome etc etc...
Seguì il momento delle foto, poi
misteriosamente Love e DJ sparirono. Poco dopo li trovarono su una sdraio che
si stavano sbaciucchiando di conseguenza si poteva dedurre che la festa
procedeva bene ed effettivamente era così: musica a palla, tanto alcool e
soprattutto tante camere libere per la coppia più focosa del solito.
«Sarà che hanno bevuto...» sospirò Danielle
rassegnata.
«Sarà che sono Love e DJ...» disse Anita.
Probabilmente quella era la risposta più azzeccata.
Si scatenarono, più o meno tutti, nei balli
più sfrenati e dopo qualche oretta Love andò a sdraiarsi sul divano vicino
Anita e Danielle che si erano accomodate già da un po’ di tempo.
«Mi gira la testa...» disse una Love
leggermente ubriaca accasciandosi con la testa sulle gambe di Danielle.
«Sì, eh? Non l’avrei mi detto» disse la
mora mentre sorseggiava la sua bibita.
«Ragazze avete visto DJ?» chiese poi con
tono allarmato la bionda.
«Sì, avete ballato insieme fino a due
secondi fa... poi è andato a parlare con una ragazza!» le rispose Nikki.
«Quel marpione! Mi siedo un attimo e già mi
dimentica!» strillò Love cercando di alzarsi con scarsissimi risultati.
«Ti stava prendendo in giro! Eccolo di
ritorno il tuo cavaliere!» disse Anita.
Nikki fece a Dan il segno che stava
aspettando, allora i due si allontanarono seguiti da un alone di mistero.
«Ti ho preso qualcosa da bere!» disse il
chitarrista porgendo un bicchiere alla ragazza.
«Avevo giusto sete...» borbottò la bionda
svuotandolo. «Ora andiamo a ballare sui tavoli?»
«Va bene, noi andiamo a scatenarci un
pochino, venite anche voi?» domandò DJ aiutando la bionda ad alzarsi.
«Semmai più tardi!» rispose Anita con fare
veramente molto convincente e da lì li osservarono ballare su un tavolino che
pareva piuttosto antico.
«Piccola, stai bene?» domandò James alla
moglie, dopo essersi guardato intorno.
«Sì, tesoro...»
«Ti dispiace se ti lascio due minuti in
compagnia di Mick?» chiese, indicando il chitarrista seduto accanto a lei.
«No, tranquillo, vai pure.»
James allora si allontanò, sperando che
Mick non morisse e che sua moglie non decidesse di partorire proprio in quei
due istanti in cui li lasciava da soli, e andò a scambiare due parole con il
DJ. Poi tornò dalla sua donna e le chiese di ballare: voleva assistere alla
scena da un punto strategico. Così salirono in console, dove Love si era messa
a ballare dietro il DJ e Ashba coordinava le luci in attesa dell’uscita
trionfale di Nikki e Dan. Non appena iniziò l’intro di Kickstart my Heart,
James si intromise e fece scivolare il regolatore del volume al massimo e DJ
lasciò che il buio avvolgesse la sala dove tutti stavano ballando.
Infine il cantante estrasse il suo Iphone
dalla tasca e iniziò a riprendere.
Partì da un inseritissimo DJ Ashba in
console che salutava con la sua solita aria da marpione e sorrideva. Il tutto,
se consideriamo che era travestito da Fester, risultava particolarmente
inquietante. Poi passò ad inquadrare sua moglie e Love che ballavano, la prima
sembrava un pallone aerostatico vestito a lutto e la seconda non si curava
minimamente (o semplicemente ignorava) quello che stava succedendo e continuava
a bere ed agitarsi. Infine si concesse il lusso di immortale la superba entrata
in scena di Nikki e Dan con le pompette di sangue finto, che per quasi cinque
minuti seminarono il panico (e il sangue, naturalmente) nella sala.
Finita la canzone tutti si complimentarono,
il bassista raggiunse gli altri alla console e asserì:
«Andiamo, la festa è finita!»