Keep your eyes open

di Pervinca95
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Prologo






 
Non avrei mai creduto che potesse esistere qualcosa di simile.

Mai.

Ma da quando quest'inferno ha avuto inizio mi sono dovuta ricredere su tante cose che prima ritenevo impossibili. E tante cose per me lo erano.

Mi è stato strappato tutto.
La mia famiglia, i miei amici, la spensieratezza, la felicità, ma non la voglia di vivere. Quella non la perderò mai.

Nei miei diciassette anni di vita ho sempre lottato contro tutto e tutti, non mi sono mai arresa. Perciò ritengo non sia questo il momento migliore per cominciare.

Ogni giorno cerco di mantenere la calma, tento di tenere a bada i terribili attacchi di panico di cui soffro dicendomi che andrà tutto bene. Ma cosa andrà bene? Ora come ora di cosa posso avere la certezza?

Ormai non posso più parlare nemmeno di vivere, più che altro cerco di sopravvivere, giorno per giorno, andando avanti e tentando di non farmi scoprire.

Ma non sono sola. C'è lui, l'essere che più ripugno sulla faccia della terra, colui che non ho mai potuto soffrire e con cui ovviamente mi ritrovo a vivere quest'inferno. Ma l'odio ovviamente è reciproco, ci mancherebbe.

In quel fuggi fuggi generale proprio lui dovevo beccare?
Avrei di gran lunga preferito stare da sola. Tutto pur di non averlo accanto. Ma, ovviamente, quando si parla di sfortuna lui è incluso nel pacchetto.
In momenti come questi bisognerebbe farci forza a vicenda, invece i nostri discorsi vertono su offese, battibecchi e prese in giro.

Credo di non aver mai tenuto una conversazione civile con quest'essere, ma la colpa non è solo mia, le cose si fanno in due, e di certo lui non mi viene incontro.
Ma ora come ora sarebbe troppo rischioso allontanarci, sarebbe una pura follia, perciò questa convivenza forzata va avanti. 

Avanti come va la vita, nella buona e nella cattiva sorte.




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