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I. Wake me up
when september ends- Green Day
Era il primo giorno del suo secondo anno all'università e
Liz era già stanca di quella vita.
La sveglia che non suonava, la colazione saltata, la sua coinquilina
che le faceva la predica per i ritardi...
Tutto nella norma, tutto ordinario per lei e la sua innata avversione
per la puntualità.
Raggiunse appena in tempo l'aula numero otto, già gremita di
studenti ansiosi di iniziare il corso di psicologia criminale,
proprio mentre il professore annunciava: "Ragazzi, lui è il
Dr. Spencer Reid, fa parte della BAU e mi aiuterà in questo
semestre"
gli occhi della ragazza si posarono su un giovane pallido che salutava
con un timido cenno della mano.
Liz sorrise senza rendersene conto e il grigio intorno a lei scomparve.
II. Have
a nice day- Bon Jovi
Spencer inforcò gli occhiali da sole uscendo
dall'università; insegnava saltuariamente lì da
sei mesi e ancora non si trovava a suo agio.
Arrivato a metà dell'ampia scalinata si scontrò
con una ragazza che stava correndo nella direzione opposta alla sua.
Liz arrossì quando alzando gli occhi si trovò
così vicino al viso del giovane dottore
"Mi-mi scusi Dr. Reid, non l'avevo vista, io.."
"Non ti preoccupare, sicura di non essersi fatta male signorina
Howard?"
"Mi chiami pure Liz, comunque sì, sono sana come un pesce"
sorrise e al ragazzo si scaldò il cuore
La mora guardò l'ora e impallidì "Cavolo, devo
scappare! Buona giornata Dottore!"
così dicendo corse via mentre Spencer sorrideva senza motivo
"Buona giornata Liz".
III. Call me maybe-Carly
Rae Jepsen
"Elisabeth Howard, non mentire alla tua migliore amica!"
Liz sbuffò passandosi una mano sul viso "Shan, smettila,
tel'ho detto, non mi interessa nessuno!"
La bionda sorrise in modo malizioso arricciandosi una ciocca di capelli
tra le dita "Nemmeno il bell'agente che aiuta il prof. del corso di
psicologia?"
la ragazza arrosì e Shannon capì di aver fatto
centro "Beh se non ti interessa allora posso buttare questo biglietto
da visita con il suo numero di cellulare..."
la mora saltò sulla sedia "Cosa? Come fai ad averlo?"
"Gliel'ho chiesto sciocchina, gli ho detto che volevi ringraziarlo
visto che per l'esame ti ha aiutato con gli appunti, et
voilà ! Non mi è sembrato per niente dispiaciuto.
Che fai, non mi ringrazi?"
Liz prese il biglietto con mani tremanti "In questo preciso momento non
so se saltarti al collo per abbracciarti o per strozzarti!"
Le due si guardarono scoppiando a ridere.
IV. Diamonds-Rihanna
Le stelle splendevano come migliaia di diamanti sulla trapunta del
cielo di quella notte.
Spencer non sapeva cosa fosse successo, come il destino l'aveva fatto
ritrovare lì, accanto a quella ragazzina che osservava il
cielo con gli occhi colmi di meraviglia. Liz si voltò verso
di lui, regalandogli uno di quei sorrisi sinceri che gli facevano male
al cuore.
Avevano viaggiato a lungo per raggiungere quel posto che la giovane
considerava magico, ma ne era valsa veramente la pena.
Sussultò quando le loro mani si sfiorarono ma
intrecciò le sue dita a quelle della ragazza.
Reid alzò gli occhi e gli sembrò di poter toccare
gli astri con un dito.
Era tempo che non si sentiva così libero.
V.
Far Away-Nickelback
Di nuovo quel sogno.
Spencer era nella biblioteca di Yale e guardava Maeve che gli tendeva
la mano, invitandolo a ballare e, come quasi ogni notte, i due si
strinsero iniziando un lento. Improvvisamente però qualcosa
cambiò, la ragazza che aveva tra le braccia si
allontanò di un passo da lui, sorridendogli e
accarezzandogli una guancia "Credo che ora tocchi a lei ballare"
il giovane si voltò, trovandosi di fronte un'altra ragazza
che gli sorrideva timida "Liz, cosa ci fai qui?"
senza dire niente la nuova arrivata si avvicinò, tendendogli
la mano.
Spencer era confuso, non sapeva cosa fare ma Maeve gli prese la mano,
posandola su quella di Elisabeth, per poi sorriderle "Trattalo bene"
Liz annuì e la musica ripartì avvolgendoli.
VI.
I will be right
here waiting for you-Bryan Adams
Spencer era stanco, esausto, dopo l'ennesimo
caso.
Prese il cellulare e compose il numero che, ovviamente, ricordava a
memoria.
Si guardò intorno, notando che Morgan di fronte a lui
dormiva placidamente, e si decise a premere il pulsante verde.
Dopo molti squilli una voce rispose tremante "Pronto?"
"Liz? Sono Spencer..."
"Spence! Ero così preoccupata! Come stai?"
"Bene, sto tornando indietro"
"Ci vediamo quando arrivi?"
il ragazzo sorrise
"Se vuoi vedermi sì"
"Ti aspetto"
terminò così la chiamata e Reid pensò
per la prima volta che quel jet fosse troppo lento.
VII.
Teenage Dream-Katy
Perry
Liz era radiosa, per la prima volta Spencer
aveva accettato di uscire con i suoi amici e la giornata non sarebbe
potuta andare meglio.
Era il primo week-end che il giovane aveva libero da un po' e una gita
al mare le era sembrata un' ottima idea.
All'inizio il ragazzo non si era trovato a suo agio con quel
gruppo di scalmanati ma tutti lo avevano accettato e fatto integrare
più che volentieri e lui
si era lasciato andare, almeno un po'.
Si era divertito e, al ritorno, mentre il vento della sera entrava dai
finestrini aperti, scompigliandogli i capelli, i due si scambiarono il
loro primo bacio, con le labbra che ancora sapevano di sole e di sale.
VIII. Bohemian like you-Dandy
Warhols
Morgan e Rossi entrarono nel bar e un sorriso si dipinse
automaticamente sulle loro labbra, non molto lontano dall'ingresso,
seduti ad un tavolino rotondo c'erano Spencer e una ragazza bohemiene
che continuava a fotografarlo, facendolo ridere mentre cercava di
coprirsi il viso.
I due agenti si guardarono e il più anziano fu il primo a
parlare "Chi è quella ragazza?"
Derek scosse le spalle "Una certa Liz, ma non so altro"
Rossi lo guardò aggrottando la fronte "Come fai a sapere il
suo nome?"
Morgan si guardò intorno fischiettando allegramente e il
collegà capì subito, scoppiando a ridere "Devi
smettere di fingere di dormire per origliare le conversazioni altrui!"
IX. Thunderstruck-AC/DC
Non poteva essere successo, non a lui, non al suo Spencer.
Mentre la pioggia batteva forte e impietosa sull'asfalto scuro Liz
guidava a tutta velocità verso l'ospedale.
Gli avevano sparato, così aveva detto l'agente Morgan al
telefono.
Con la mante appannata dalla paura e dall'angoscia la ragazza
parcheggiò in malo modo correndo verso l'imponente edificio,
incurante dei vestititi e dei capelli ormai fradici.
Arrivata all'accettazione un'infermiera dall'aria svogliata le chiese
chi stesse cercando e dopo qualche istante di esitazione le
indicò la stanza numero 8 a quello stesso piano, in fondo al
corridoio.
La raggiunse tremando e aprì la porta.
Quando vide che Spencer, anche se ammaccato, era cosciente e la
guardava con i suoi grandi occhi castani, si buttò tra le
sue braccia, in lacrime, incurante di tutta la sua squadra che li stava
osservando e della tempesta che infuriava fuori dalla finestra.
X. She's the one-Robbie
Williams
"Sono a casa!"
l'appartamento era caldo ed accogliente come sempre. Spencer
gettò la giacca sul divano e lasciò cadere la
borsa sul pavimento di legno.
"Papà, papà!"
una bambina con lunghi capelli castani gli corse incontro, saltandogli
tra le braccia.
Lui la sollevò facendola girare per poi stringerla forte
"Ciao Principessa, mi sei mancata tanto"
una voce proveniente dalla cucina li fece voltare "Maeve, vai a lavarti
le mani, la cena è pronta"
Una bella donna mora era appoggiata allo stipite della porta e li
guardava con un sorriso dolce sulle labbra. La piccola corse in bagno
seguedo le indicazioni della madre mentre Liz si
avvicinò a Spencer lasciandosi avvolgere dal suo abbraccio
"Ben tornato a casa dottore".
Ok, questo è il mio Ten Songs Challenge.
Che dire?
Spero vi sia piaciuto questo mio piccolo sclero.
Fatemi sapere cosa ne pensate, ora a voi le tastiere!
Con affetto
WriteforLove
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