Giustizia
sudata
Nel capitolo
precedente, le ragazze sono state messe in grave difficoltà
da Nero, ma nonostante la gravità della situazione, Taty
riesce ad usare un nuovo tipo di arma, ovvero il suo ventaglio che
funzionò da arma da difesa. La sorpresa per tutti, fu
l'arrivo sul campo di battaglia, di Nando e la sua banda accorsi per
aiutarle. Le guerriere grazie al loro aiuto, riescono in qualche modo a
recare danno a Nero, ma la cosa lo fa infuriare ancora di
più, a tal punto che non gli importa più niente e
decide di distruggere la città. Ginevra dice alle ragazze di
concentrare la loro energia sulle armi, poiché in teoria,
è l'unica maniera di fermare il potente mago.
Sul campo di battaglia, le guerriere tentarono in tutti i modi di
ignorare gli insulti del mago e di concetrare la loro energia sulle
armi...
E: Andiamo...possiamo farcela...andiamo...
Sussurò ad occhi chiusi.
A: Calma e concentrazione...
Z: Forza....forza...
I ragazzi le guardarono speranzosi, Ginevra sperò con tutto
il cuore che gli spiriti guerrieri celati nei loro corpi, uscissero
allo scoperto aiutandole a mettere fine a quell'incubo. Nero le
fissò molto attenatamente, qualsiasi cosa stavano per fare,
sicuramente sarebbe stata una cosa a suo sfavore, per cui le
fermò immediatamente...
N: Siete fin troppo silenziose per i miei gusti! Ma...forse riesco a
smuovervi in questo modo!
Nero si scagliò direttamente contro i ragazzi, con abile
mossa prese Logan per il collo e lo sollevò da terra, alla
vista di ciò, le ragazze persero quel poco di concentrazione
che erano riuscite ad accumulare...
A: LOGAN!
E: LASCIA SUBITO MIO FRATELLO! Ringhiò puntando
la spada verso il mago.
N: Non ci penso proprio! Da quanto ho capito, sono loro i vostri punti
di forza! Quindi meglio toglierli di mezzo!
Nero strinse sempre di più la mano sul collo di Logan, tanto
che il ragazzo cominciò ad ansimare e di fare respiri
più piccoli per tentare di rimanere cosciente, appena le
ragazze tentarono di avvicinarsi, Nero strinse ancora più
forte, facendo capire che se solo avessero osato salvarlo, il demone lo
avrebbe ucciso più velocemente.
Il volto del ragazzo assunse un colorito violaceo, le ragazze erano
impotenti, ma non avevano intenzione di stare a gaurdare Logan
soffocare fra le grinfie di quel mostro. Prima che potessero fare
qualcosa loro, qualcun'altro colpì Nero alla testa: Ken era
riuscito ad arrivargli alle spalle e grazie ad un mattone raccolto
dalla montagna di macerie che c'erano, lo colpì dritto alla
testa, Nero mollò la presa, il ragazzo cadde a terra
portandosi una mano alla gola tossendo e ansimando, Ami ed Emma
scattarono come lampi, lo presero per le braccia e lo allontanarono.
Nero si toccò la testa e si accorse di qualcosa di caldo e
liquido scendergli lungo la testa, ovvero il suo sangue verde, appena
trovò il colpevole del fatto, con un altro scatto gli si
parò davanti, Ken si ritrovò faccia a faccia con
quell'essere e in quel momento provò la paura come non
l'aveva mai sentita, Nero ghignò e sfoderò un
poderoso pugno nello stomaco del ragazzo scaraventandolo
a diversi metri più in là, Barbie e
Zaphie lo raggiunsero subito, seguite poi da Ami...
A: KEN! KEN! Urlò chinandosi e tirandogli su la
testa.
Z: Che colpo che ha preso!
B: Ken! Mi senti! Svegliati Ken!
Ken aprì di poco gli occhi, ma ancora non riuscì
a focalizzare bene le figure che aveva davanti, sebbene riconobbe
subito due splendidi occhi blu...
K: Ba-Barbie?
B: Ti sei svegliato! Come va? Chiese accarezzandogli il viso.
K: Non preoccuparti, credo di stare bene, ma sicuramente mi
sveglierò con un gran mal di testa domani mattina.
Ken tentò di sorridere, ma il sangue che usciva dalla bocca
a causa della pressione esercitata nel suo stomaco, riuscì
solo inclinare le labbra in quello che doveva essere un sorriso, Barbie
ridacchiò e gli rivolse un sorriso dolce, Zaphie si accorse
delle loro occhiate tenere ma non disse niente, si limitò a
sorridere mentre Ami scosse il capo divertita...
A: Non cambierai mai Ken!
Z: Beh, se fa una delle sue solite battute, possiamo stare sicure che
non ha niente di rotto!
B: Già...
L'attimo di tranquillità durò poco, Nero
parlò con una voce che non sembrò neanche la
sua...
N: AHAHAHAHAHAHAH! Sapete, preferisco farvi morire dentro, dopo di che
concluderò l'opera facendovi fuori! Dite addio per sempre ai
vostri amichetti!
Capendo le sue intenzioni, le guerriere decisero come agire...
AL: Credo che li voglia uccidere a colpi di fulmini!
Z: Che facciamo? Non possiamo combatterlo e contemporaneamente
difendere gli altri!
TA: Dannazione! Le cose si complicano sempre di più!
L'unica a non aver detto niente fu Emma che dopo aver preso un respiro
profondo, guardò le ragazze con decisione...
E: Ascoltate ragazze, l'unico modo per darci una speranza per
sopravvivere è che io tenga lontano da voi Nero,
così ne approfitterete per aiutare i ragazzi a scappare il
più lontano possibile!
A sentire quelle parole che suonavano come un ordine, le ragazze
sgranarono gli occhio, oltre che per lo stupore anche per la
preoccupazione...
AL: Cosa? Stai scherzando spero!
TA: No e no cara la mia punk, non ho alcuna intenzione di lasciare a te
tutto il lavoro! Ti ricordo che quello ci inseguirà ad ogni
costo!
B: Qusta volta le devo dare ragione! Come pensi di farcela da sola?
E: Ragazze siamo sincere! Quello ce l'ha più con me che con
voi!
A: Ma...
E: Niente "ma"! Sbrigatevi! QUESTO E' UN ORDINE!
Urlò guardandole con occhi tremendamente sicuri.
In un primo momento, le sue amiche non avevano alcuna intenzione di
muoversi, ma si dovettero convincere guardando i ragazzi feriti e
doloranti, così sospirarono e risposero...
AL: Maledizione...è va bene! Ma appena li avremo portati
fuori di qui, torneremo!
B: Esattamente!
E: Come volete ma ora andate!
Tutte: Ok!
Le ragazze corsero verso i loro amici e aiutandoli a rialzarsi,
cercarono di allontanarsi dal campo di battaglia, ma qualcuno non era
d'accordo...
N: Mh? No no, cosa credete di fare? NON HO ALCUNA INTENZIONE DI
LASCIARVI ANDARE VIVI!
Nero impugnò la spada e si mise a rincorrere i ragazzi, ma
Emma gli si parò davanti bloccandogli la strada...
E: Tu non vai da nessuna parte! E' con me che ce l'hai! Per cui battiti
con me!
N: Vedo che hai capito alla perfezione che se non fosse stato per te, a
quest'ora il mio impero si sarebbe formato! Sarà un vero
piacere farti a pezzi. Gignò gurdandola dall'alto
in basso.
E: Non credo proprio. Ringhiò fulminandolo con lo
sguardo.
N: Bene...COMINCIAMO!
Emma scatto verso il demone e lo scontro a spade cominciò:
Nero colpì con rabbia e forza la spada di Emma, la ragazza
resisteva e rispondeva agli attacchi, ogni
tanto Nero ricorreva anche alla scorrettezza colpendola, appena poteva,
con pugni dritti in faccia, da parte sua Emma entò di
anticipare le sue mosse e il più delle volte
riuscì ad evitare i colpi più violenti. Le sue
amiche non ebbero il coraggio di andarsene e lasciarla sola, ma
sapevano che se fossero intervenute, Emma sarebbe andata su tutte le
furie, la punk aveva detto chiaro e tondo cosa dovevano fare e non
accettava discussioni.
La battaglia a colpi di spade continuò per un tempo
indefinito, finché Nero utilizzò un fulmine per
colpire Emma, la punk si spostò ma non abbastanza
velocemente: il fulmine prese la sua gamba ferendola gravemente, il
sangue cominciò a scendere macchiando di rosso la terra
piena di macerie, a causa del colpo, Emma perse la sua spada e Nero le
si avvicinò puntandole la sua contro...
N: Bene bene bene, direi che è finita per te.
E: No che non è finita!
N: Davvero? Non so se hai notato la situazione in cui ti trovi: ferita,
debole e disarmata! Ahahahahahahah!
E: Non mi hai ancora battuta!
Emma appena provò a rialzarsi, Nero le puntò la
spada alla gola, con la punta della lama, percorse lentamente
il suo viso fino ad arrivare alla maschera e con una mossa veloce
gliela recise tagliandola in due, così da poter vedere il
viso di Emma...
E: Come mai questa cosa? Chiese con rabbia.
N: Voglio che tu guardi la morte in faccia...
E: Tu sei pazzo...
Intanto le ragazze insieme agli altri, rimasero a guardare come
paralizzate...
A: Che facciamo? La ucciderà!
AL: Se proviamo a salvarla, le pianterà la spada nella gola!
TR: Ho paura che non c'è più niente che possiamo
fare...
S: Maledetto...
Nero girò lo sguardo per un
momento verso i ragazzi e con una risatina satanica disse...
N: AHAHAHAHAHAH! GUARDATE BENE LA SUA FINE! PERCHE' DOPO CHE AVRO'
FINITO CON LEI! VOI SARETE I PROSSIMI!
Nero tornò a concentrarsi su Emma, la ragazza era come
paralizzata, non poteva muoversi, l'unica cosa che poté
fare, fu guardare Nero pronto a colpirla...
N: Addio stronzetta...
A: NO! FERMO! Gridò mentre una lacrima le scese sulla
candida guancia.
N: Ahahahahahah!
Emma teneva gli occhi puntati sulla spada, non tentò neanche
di spostarsi, un attimo di prima di essere colpita, sentì
gli urli delle sue amiche ma sopratutto, una voce in particolare che le
urlò...
F: PRENDILA EMMA!
Emma girò la testa di scatto, vide Fernando con in mano la
sua spada, il ragazzo riuscì a farla scivolare verso di lei,
la ragazza non ci pensò neanche due secondi: prese la sua
spada e pochi secondi prima che Nero potesse colpirla, Emma gli
puntò la spada al petto, più precisamente al
cuore, Nero si fermò e per la prima volta nei suoi occhi di
ghiaccio si lesse la paura e la sorpresa, mentre sul volto di Emma si
fece spazio un ghigno...
N: Ma come diavolo hai fatto a...
E: Ti avevo già detto uan volta che ti sei messo contro la
persona sbagliata...tornatene all'inferno brutto figlio di puttana...."LAMA DI FUOCO"! AZIONE!
Il potere della lama prese in pieno il petto del
ragazzo trapassando la possente armatura, la luce infuocata avvolse il
corpo del mago, il ruomore delle fiamme e gli urli di Nero si
mescolarono fino a diventare un unico assordante suono....
N: AAAAAAA! NON PUO' ESSERE! IO SONO INVINCIBILE!
Urlò tra le fiamme
E: Ora non più. Rispose più a se
stessa che a lui.
Nero fece qualche passo indietro ancora avvolto dal bagliore di fuoco,
alla fine, si sentirono solo i suoi urli e il tonfo del suo corpo
cadere al suolo.
La fiammata si dissolse lasciando spazio ad un corpo inerte che i
ragazzi riconobbero: Nero era tornato se stesso, i suoi
vestiti, i suoi capelli, tutto, niente più armatura ne
spada, solo lui. In un primo momento i ragazzi pensarono che fosse
morto, ma Ginevra smentì l'ipotesi quando gli si
avvicinò con cautela per sentirgli il battito cardiaco, era
vivo ma svenuto, dopo di che tutti i ragazzi corsero verso Emma: le
prime ad abbracciarla furono le sue amiche seguite poi da Ken e Logan,
perfino tutti gli altri si congratularono con lei, finché
Fernando non la tirò a sé stringendola fra le
braccia...
F: Sei stata grande...una vera eroina...
E: Sai bene che se tu non mi avessi lanciato la spada, io non sarei qui
Fernando...
F: Nessuno di noi sarebbe qui se non fosse stato per te. La
corresse il ragazzo.
Finito l'abbraccio, la felicità non poté essere
nascosta...
A: Emma! Sei stata super!
B: Molto di più! Una vera bomba!
AL: Ammetto che ci hai fatto prendere un colpo, accidenti a
te! Scherzò abbracciandola.
TA: Io non ero per niete preoccupata, mi rode solo il fatto di averti
lasciato tutto il divertimento! Ghignò guardandola.
E: Beh...vorrà dire che ti restituirò l'occasione.
TR: Sperando che non ce ne siano altre occasioni come questa!
Z: Finalmente è finita!
G: No...non ancora...
Tutti si voltarono verso Ginevra con aria interrogativa e sconvolta...
TA: Cosa? Che vuoi dire?
A: Nero è a terra, lo abbiamo sconfitto! Disse
sicura.
B: Non ha più i poteri del libro!
G: Appunto...
Tutti i presenti ebbero un sussulto, si erano scordati dell'oggetto che
aveva creato tutti quei guai, ora che ci pensavano, non avevano
più visto il libro nero, la battaglia li aveva
distratti dalla loro missione più importante.
Si guardarono intorno per cercare di trovarlo, ma del libro non c'era
traccia...
Z: Dove lo avrà messo quel diavolo?
S: E chi lo sa, magari è ancora nel castello.
Ipotizzò
TA: Non credo che sia così idiota da lasciarlo incustodito!
G: No, il libro è qui...
E: Cosa?
G: Guardate...lassù...
Tutti portarono il loro sguardo verso l'alto e rimasero sorpresi nel
vedere il libro nero lievitare per aria e avvolto da una luce tenebrosa
che man mano, diventava sempre più forte...
TY: Che sta facendo?
TR: Sembra vivo!
E: Ginevra che sta succedendo?
G: Credo...credo che si stia autodistruggendo.
EB: E ciò è una buona cosa? Chiese un
pò titubante.
G: No...non lo è per niente, se succede, tutto il potere in
esso contenuto si spargerà per tutta la Terra!
T: O mamma...questo è male...
Z: Bravo fratellone, vedo che sai distinguere il bene dal male.
Disse ironica
AL: Beh, mi pare abbastanza ovvio che dobbiamo ditruggerlo noi!
G: Esatto, un altro motivo del perché siamo qui: Sam! Prendi
il gesso e fai ciò che ti ho detto!
S: Subito!
Sam prese dalla tasca dei pantaloni un gesso bianco, si
avvicinò con molta cautela al libro che ancora lievitava
abbastanza in alto, disegnò un cerchio con la stella a
cinque punte e si allontanò...
S: Ecco fatto!
A: Che significa?
G: Ora vedrai. Mettetivi ognuna su una punta, Emma tu mettiti
al centro e puntate le vostre armi sul libro!
Tutte: Ok!
Le ragazze fecero ciò che aveva detto Ginevra e si
posizionarono come gli era stato detto. A quel punto capirono e volsero
uno sguardo verso Ginevra come per chiederle la conferma...
E: Ginevra...
G: Sì...è il momento.
E: Bene.
Ora erano più sicure che mai, ciò che stavano per
fare, avrebbe salvato il loro mondo da una realtà buia e
tenebrosa. Inizialmente
si guardarono in faccia, incrociarono varie volte i loro sguardi,
sembravano insicure e preoccupate, sapere che il futuro dipendeva da
loro, le fece sentire cariche di una responsabilità troppo
grande, ma non c'era tempo per farsi domande, dovevano agire in quel
momento: puntarono le loro armi verso il libro e chiusero gli occhi,
mentre si concetravano, venne spontaneo ad ognuna di loro di dar vita a
dei pensieri...
Pov Emma
Incredibile...non avrei mai creduto di potercela fare, per la prima
volta ho pensato di morire, ma...avrei accettato volentieri la
morte piuttosto che veder morire i miei amici, la mia famiglia e
lui...già...il ragazzo della mia vita. Tutto questo sta per
finire, siamo arrivate fin qui insieme e non ci sarei mai riuscita
senza il loro aiuto, mi hanno confortata, mi hanno dato coraggio e mi
hanno fatto capire quanto siano forti i sentimenti...tutto questo
amiche mie...lo devo solo a voi!
Pov Ami
Devo essere sincera, all'inizio pensavo che non ne saremmo uscite vive,
quel mostro era molto forte e invece siamo qui! Tutte insieme!
Non potrò mai scordarmi questa esperienza,
è stata dura questo è vero, ma siamo sempre
rimaste unite, per quanto gotica posso essere, questa volta lo devo
propio dire: le tenebre non ci fermeranno mai!
Pov Barbie
Sono qui...no dico, sono qui! La ragazza che tutti credevano secchiona,
quella che cerca sempre di essere la prima della classe! E' propio vero
che bisogna provare le cose sulla propria pelle per saperne gli effetti
e devo confessare....che mi sono sentita viva per la prima volta! Per
di più ho delle amiche stupende e un ragazzo molto
dolce...magari un po' idiota e fissato con le battute più
stupide di questo mondo, ma dolce.
Pov Alan
Ne ero sicura! Lo sentivo che Nero non l'avrebbe fatta
franca! Ci siamo riuscite tutte insieme, non ci siamo mai date per
vinte, neanche gli inganni e le bugie hanno distrutto l'amicizia che ci
lega! Fra poco sarà tutto finito...abbiamo dato
un'altra opportunità a questo mondo...spero solo...che tutto
questo non si ripeta mai più.
Pov Tatiana
Eheheheheheh...come dice sempre mia madre " cogli al volo l'occasione
quando ti si presenta", aveva ragione, l'ho colta nel momento in cui
sono diventata una guerriera, non solo ho potuto farla pagare a quel
lurido verme e....beh...non credevo di poterlo minimamente pensare
ma...ho trovato qualcosa di più...delle amiche...vere
amiche...dannazzione...devo anche ammettere che mi sono divertita
stando insieme a loro! Però questo non vuol dire che sono
una debole! Peccato che sia stata una vera stupida: ero
alleata con un pazzo, mi scoccia davvero tanto ammettere
che...è grazie a loro se ora mi sento...diversa...non del
tutto...ma diversa.
Pov Zaphie
Che bello, non vedo l'ora che tutto sia finito! Sono orgogliosa di me
stessa, ho fatto cose che non mi sarei mai sognata di fare!
Papà aveva ragione quando mi ha detto " tu sei molto
più forte di quanto credi, lascia che sia il tempo a
dimostrartelo", già...non vedo l'ora di rivedere mamma e
papà! Ora che questa storia stà
giungendo al termine, loro sono salvi e anche noi, ora voglio dare il
meglio di me stessa!
Sul viso delle ragazze si accese un sorriso sincero e come se
sentissero i pensieri positivi delle rispettive proprietarie,
le armi si illuminarono tutte insieme di una luce abbagliante che
crebbe sempre di più fino a ricoprire le ragazze, essa
continuò a crescere e ad espandersi davanti agli occhi
stupefatti dei ragazzi che vennero "toccati" anche loro dalla
luce e ciò che sentirono, fu un senso di calore molto
intenso. La luce crebbe verso l'alto raggiungendo il li libro, lo
avvolse fino a risucchiarlo al suo interno, la sorpresa fu che il libro
sembrò tentare la resistenza facendo emergere da se stesso,
un'onda nera, le pagine presero a sfogliarsi da sole con molta
velocità, ma sentendo la forza maligna che si stava
liberando, le guerriere si concetrarono ancora di più fino a
guidare la luce verso il suo nemico e successe tutto in un attimo: le
ragazze sbarrarono gli occhi e con tutto il fiato che avevano urlarono
all'unisono...
Tutte: ATTACCO SUPREMO DELLA
LUCE! AZIONE!
Un'enorme boato seguito daun bagliore ancora
più forte, fece scattare la luce verso il suo obbiettivo, il
libro fu travolto in pieno, la luce lo distrusse a tal punto
da farlo andare in cenere, dopo appena cinque
secondi, del libro rimase solo la polvere e la cenere.
Svanita la luce, le
ragazze si accasciarono al suolo come stordite, i ragazzi non ci misero
molto a soccorrerle...
S: Ragazze! State bene?
AL: Noi stiamo bene, ma...
S: Ma?
B: E' come se qualcosa ci avesse stordito.
Ipotizzò mentre Ken l'aiutò a
rimettersi in piedi.
T: Tutto a posto Zaphie?
Chiese mentre aiutava sua sorella a rialzarsi
Z: Credo di sì...
K: Forse quel potere era troppo forte anche per voi.
A: Troppo forte dici?
G: Sì, può darsi, avete sprigionatto tutto in una
volta il potere nascosto dei vostri corpi, è comprensibile
che ne abbiate risentito.
TA: Beh, almeno è servito a qualcosa. Disse dando
un calcio alla cenere del libro.
TY: Devo confessare che sei stata in gamba, ora che ci penso, lo sai
che quelle ferite ti rendono ancora più bella?
TA: La vuoi piantare! Sbuffò voltandosi di lato e
tentando di nascondere il rossore sulle sue guance.
E: Ma ora...è finita...giusto? Chiese speranzosa
guardando le sue amiche e poi gli occhi del suo ragazzo.
F: Sì...è finita. Concluse con un
ghigno divertito.
E: Possibile che non cambi mai tu? Chiese poggiando l'indice
sulla punta del naso del ragazzo, che per tutto risposta le
scostò la mano e la portò dietro al suo collo,
così da poter avvicinare la ragazza a sé.
F: Che ci posso fare, sono fatto così!
Gignò divertito, mentre Emma sospirò e
sorrise.
E: Beh, è per questo che ti amo!
F: Non avevo dubbi.
Prima che potessero unire le loro labbra, qualcosa li fece sobbalzare...
E: Mh? Hai sentito?
F: Shhh...ascolta.
I due ragazzi sentirono delle vibrazioni che avvertirono anche gli
altri, si fecero sempre più forti finché Barbie
urlò...
B: Ehm...ragazzi...credo che....IL CASTELLO STA CROLLANDO!
Tutti: COSA?! Urlarono in coro.
S: PRESTO! TUTTI VIA!
Tutti erano pronti alla fuga, finché Ginevra non si
ricordò di una cosa...
G: Aspettate!
TA: Che c'è?
G: Prendiamo Nero!
AL: Che?! Ma sei pazza?
EB: Perché dovremo portarcelo dietro?
TR: Questa è la volta buona che non ritorni più!
G: Mi dispiace ma se lo lasciamo qui, non potrà avere la
punizione che si merita.
E: Perché? Che vuoi dire?
G: Non c'è tempo per spiegarvi! Andiamo a prendere anche gli
altri piuttosto!
TA: Dobbiamo portarci dietro pure i suoi amici?!
Assolutamente no!
G: Taty!
TA: Uff e va bene, che diamine però!
Senza fare altre domande, Eibon e Trevor presero Nero ancora svenuto e
se lo caricarono prendendolo uno per un braccio e uno dall'altro,
cercando di fare il più presto possibile e senza cercare di
cadere ad ogni scossa, scesero giù per le scale e raccolsero
i corpi dei ragazzi...
A: Però, ancora non si sono svegliati.
B: Meglio per noi!
S: Muoviamoci! Qui crolla tutto!
Tutti: Ok!
Ty si caricò sulle spalle Sadie, mentre di malavoglia, Logan
e Ken presero Christal, Marvin venne messo sulle spalle di Sam, mentre
Aiko venne tirata su da Emma e Nando, così facendo, corsero
il più veloce possibile verso l'uscita, Taty durante il
tragitto che parve infinito, cercò di far da scudo agli
altri con il potere della difesa del suo ventaglio per proteggerli
dalle cadute in picchiata dei massi e pareti del castello, finalmente
videro l'uscita...
G: Ecco l'uscita! Forza, ce l'abbiamo quasi fatta!
TY: Meno male, questa pesa! Si lamentò indicando
Sadie.
TA: Beh, nessuno ti ha detto di portarla! Disse con una punta
di gelosia che non sfuggì al ragazzo.
TY: Ammettilo, vorresti esserci tu al suo posto!
TA: Ma stai zitto!
TR: Basta parlare, risparmiate il fiato per la corsa!
E: Forza, manca poco!
Con tutte le forze che avevano nelle gambe, riuscirono ad attraversare
per un soffio l'enorme portone che cadde al suolo appena i ragazzi lo
attraversarono, una volta fuori si allontanarono finché non
furono abbastanza lontani, tanto da vedere la fortezza andare distrutta
e scomparire dentro un voritce apertosi nella terra.
Una volta scomparso nel nulla, al suo posto era presente una zona
morta, niente castello e peggio ancora, niente scuola,
poiché tutti speravano che una volta somparsa la fortezza,
la scuola sarebbe tornata al suo posto, ma nulla, ora vi era una zona
desolata.
I ragazzi vennero raggiunti da una vibrazione nel terreno e
si misero subito in allerta, ma quando si accorsero di avere sei musi
che ben conoscevano davanti a loro, si rilassarono...
Z: Ciao belli! Ci avete aspettato fino alla fine allora!
Disse mentre si avvicinò ad Ellie e le
accarezzò il muso.
TA: Ehehehehe, gli animali sono molto meglio degli esseri umani!
E: Per fortuna, almeno loro non hanno ferite.
B: Hei, che ne dite di poggiare questi sacchi di patate sulle loro
groppe mentre cerchiamo di lasciare la città?
Propose indicando la banda di Nero.
G: Ottima idea.
Dopo aver caricato i ragazzi sui i cavalli, le ragazze diedero un altro
sguardo a dove una volta, sorgeva la scuola: in un primo
momento si sentirono in colpa per non aver fatto niente per impedire a
Nero di distruggerla, ma almeno, erano sicure che avevano salvato la
vita di molti ragazzi...
AL: Però, tutto
questo silenzio non è naturale per una città come
Toronto.
B: Sapete...devo dire che fa una certa impressione non
vedere la scuola.
A: Beh, guarda il lato positivo:
nessuno degli studenti è morto, quindi nessuna famiglia
è strazziata dal dolore.
Z: Sì, ma le nostre famiglie lo saranno e come.
Disse abbassando lo sguardo.
TA: Non sanno se siamo morte!
Z: Ma sicuramente saranno in pensiero!
E: Già...
A: Quindi...ora che si fa?
E: Ovvio, abbandoniamo la città e raggiungiamo il centro
abitato più vicino, lì telefoneremo per farci
mandare dei soccorsi.
AL: Quindi rivedremo o nostri genitori...
B: E torneremo a casa.
TA: Già, sei pronto Attila? Si va a casa! Disse
mentre accarezzava la testa pelosa del suo amico.
Attila: Woof!
Le ragazze voltarono le spalle alla scuola per raggiungere i ragazzi,
quando una strana sensazione e un dolore lancinante al petto le fece
immobilizzare...
E: Ma cosa....che succede? Il mio corpo...
Z: M-Mi fa male tutto il corpo! Che succede?
B: Non riesco a stare in piedi...io non...ci riesco! Fa male!
Vedendo le ragazze contorcersi dal dolore, i ragazzi le raggiunsero
allarmati....
F: Emma! Taty! Che vi prende?
TA: N-Non lo sappiamo...non riusciamo a stare in piedi...io sto
per..AAAAAAA!
TY: TATY!
Prima che Taty potesse cadere al suolo, Ty la prese al volo...
TY: Taty! Taty! Che hai? Taty!
G: Non ti agitare! E' svenuta...
TY: Svenuta? Ma come...che le è successo?
G: Non lo so, ma qualcosa che fra poco succederà anche alle
altre.
Ipotizzò
guardando le sue amiche urlare dal dolore per poi svenire. Ami
svenì fra le braccia di Logan, poco dopo la raggiunsero
Zaphie ed Alan e a seguire, anche Barbie sprofondò in un
sonno profondo, Emma cercò di rimanere sveglia, Nando,
vedendola in quella situazione, si ricordò della volta in
cui si ammalò a causa del pugnale avvelenato, al solo
pensiero, un brivido gli percorse la schiena, aveva paura che quella
scena si potesse ripetere...
F: Emma, che ti succede?
E: Tra-Tranquillo....qualcosa mi dice che...anche questo doveva
succedere...ma almeno...posso svenire sapendo che ce l'abbiamo fatta.
Emma rivolse al ragazzo un sorriso dolce e sicuro, sebbene i dolori
fossero troppo forti, Nando non poté fare a meno di
sorriderle...
F: Sì mi
amor, è
tutto finito, ma ti prego, resta sveglia!
E: Abbiamo sa-salvato il Canada....era questo il no-nostro compito.
F: No...avete salvato il mondo. Sussurrò
accarezzandole una guancia.
E: Beh, allora...è ancora meglio.
Dopo aver pronunciato queste parole, Emma svenì davanti a
Nando, il ragazzo pensò il peggio, ma si rilassò
quando si accorse che la sua punk, era solo svenuta.
Sapendo che le ragazze dovevano essere curate, i ragazzi si
incamminarono con i cavalli verso l'uscita della città
portando in braccio le ragazze, Ginevra però si
ricordò di un particolare importante...
G: Aspettate.
T: Che altro c'è? Dobbiamo continuare a camminare
se vogliamo andarcene da qui! Dobbiamo anche raggiungere l'ospedale
più vicino per loro! Disse guardando sua sorella
ancora svenuta mentre la teneva in braccio.
L: Che problemi ci sono?
G: Sebbene nessuno sa di tutto questo, le guerriere devono restare solo
un mistero agli occhi del mondo.
K: Che vuoi dire?
G: Non possiamo riportarle in zone abitate in veste di guerriere.
TR: Stai dicendo che dovremo rivestirle?
S: Mi dispiace, ma ho scordato di portare il loro vestiti, con tutta la
fretta che avevamo, non ci ho proprio pensato. Si
scusò Sam
G: Non fa niente, lì c'è qualcosa che ci
aiuterà.
Ginevra indicò un negozio di abbigliamento abbandonato,
senza ribattere, i ragazzi portarono le sei ragazze nel negozio e
lasciarono il compito a Ginevra e Trisha di spogliarle e vestirle,
anche se ogni tanto, Trisha beccò Ken e Ty a sbirciare.
Le due ragazze non ci pensarono molto sugli abiti da far indossare alle
ragazze, così Trisha prese una canottiera nera e una
minigonna di jeans scura per Ami, una maglietta a maniche lunghe non
tanto scollata a righe e un pantalone attillato di jeans per Barbie,
uan canottiera leggera con sopra un giacchetto grigio e
pantaloni della tuta dello stesso colore ad Alan, mentre Ginevra scelse
un pantaloncino di jeans e una maglietta monospalla verde per Emma, una
camicetta bianca e pantacollant azzurri per Zaphie e infine, una
maglietta rossa attillata e pantaloncini millitari per Taty.
Sia Ginevra che Trisha, optarono per delle scarpe da ginnastica per
tutte, eccetto gli stivaletti per Taty ed Emma, mentre a Zaphie misero
delle ballerine bianche.
Una volta finito, chiamarono i ragazzi per riprenderle in braccio e
ricominciare a camminare, erano quasi all'uscita della
città, quando sentirono uno strano rumore simile ad un
"rombo" di qualche macchina, ma quando la causa del rumore
sbucò da dietro le alte macerie, i ragazzi si dovettero
ricredere...
TY: Wow!
T: Però, da vicino sono ancora più grossi!
F: Ma che sono venuti a fare?
G: Sicuramente li hanno mandati qui apposta.
I ragazzi rimasero sorpresi nel ritrovarsi davanti, ben dieci carri
armati dell'esercito Americano davanti a loro, Ginevra
ipotizzò che il Governo Americano li avesse mandati per
eventuali pericoli, poiché l'America era sempre esposta a
pericoli di attentati.
Un carro armato in particolare si fermò davanti ai ragazzi,
ne uscì un soldato in divisa dai capelli e occhi neri che
guardò i ragazzi facendo un saluto millitare e rivolgendo
loro un sorriso rassicurante e amichevole, Ginevra pensò che
forse si trattava di un soldato di un alto rango, infatti...
Soldato: Salve ragazzi! Niente paura, sono il Colonnello
Brick McArthur! Siamo venuti per aiutare e portare via
eventuali superstiti al disastro di questa città e
sconfiggere il nemico, ma credo che di questo non ce ne sarà
bisogno.
G: Come lo sapete?
Brick: Semplice, le nostre vedette hanno assistito alla lotta
di sei ragazze mascherate contro uno strano individuo, così
abbiamo pensato di dare loro una mano. A proposito, dove sono
finite?
S: Ehm...sono andate via! Hanno detto che il nemico è stato
sconfitto e non c'è più pericolo!
Brick: Molto bene allora, ma cosa è successo a quei ragazzi?
Chiese indicando la banda di Nero e le ragazze svenute.
F: Beh...siamo rimasti tutti bloccati sotto delle macerie, le sei
ragazze ci hanno aiutato ad uscire e poi ci hanno detto di andare fuori
città per salvarci.
Brick: Ma sono anche ferite gravemente!
TR: Sì, infatti.
Brick: Ok...
Brick si voltò e ordinò hai soldati di prendere
ognuno di loro i ragazzi e caricarli sui carri armati, Brick
ordinò anche agli altri di salire sul carro armato, con
l'intezione di portarli ad una cittadina fuori città per poi
essere trasferiti tutti con urgenza all'ospedale di Ottawa. Nel carro
armato di Brick, salirono Ken con Barbie, Ginevra e Logan...
K: Che forte! Sono dentro un carro armato vero!
Urlò tutto contento notando ogni particolare di quel "mezzo
di trasporto"
Brick: Ehi ragazzo, se sei appassionato di carri armati,
perché non entri nell'esercito?
K: Vorrei ma...troppo faticoso e poi ho altri progetti.
Brick: Ad esempio, sposare la ragazza svenuta accanto a te?
Ridacchiò il soldato, notando con quanta
insistenza Ken guardava Barbie.
K: Beh...perché no?
G: Mi scusi Colonnello, ma dovremo fare delle chiamate urgenti.
Brick: Non si preoccupi signorina, una volta arrivati potrete
telefonare a chi volete.
L: Meno male.
Verso sera, l'esercito raggiunse una piccola cittadina, lì
le ragazze ricevettero i primi soccorsi, ma necessitavano di cure
più approfondite, così nell'attesa di essere
trasportati tutti su delle ambulanze e portati dritti dritti ad Ottawa,
Ginevra chiamò sua madre con il telefono del piccolo
ambulatorio provvisorio, la quale fu contentissima di sentire la
figlia, la ragazza le disse che sarebbero tutti arrivati ad Ottawa
verso le tre di notte, poiché sarebbero partiti appena le
ambulanze fossero pronte...
BH: "Oh tesoro, non sai che sollievo che mi dai! Pensavo già
il peggio!"
G: "Tranquilla mamma, piuttosto, telefona ai tuoi amici, suppongo che
loro siano i genitori dei ragazzi."
BH: "Sì, che cosa devo dire?"
G: "Semplicemente che stiamo arrivando, falli arrivare tutti
domani mattina alle otto, per quell'ora dovrebbe essere tutto a posto."
BH: "Ok, ti aspetto tesoro! Papà ti saluta con un grande
abbraccio!"
G: "Digli che non vedo l'ora di vederlo! A domani mamma."
BH: "A domani cara."
Ginevra riattaccò il telefono e andò nella stanza
in cui erano le ragazze ancora addormentate, trovando Nando, Logan e
Trevor
G: Cosa fate qui? Non dovreste essere nelle vostre stanze a riposare?
T: Non riuscivamo a dormire.
L: Siamo un po' preoccupati, non riusciamo a chiudere occhio.
G: Beh, vi capisco.
L: Perché non si sono ancora svegliate? Chiese
all'improvviso sorprendendo Ginevra che era assorta nei suoi pensieri.
G: Sinceramente non lo so. Ma sicuramente non dormiranno per sempre.
F: Speriamo.
Ginevra andò a sedersi su una sedia accanto alla
finestra aperta dalla quale entrava un vento fresco, Ginevra si
affacciò per qualche minuto: la piccola città
dove li avevano portati, era diventata una specie di raduno per le
persone fuggite da Toronto, per le vie c'erano soldati e vigili del
fuoco che con l'aiuto di infermieri e volontari, aiutavano che aveva
riportato danni gravi durante la catatrofe causata da quel demonio.
Nella stanza, entrò un'infermiera che abbastanza giovane,
almeno una trentina d'anni li aveva, si mise a scrutare con i suoi
occhi color nocciola le cartelle cliniche delle ragazze e si rivolse ai
ragazzi...
Infermiera: Ragazzi, qualcuno di voi è il responsabile di
queste ragazze?
G: Sì, sono io.
Infermiera: Bene, volevo solo avvertirla che fra dieci minuti si parte
per l'ospedale di Ottawa, quindi preparatevi tutti.
G. Certo e gli altri ragazzi?
Infermiera: Intende quelli con quel ragazzo dai capelli blu?
G: Sì.
Infermiera: Loro sono già in viaggio verso l'ospedale,
verranno visitati e domani dovrebbero riprendersi.
T: Che peccato. Sbuffò roteando gli occhi.
G: Ok, grazie signorina.
Infermiera: Dovere mio. Rispose con un dolce sorriso.
Uscita dalla stanza, Nando, Logan e Trevor si alzarono con l'intenzione
di andare a svegliare gli altri e lasciarono Ginevra nella stanza con
le ragazze.
Dopo dieci minuti, le ambulanze caricarono le ragazze e insieme agli
altri, si diressero tutte al grande ospedale di Ottawa, dove sarebbero
state operate appena giunte sul luogo.
Spazio
Autrice
E rieccomi qua! Questo è il penultimo capitolo!
Vi starete chiedendo che cosa sarà successo alle ragazze
vero? Beh, questo si saprà nel prossimo ed ultimo capitolo.
Spero di aver fatto finire la battaglia come speravate tutti voi, che
ne pensate di Brick Colonnello? Io ce l'ho visto troppo bene XD
Ok, ci sentiamo!
Stella
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