So far away

di _afterlife_
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Sono le 7:00 del mattino ed ecco che suona la sveglia. Mi alzo con calma e faccio colazione. Oggi è il 24 giugno, è una delle tipiche giornate estive.

Mio padre sta preparando macchina fotografica e videocamera, oggi partecipo ad una gara d'equitazione molto importante.

Io intanto sistemo con calma il completo bianco da concorso, il cambio per quando la gara sarà finita e gli stivali da concorso super puliti, metto tutto nello zaino e vado a farmi una doccia.

Mi sento fresca e pronta per la gara, sarà una sfida importante, di livello nazionale. Comincio a vestirmi: jeans, maglietta dei metallica e scarpe da ginnastica, non posso sporcare il completo bianco prima della gara.

Mia madre mi chiama dalla cucina dicendomi di scendere e io cerco di sbrigarmi: sono già le 8:00 e devo correre a preparare il mio cavallo.

Velocemente mi do un'occhiata allo specchio e prendo cap e frustino per poi correre giù dalle scale.

-Eccomi! Si parte!- grido contenta fiondandomi fuori dalla porta d'ingresso.

Saliamo in macchina e via verso il centro ippico. Appena arrivata, corro dal mio cavallo Antares e lo porto a farsi bello e una volta finito lui è lucido e profumato. Gli faccio un pò di coccole e poi inizio a sellarlo, dopo di che mio padre lo tiene fermo ed io vado a cambiarmi.

"mamma che emozione" penso "non vedo l'ora che sia il mio turno per togliermi questa tensione di dosso" intanto esco dagli spogliatoi e mentre vado a riprendere Antares noto dei ragazzi andare in direzione del campo prova, sono tutti tatuati e hanno anche due guardie del corpo dietro, mi sembra di conoscerli, ma da lontano non capisco chi siano e così non presto molta attenzione.

-Sei pronta?- domanda mio padre

-Sì, ora fammi una foto prima della gara e poi vai in tribuna, tra circa mezz'ora tocca a me quindi vado al campo prova. Ci vediamo dopo- subito lui scatta una foto e va via mentre io vado verso il campo prova. Eccoli ancora appoggiati alla staccionata quei ragazzi, ma sono dal lato opposto del campo e non riesco a vederli bene, allora decido di iniziare a riscaldarmi e avvinicinarmi a quella zona del campo. Parto al galoppo e appena sono un pò più vicina ecco che li riconosco e stento a crederci, mi sembra quasi impossibile! Sono gli Avenged Sevenfold! Mi sembra di sognare! Sono i membri della mia band preferita al completo e sono qua a vedere una gara di salto ostacoli, devo per forza avvicinarmi.

Mi dirigo verso di loro e saluto fermandomi davanti a Matt

M. -Ciao, come ti chiami? Sei una fan?- mi domanda lui, mentre il mio cuore batte a mille e io non so proprio cosa dire.

-Mi chiamo Valeria e sì, sono una vostra fan, voi siete la mia band preferita in assoluto e domani sarò al vostro concerto, che emozione incontrarvi!-

Brian sorride guardandomi e mi chiede quanti anni ho io rispondo che ne ho 19

B. -solo 19 e già partecipi ad una gara di così alto livello? Sei brava allora...-

Le mani mi tremano, non so che dire, ma continuiamo a parlare per altri 10 minuti, senza accorgermi che mancano solo 2 percorsi e poi ci sarà il mio, fino ad arrivare allo scherzare insieme, poi Brian mi propone sorridendo -allora domani sarai al nostro concerto... Ti passo a prendere se mi dici dove abiti, mi stai simpatica, ti faremo vedere il dietro le quinte e dopo il concerto, se porti qualche amico o amica, potremmo andare a fare un giro insieme... sempre se sei d'accordo-

Seriamente, sto quasi per svenire, accetto senza pensarci due volte! Una cosa impossibile sta accadendo! Poi vedo il direttore di gara che mi chiama e scendo in campo mentre sento urlare i ragazzi -Buona fortuna Valeria!- accarezzo il mio cavallo e sorrido guardando la band che si dirige in tribuna. Mi concentro solo sul percorso e, quando la campanella suona, inizio a fare sul serio e salto dopo salto riesco ad ottenere un persorso netto qualificandomi, insieme a soli due concorrenti, all'ultimo round. Non abbiamo neanche il tempo di riposarci un attimo che il round comincia e dopo i primi due tocca a me, mi fiondo sul percorso e corro a più non posso per ottenere il miglior tempo e, dopo un brivido sull'ultimo ostacolo, guardo il tabellone: sono la prima in classifica! Quasi non ci credo che sono arrivata prima e abbraccio Antares sorridendo verso mio padre che scatta ancora foto. Oggi sembra una giornata magnifica!

 





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